Stipendi Manager. Ecco i più pagati secondo Ethos.
Settembre 23, 2008 - I grandi manager delle società elvetiche hanno nuovamente incassato lo scorso anno retribuzioni astronomiche. Il più pagato è Daniel Vasella, presidente del consiglio d’amministrazione e della direzione di Novartis, con 30 milioni di franchi.
Stando a un rapporto della Fondazione Ethos, al secondo posto si piazza il direttore generale del Credit Suisse Brady Dougan che ha intascato 22,3 milioni. Il presidente e Ceo di Roche, Franz Humer, completa il podio con 21,6 milioni.
Gli altri dirigenti che hanno ottenuto una busta paga superiore ai 10 milioni di franchi sono Peter Brabeck (Nestlé, 18,7 milioni), Jacques Aigrain (Swiss Re, 15,1 milioni), Norbert Platt (Richemont, 14,5), James Schiro (Zurich FS, 12,4), Lonnie Howell (10,9, EFG International), Rory Tapner (UBS, 10,3 milioni) ed Ernst Tanner (Lindt & Sprüngli). L’ex-patron di UBS Marcel Ospel ha dal canto suo ricevuto una retribuzione di “soli” 2,5 milioni nel 2007 dopo aver rinunciato ai bonus a causa della crisi che ha colpito la banca. Nel 2006 aveva ottenuto 26 milioni.
Ethos ha puntato nuovamente il dito contro le eccessive retribuzioni. La fondazione, insieme a otto grandi casse pensioni, ha depositato una risoluzione per inserire all’ordine del giorno delle prossime assemblee generali di ABB, Credit Suisse, Nestlé, Novartis e UBS una modifica degli statuti in modo da dare la possibilità agli azionisti di essere consultati in merito.
Secondo uno studio realizzato da Ethos il sistema attuale di retribuzione degli alti dirigenti conferma “i limiti dell’autoregolazione”, ha affermato la fondazione. Tra le maggiori piazze finanziarie, quella svizzera è l’unica dove la legge non dà agli azionisti la competenza diretta in materia di remunerazione della dirigenza.
Il sistema di retribuzioni può inoltre influenzare fortemente il comportamento nella valutazione dei rischi e, indirettamente, modificare l’orientamento strategico dato alla società. Ad esempio, una strategia calcolata su un breve periodo può essere in contrasto con quella a lungo termine. “Alcuni comportamenti recenti constatati all’UBS ne sono un esempio”, ha detto oggi il presidente della Fondazione Ethos Kasper Müller in una conferenza stampa a Zurigo. Egli chiede quindi che gli azionisti possano votare in modo consultivo sui salari dei manager.
Se gli azionisti non approveranno le retribuzioni presentate dal Cda “sarà comunque un segnale forte che permetterà di fare pressione per ottenere un cambiamento”, ha da parte sua affermato Dominique Biedermann direttore di Ethos. E ciò “anche se il consiglio d’amministrazione resterà il solo competente in materia”, ha aggiunto.
Il rapporto di Ethos, che ha esaminato 48 società quotate allo SMI e allo SMIM, evidenzia che in media il presidente della direzione generale (CEO) guadagna 5,45 milioni di franchi (cifre del 2007). Un semplice membro viene invece retribuito con 2,58 milioni.
Il presidente del consiglio d’amministrazione riceve da parte sua una busta paga media di 2,11 milioni. Coloro che cumulano la carica di presidenze del consiglio d’amministrazione e della direzione, casi rari, intascano in media 10,77 milioni.
Ethos chiede inoltre maggiore trasparenza, anche se la situazione è migliorata l’anno passato grazie alla revisione del Codice delle obbligazioni. Durante l’indagine, tuttavia solo 19 società (su 48) hanno comunicato la parte esatta dei bonus nella retribuzione dei dirigenti.
Più in generale, la retribuzione dei manager è composta nella misura dei tre quarti da bonus variabili, spiega Ethos nel rapporto. Inoltre, solo la metà delle società contattate ha presentato nel dettaglio i criteri che danno diritto ai bonus.
Ethos è composta da quasi 80 membri, essenzialmente istituti di previdenza elvetici. La fondazione gestisce un patrimonio complessivo di 2,5 miliardi di franchi. Tra le casse pensione che hanno appoggiato l’azione della fondazione c’è quella della Posta, del personale della città di Ginevra, della città di Zurigo e dei cantoni Argovia, Ginevra, Giura e Lucerna.
DA TSI
Il Fondo monetario internazionale è pronto agli aiuti
Presto a disposizione risorse "sostanziali" per evitare un "collasso sistemico"
PER COLPA DI SCRITERIATI SENZA SCRUPOLI IL SISTEMA STA CROLLANDO.
TUTTE LE NAZIONI CORRONO A SOSTENERE L'ECONOMIA CON SOLDI NOSTRI.
UN SISTEMA PIÙ LOGICO SAREBBE, COMINCIARE A SEQUESTRARE ,LE VILLE E LE PROPRIETÀ MILIONARIE DI TUTTI I RESPONSABILI DI QUESTA SITUAZIONE.
I MANAGER MILIARDARI NON HANNO PIÙ DIRITTO DI ESISTERE .
, DUNQUE IL MINIMO SAREBBE DI RIDARE IL MALTOLTO AI LEGITTIMI PROPRIETARI.SAREBBE ANCHE OPPORTUNO RISERVARGLI UNA STANZA DI LUSSO CON TELEVISIONE AL PLASMA IN CARCERE .
A DIRE IL VERO SIAMO TORNATI INDIETRO AL 2003 CON I VALORI FINANZIARI
E SE SI GUARDA LA CADUTA 2001 -2003 ERA BEN PEGGIORE CHE OGGI.
SOLO CHE OGGI VENGONO MENO I PROFITTI DI DI QUALCHE PRESIDENTE ,E I SUOI TIRAPIEDI.
FORSE NEL 2003 ,AD ANDARE MALE NON ERANO I PROFITTI INTERNAZIONALI?
ORA NON PAGHIAMO PIÙ LE TASSE INDEBITIAMOCI FINO AL COLLO POI ARRIVERANNO GLI STATI A PAGARE ?
MALE CHE VADA .SAREMO AL PARI DELLE NOSTRE BANCHE,PIENI DI DEBITI CHE PAGHERANNO GLI ALTRI?

Nessun commento:
Posta un commento