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mercoledì 1 ottobre 2014

C.C Gambarogno

Lanciare uno studio di fattibilità per la realizzazione di centrali termiche a legna con rete di teleriscaldamento. La proposta, contenuta in una mozione, è stata inoltrata lunedì sera nel corso della seduta del Consiglio comunale del Gambarogno. Primo firmatario è Gian Pietro Pawlowski (Ps-Verdi-Indip.); ma assieme a lui hanno sottoscritto il testo altri 17 consiglieri dei diversi partiti. Un tale progetto permetterebbe di “valorizzare in modo intelligente. da la regione
la legna, una risorsa di cui disponiamo in abbondanza – si legge nella mozione –. Possediamo un patrimonio boschivo che può essere sfruttato molto meglio rispetto a quanto si fa attualmente. La realizzazione di più centrali termiche a legna (truciolato o cippato che sia) significa utilizzare materia prima indigena e creare posti di lavoro. In alcuni comuni partecipano attivamente a tali progetti anche i Patriziati”. Più in generale: “Il Piano energetico cantonale prevede che in futuro circa il 15 per cento dell’energia termica necessaria in Ticino per il riscaldamento degli edifici venga fornito da reti di teleriscaldamento e pone l’accento sul fatto che molti di questi impianti debbano essere alimentati da fonti rinnovabili o da calore residuo”. E secondo le linee guida del Cantone devono farsi promotori degli studi di fattibilità proprio i Comuni. Lunedì sera il legislativo ha pure concesso, con voto unanime, un credito di circa 100mila franchi per mettere in sicurezza un tornante sulla strada comunale Alabardia-Piazzogna, danneggiato da un’alluvione.
In seguito sono state approvate le modifiche di alcuni articoli del Regolamento per l’ormeggio di natanti nei porti comunali. Con la creazione del futuro porto in zona Sass di Sciatt, le barche più potenti dovranno lasciare gli attracchi nei paesini e spostarsi nella nuova grande struttura. Hanno superato lo scoglio del legislativo (anche in questo caso senza contrari né astenuti) pure due nuovi regolamenti: quello sulle prestazioni contrattuali con i gestori delle reti di approvvigionamento elettrico e quello concernente la sorveglianza mediante l’uso di videocamere. Da segnalare, infine, una seconda mozione (proponente è Ivan Sargenti della Lega) per la realizzazione di un “bike sharing”. Un progetto iniziale potrebbe prevedere 44 biciclette e sette stazioni, con un costo totale di circa 230mila franchi (sussidiato dal Cantone).

2 commenti:

  1. Nuovo confine tra benestanti e poveri nel Gambarogno stabilita nel regolamento dei porti di zona : chi possiede una barca con motore oltre i 30 CV é un benestante e potrà solo acquistare un posto barca nel nuovo porto ai costi di qualche decina di migliaia di franchi.
    Gli altri invece nei porticcioli a qualche centinaio di franchi.

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  2. Ancora per i vedi, cosa costa a tagliare la legna nei boschi e le raccolta con gli elicotteri e dopo il trasporto con autocarri, NON SONO VERRRRDI facciano un esame dei loro detti.

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