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Patriziato di Gerra Gambarogno : ASSEMBLEA PATRIZIALE 2024

Patriziato di Gerra Gambarogno Piazza On. Giuseppe Galli 1 6576 Gerra Gambarogno CONVOCAZIONE ASSEMBLEA PATRIZIALE 2024 Care concittadine e cari concittadini patrizi, l’Assemblea patriziale, in conformità alla Legge patriziale (LOP) art. 71 e 72 e al Regolamento patriziale, è convocata a Gerra Gambarogno venerdì 26 aprile 2024, alle ore 17.30 nella sala assemblee dell’ex palazzo comunale

giovedì 16 ottobre 2014

Gambarogno : un caso per due

Così scrive tinews.                          Scintille tra i due consiglieri di Stato per il caso di due bambini residenti nel Gambarogno
Ci sono due bambini equadoregni al centro dello scontro che vede contrapposti due consiglieri di Stato, il socialistaManuele Bertoli ed il leghista Norman Gobbi.
Interpellati entrambi dal Municipio di Gambarogno, hanno infatti fornito due pareri diametralmente opposti tra loro. E ora si dovrà cercare la conciliazione.

Ma ripercorriamo la vicenda, che viene riportata oggi da La Regione.
Tutto nasce alcune settimane fa, quando il Municipio di Gambarogno ha deciso di interrogarsi seriamente sul futuro di alcune famiglie di equadoregni, con passaporto spagnolo, che vivono da qualche tempo in dimore mobili a Contone. L'Esecutivo ha incontrato le famiglie ed ha poi chiesto al DECS il permesso di scolarizzare due bambini equadoregni, uno in terza elementare e una all'asilo.
Il direttore del DECS Manuele Bertoli, nella sua risposta al Municipio di Gambarogno, ha dichiarato di non aver dubbi sul fatto che i bambini vadano scolarizzati, visto che risiedono a Contone da mesi e sono nell'età dell'obbligo scolastico. Bertoli, a sostengo della sua tesi, ha citato una raccomandazione della Conferenza dei direttori della pubblica educazione, e lo stesso Ordinamento cantonale, che prevede la scolarizzazione dei bimbi indipendentemente dal loro statuto. Bertoli, infine, ha comunque precisato che la questione dei permessi non è di pertinenza del suo dipartimento, bensì di quello delle Istituzioni.
Il Municipio di Gambarogno, sapendolo, si era già attivato presso il dipartimento diretto da Norman Gobbi per avere un parere sulla questione permessi degli equadoregni.
E anche Gobbi ha risposto all'Esecutivo, ma con una conclusione diametralmente opposta a quella del suo collega di Governo: "Il Municipio non è autorizzato a scolarizzare i bambini equadoregni poiché non risultano né domiciliati né residenti ma hanno solo il visto turistico".
Il problema, a quel punto, era che i bambini in questione avevano già iniziato la scuola. Il Municipio di Gambarogno ha allora nuovamente interpellato il DECS, il cui direttore Manuele Bertoli ha in seguito approfondito il caso.
Ieri, infine, Bertoli ha scritto una lettera a Gobbi, "dai toni cortesi ma decisi", invitandolo a rivedere la sua presa di posizione, in virtù di una presunta "qual disinvoltura nella citazione di alcuni articoli della legge". Secondo Bertoli, in pratica, il Cantone è tenuto a scolarizzare i due bambini equadoregni, indipendentemente dal loro statuto.
"Finché questi bambini saranno presenti sul nostro territorio devono essere scolarizzati" scrive il direttore del DECS nella sua missiva. "L'alternativa del resto sarebbe probabilmente vederli in giro con i loro genitori nell'intento di raccogliere qualche soldo facendo ricorso all'accattonaggio, fattispecie che il progetto di Legge sull'ordine pubblico che il Dipartimento delle Istituzioni ha posto in consultazione vuole evitare."
In conclusione Bertoli invita Gobbi a un incontro chiarificatore, per evitare in futuro di dare ai Comuni pareri divergenti su identiche questioni. Si è ora in attesa della risposta di Gobbi.

1 commento:

  1. Siamo oramai al teatro delle marionette.
    È mai possibile che bisogna ricorrere al supporto dell'autorità superiore per decidere sulla frequentazione delle scuole comunali per dei bambini che si trovano sul n/territorio?
    A qualcuno non sarà parso vero du creare la solita gogliardata sugli stranieri.Non dimentichiamo che anche in passato c'erano degli ospiti, non "registrati" e che frequentavano le scuole comunali.
    Al DI ,invece sarebbe più opportuno che vagliasssero la situazione se sia in effetti corretto che vivano sul n/territorio a bordo di furgoni, al limite dell'accttabile, senza servizi, acqua ecc ecc.
    È qui che le autorità mancano di responsabilità attiva

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