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domenica 6 aprile 2014

PIAZZOGNA: L' ANTENNA DELLA DISCORDIA

Sul campanile del villaggio di collina é spuntata un 'antenne per i collegamenti digitali wi-fi di una nota ditta ticinese. Questo é bastato a diversi abitanti della zona per allarmarsi e chiedere lumi al municipio,il tutto dovrebbe essere in prova.......,!!!!e poi   mettere in atto una raccolta firme per far togliere la malsana antenna Wi-Fi
 che a seconda di esperti del ramo dovrebbe inondare di frequenze la popolazione.Che i collegamenti Wi-Fi erano pericolosi era arrivato anche il dottore cantonale ora consigliere nazionale Ignazio Cassis e aveva formulato la sua perplessità su queste onde.

Dr. Christine Aschermann (Leutkirch) e Dr. Barbara Dohmen (Murg)
Che il Wi-Fi influenzasse negativamente la salute umana è stato reso noto chiaramente da noi medici per la prima volta nel 2002 con l’Appello di Friburgo. Sulla base delle nostre osservazioni ed esperienze ci opponiamo fortemente all’uso in tutto il mondo della comunicazione senza fili indipendentemente dal fatto che si usino campi elettromagnetici pulsati o meno.
Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito ad un rapido aumento di connessioni wireless (WLAN o Wi-Fi) e questo ci preoccupa molto. Si trovano hot-spot wireless in molte case private, edifici pubblici (scuole, biblioteche, ospedali, alberghi, aeroporti, stazioni ferroviarie), internet caffè e nei luoghi pubblici delle grandi città. I treni passeggeri internazionali sono dotati di Wi-Fi. Le compagnie possono consentire ad altre compagnie o ad uffici di connettersi alla loro rete.
In Germania le reti wireless operano ad una frequenza di circa 2450 MHz e si possono usare frequenze anche tra 5000 e 6000 MHz. In modalità standby, quando non si trasmettono dati, il segnale viene acceso e spento con una frequenza di 10 Hz. In questa stessa frequenza si trovano le onde alfa del cervello. La distanza media dell’utente dall’hot-spot negli ambienti esterni è generalmente di 300 metri, ma sebbene oppongano qualche attenuazione, le pareti lasciano comunque passare le radiazioni.
Il livello di esposizione effettivo in un luogo dipende da vari fattori, compresa la distribuzione dei cosiddetti punti di accesso (trasmettitori), la caratteristiche dello spazio interno (per esempio: effetti di riflettenti o di schermatura delle strutture degli edifici) e la distanza da computer portatili.
Sono stati misurati livelli allarmanti di radiazioni nelle vicinanze di router Wi-Fi, dei punti di accesso Wi-Fi e di computer portatili connessi al Wi-Fi: ad esempio a 2 m di distanza sono stati riportati da W. Maes1 livelli fino a 3.000 ?W/m² , nel 2010 la Ecolog Institute2 ha riscontrato, a 0,2 m da un router Wi-Fi 8,8 V/m = 205,000 ?W/m², da un punto di accesso Wi-Fi, 7,5 V/m = 149,000 ?W / m²; lo studio IMST3 ha misurato 27,000 ?W/m² a 0,5 m di distanza da un computer portatile. Secondo Le Linee Guida della Building Biology Evaluation 4, questi livelli (oltre 1.000 ?W/m²) sono classificati come una “estrema preoccupazione.” In presenza di molti utenti (ad esempio, 20 studenti in una classe) i livelli di esposizione sono ancora più alti.
La radiazione da Wi-Fi viene percepita come particolarmente stressante e non sono solo le persone elettrosensibili a dirlo, ma anche persone sane segnalano il loro disagio in presenza di Wi-Fi. Lamentano numerosi sintomi e problemi di salute, in particolare mal di testa, irregolarità cardiaca, difficoltà di concentrazione, nausea e vertigini, stanchezza. Come riportato nell’Appello di Friburgo possono verificarsi anche spasmi muscolari spontanei, astenia e altri sintomi. In considerazione della vasta letteratura scientifica sugli effetti non termici delle radiazioni da cellulare è sorprendente che ci siano solo pochi studi che trattano specificatamente delle radiazioni da Wi-Fi.
Magda Havas: studio inedito 20105
Papageorgiou, C.C. et al. (2011) hanno rilevato, in presenza di Wi-Fi6, ridotta attività elettrica e livello di attenzione nei giovani.
Maganioti, A.E. et al. (2010) hanno osservato che l’attività dell’EEG in giovani donne esposte a radiazioni Wi-Fi si è modificata nel corso di test sulla abilità cognitiva.7
Avendano, C. et al. (2010) hanno dimostrato danni allo sperma quando è stato posto un portatile abilitato alla connessione Wi-Fi vicino ad un soggetto.8
Grigoriev, Y. (2011): dichiarazione generale sugli effetti dei dispositivi di comunicazione senza fili su bambini: in uno studio condotto su bambini di età compresa tra 7 e 12 anni si è osservata una diminuzione di segnali importanti delle loro prestazioni cerebrali.9
Avvertenze sulle radiazioni da Wi-Fi sono state pronunciate da anni, ad esempio da :
2003: Swisscom ha sviluppato un dispositivo Wi-Fi che consente di disattivare il segnale ad impulsi di 10 Hz in modalità di attesa. Nel fascicolo di brevetto (pubblicato 2004), Swisscom ha indicato, come ragionevole, per la domanda di brevetto, che il materiale genetico può essere danneggiato a causa di effetti non termici.10
2006: Il distretto scolastico di Francoforte sul Meno respinge l’uso di Wi-Fi nelle scuole su sollecitazione del Sindacato dei Lavoratori dell’Educazione e della Scienza.11
2007: Il governo federale di Germania raccomanda di evitare l’uso di Wi-Fi.12 La Commissione della Pubblica Istruzione e protezione dei consumatori del Parlamento bavarese raccomanda che le scuole preferiscano le soluzioni cablate piuttosto che quelle wireless.13
2007: La città di Parigi disattiva la connessione Wi-Fi appena installata nelle sue librerie dopo denunce presentate dagli impiegati.14
2008: L’unione degli insegnanti nel Regno Unito mette in guardia contro l’installazione di Wi-Fi nelle scuole.15
2009: L’Ufficio Federale per la Protezione dalle Radiazioni della Germania: “Le fonti più potenti di radiazioni elettromagnetiche in case private sono i telefoni cellulari, telefoni cordless DECT e Wi-Fi. Per motivi precauzionali, si raccomanda ai consumatori di usare il telefono cellulare il meno possibile e preferire il telefono fisso cablato.16
2009: La città francese di Hérouville-St.Claire decide di rimuovere la connessione Wi-Fi dalle scuole; la decisione si basa sul principio di precauzione.17
Giugno 2012: Yuri Grigoriev del Comitato Nazionale Russo per Le Radiazioni Non Ionizzanti (RNCNIRP) dice che le radiazioni emesse dalle reti wireless, telefoni cellulari, e ripetitori sono un pericolo per la salute dei bambini; l’OMS e le agenzie sanitarie nazionali devono regolamentarle.18
Sono state emesse avvertenze sulle reti wireless e le richieste di persone esposte a queste radiazioni sono state accolte e le reti rimosse e non sono state etichettate, come spesso accade quando si segue la raccomandazione dell’OMS,19 come persone con problemi psicologici. Ci sono sufficienti prove scientifiche di ricercatori indipendenti che indicano gli effetti dannosi delle tecnologie wireless.20
Per motivi precauzionali, noi medici consigliamo vivamente di rinunciare all’uso delle applicazioni wireless. Sebbene spesso considerate innocue, tecnologie come la Power Line (PLC) o la dLAN non rappresentano delle alternative al Wi-Fi perché utilizzano la rete elettrica di un edificio per trasmettere dati e, così, l’intero cablaggio elettrico della casa con la rete di cavi, le lampade e tutte le altre apparecchiature elettroniche emetterà – a livelli di potenza inferiori di una rete Wi-Fi – delle onde radio e, nel campo vicino, ci saranno un campo elettrico e uno magnetico, alla cui esposizione gli occupanti dell’edificio non potranno sottrarsi.21
I bambini, le persone malate, i disabili, e gli anziani, sono particolarmente a rischio a causa dei campi elettromagnetici. I bambini, dal momento che i loro corpi e cervelli sono ancora in via di sviluppo, sono particolarmente sensibili alle condizioni ambientali non fisiologiche. Esplicando la loro gioia di scoprire e seguendo il loro istinto del gioco, i bambini percepiscono questi dispositivi elettronici senza fili come un attraente giocattolo, completamente ignari di qualsiasi rischio. Come genitori e tutori, abbiamo la responsabilità di tutelare i bambini che rappresentano il nostro futuro.
Si consiglia pertanto di rinunciare all’uso del Wi-Fi scegliendo invece soluzioni cablate, sicuramente a casa così come nelle scuole e nelle scuole dell’infanzia, insomma, in tutti i luoghi in cui i bambini trascorrono lunghi periodi di tempo.
Riferimenti Bibliografici

3 commenti:

  1. Io vivo a Piazzogna e sono entusiasta del servizio offerto da Ticino.com, l'unica società che ha voluto investire per portare la banda larga anche a Piazzogna (ricordo a tutti che Swisscom non ha nessuna intenzione di farlo). Mi è stata data l'opportunità di provare gratis a casa tutti i servizi correlati: il telefono, internet e la tv. Devo dire che FUNZIONA BENISSIMO ED E' FANTASTICO! Spero che partirà anche una raccolta firme per lasciare le antenne, le uniche che al momento danno la possibilità di studiare, lavorare e anche divertirsi con internet... cosa che Swisscom non ha nessuna intenzione di dare a Piazzogna e a tutte le altre frazioni di montagna.

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  2. Non esprimo giudizi di merito, le chiedo solamente come commenta lei il fatto che diversi medici, ultimi in ordine di tempo Cassie Cavalli, ritengono la tecnologia potenzialmente dannosa per la salute e da usare con cautela?
    Come commenta lei il fatto che anche nelle nostre scuole universitarie svizzere è in corso il dibattito sul WiFi, e in alcuni istituiti li stanno spegnendo?

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  3. Grazie a una collaborazione tra Comune di Gambarogno e Ticino.com
    finalmente anche a Piazzogna c'è la banda larga!


    Ho atteso diverso tempo per esprimere la mia opinione in merito all’antenna posta sul campanile della chiesa di Piazzogna perché mi sono impegnato a stilare una petizione a favore del nuovo impianto.
    Posso anticipare che l’esito di tale iniziativa è stata ampiamente sostenuta: 286 firme nero su bianco sostengono tale progetto ( 46 persone solo della frazione di Piazzogna )!
    Raggiunti le 300 firme sarò ben soddisfatto di consegnarle personalmente in cancelleria.

    E' ormai da un mese circa che sul campanile della nostra frazione un'azienda privata in collaborazione con il Comune di Gambarogno ha installato le antenne che permettono una connessione a internet senza fili e con una banda larga che permette di poter vedere la tv, telefonare a tariffe vantaggiosissime e connettersi a internet pagando meno di quanto si paga con Swisscom. Proprio così: il pacchetto base offerto dall'azienda privata permette di poter navigare molto più velocemente di Swisscom, telefonare e guardare la tv spendendo meno (leggete pure così: Swisscom fa pagare di più, fa navigare molto più lentamente e non fa vedere neppure guardare la tv e non ha nessuna intenzione di far cambiare le cose).
    Le antenne messe sul campanile rappresentano un passo avanti per la comunità di Piazzogna: una comunità fatta anche da giovani che, grazie all'ottimo servizio wireless offerto, possono accedere a una pluralità di servizi (studiare, cercare lavoro, divertirsi) e anche per le persone più adulte finalmente viene data l'opportunità di partecipare alla e-learning, alla formazione continua, nonché al divertimento. Internet veloce grazie alle antenne poste da Ticino.com inoltre dà la possibilità anche alla scuola di poter utilizzare tutti i software disponibili per facilitare nello studio i bambini che soffrono di dislessia, discalculia e gli altri disturbi legati all'apprendimento, rendendo lo stesso più divertente, stimolante e maggiormente efficace nel far raggiungere gli scopi didattici, permettendo anche ai docenti di reperire ulteriori risorse per affinare le loro capacità di insegnamento.
    Nonostante la famosa azienda privata abbia rassicurato e informato che le antenne emettono basse onde radio e rispettano le norme imposte dalla Confederazione in merito alle telecomunicazioni via radio, alcune persone dichiarano di aver organizzato una raccolta firme per far togliere le antenne, spaventate forse dal progresso o da timori infondati, considerato il fatto che le onde emesse appunto rispettano le norme. Le stesse persone tra l'altro che utilizzano cellulari, microonde e router wifi in casa, evidentemente non sapendo di sottoporsi alle medesime onde radio, che lo fanno da decenni e non hanno mai avuto nessun tipo di problema. Se a questo aggiungiamo poi il fatto che in tutto il resto del mondo c'è la corsa ad attrezzare di connessioni wifi pubbliche tutte le scuole, le piazze, le stazioni, gli aeroporti, i mezzi di trasporto e tutti gli edifici pubblici in nome del diritto all'informazione, forse si può guardare alle antenne messe a Piazzogna come un'opportunità e un vantaggio per tutti e in modo positivo, senza considerare a tutti i costi il progresso come un nemico da cui bisogna difendersi.

    Carlo Pelloni

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