Con questo motto la Polizia cantonale si
rivolge agli escursionisti e in particolare ai raccoglitori di funghi che in queste settimane di
fine estate percorrono boschi e vallate del Canton Ticino. Negli scorsi anni vi sono stati
diversi infortuni sui sentieri e a volte pure tragedie. In quest’ambito forniamo alcuni consigli
per andare in montagna in sicurezza e per evitare di incorrere in cadute con conseguenze
anche molto serie
:
Essere in buona forma
Chi si avventura sulle impervie montagne del Canton Ticino deve essere consapevole che una cattiva
forma favorisce gli infortuni oppure l’impossibilità per stanchezza di ritornare al punto di partenza.
Si raccomanda inoltre di portare nel sacco delle bibite energetiche e del cibo, in grado di diminuire
l’affaticamento. Il consumo di alcolici è vivamente sconsigliato.
Meteo favorevole
Prima di mettersi in cammino consultare le previsioni meteo della giornata e quelli della giornata
precedente; il terreno umido o bagnato aumenta il rischio di scivolare.
Equipaggiamento adatto
L’equipaggiamento adatto è di fondamentale importanza per avventurarsi in montagna e nei boschi.
Di preferenza indossare pantaloni lunghi e portare nel sacco indumenti di ricambio e caldi. Una
coperta termica è molto utile.
Per facilitare le operazioni di ricerca/soccorso nella vegetazione in caso di infortunio invitiamo a
vestirsi con indumenti colorati.
Gli scarponi da montagna sono da ritenersi imprescindibili così come un bastone ed eventualmente
una piccola piccozza per aiutarsi nei pendii ripidi. Anche uno spezzone di corda di almeno 10-20 metri
può aiutare la progressione in luoghi pericolosi.
Evitare i cestini e propendere per sacchi o sacche a tracolla che lasciano le mani libere.
Itinerario
Prima di partire dal domicilio, scegliere l’itinerario e darne comunicazione a parenti o amici, cercando
di non modificarlo, specialmente il punto di partenza/arrivo e gli orari.
Mezzi per l’orientamento come la cartina, bussola, altimetro, navigatore satellitare sono importanti,
specialmente per zone sconosciute, e per fornire le coordinate esatte del luogo agli enti di soccorso.
Portare il cellulare ricordandosi che non tutte le zone sono coperte dalla telefonia mobile.
Comunicato stampa
Prevenzione escursionisti 2 / 2
Bellinzona, 03.09.2015
Repubblica e Cantone Ticino
Dipartimento delle istituzioni
In caso di infortunio
In caso di infortunio se possibile contattare il 112 o il 117 specificando generalità, il numero del
cellulare con cui si sta chiamando, la zona in cui ci si trova o meglio le coordinate con tutti i riferimenti
possibili, la dinamica ed infine lasciare libero il telefono.
Enti di soccorso e assicurazioni
Gli interventi di ricerca in caso di persone disperse, ferite o in difficoltà sono di competenza cantonale.
L’incarico di svolgere voli di ricerca è dato dalla Polizia cantonale e dal Soccorso Alpino Svizzero
(SAS), di principio alla Rega o ad altri partner.
I costi d’intervento in caso di infortunio, se la persona gode di copertura assicurativa, vengono
fatturati alle assicurazioni infortunio o malattia.
Nel caso in cui la persona che viene soccorsa è illesa, se i costi non possono essere addebitati a un
ente finanziatore e la persona non è socio REGA (che altrimenti garantirebbe la copertura del
pagamento di una loro azione), l’intervento viene fatturato alla persona ricercata.
Si raccomanda pertanto di verificare, prima di ogni escursione, le proprie coperture assicurative o
l’affiliazione ad un ente di soccorso svizzero. A titolo d’esempio, un giorno di ricerche che coinvolge
diversi partner comporta costi quantificabili in alcune decine di migliaia di franchi.
I cittadini stranieri residenti all’estero, hanno la possibilità di divenire sostenitori della REGA. In questo
caso, durante i soggiorni in Svizzera avranno diritto ai vantaggi dei sostenitori per salvataggi aerei in
Svizzera (fanno testo i confini statali). Per contro, i vantaggi dei sostenitori per rimpatri dall'estero in
Svizzera valgono unicamente per i sostenitori con domicilio in Svizzera (indipendentemente dalla loro
nazionalità) come pure per gli svizzeri all'estero. I rimpatri all'estero sono possibili ma a spese di chi li
richiede.
Per interviste: Sergente maggiore capo Raffaele Demaldi (disponibile fino alle 15: stampa@polca.ti.ch)
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