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mercoledì 20 marzo 2019

Porto regionale: una opportunità per tutti: ma quale???


Non passa giorno oramai che appaiano lettere, manifesti, proclami sulle opportunità da cogliere nel Gambarogno su un’opera decisa 5 anni fa e che ancora non ha levato l’ancora per tutta una serie di motivi seri e meno seri.
Ma l’opportunità che si richiama ai cittadini elettori, viene tradita dagli estensori che la auspicano.
L’opportunità è una scelta tra 2 situazioni, che in questa situazione non è tra la concretizzazione di una struttura portuale oppure l’affondamento della stessa.
Ma molto più prosaicamente la scelta è tra una struttura da 14,5 milioni e una da 19 milioni.

La scelta è acconsentire ad  una decisione del consiglio comunale di investire 14,5 milioni e poi ribadita a più riprese ancora recentemente dal municipio ( il porto lo facciamo anche con i 14,5 milioni !), oppure accordarne altri 4,5 milioni con motivazioni per niente trasparenti?
Cosa può importare al cittadino questa richiesta ulteriore? Ci sono 14,5 milioni a disposizione e si utilizzino quelli; che poi sia un vero porto o un posteggio per barche ,interessa veramente poco.
Si sussurra di errate valutazioni, di modifiche di progetto, di delibere a ditte locali….
Ma tutto va bene, care autorità, ma avete disponibili su un piatto d’argento ben 14,5 milioni da investire, e il vostro compito è di eseguire l’opera. Se poi bisognerà ridimensionare qualcosa, è un affare vostro, come lo è stato tutto il grande pasticcio finora.
 E i recenti interventi di categoria, probabilmente ispirati dai politici locali, finalizzati al convincimento del popolino che vota di pancia, non fanno che squalificare questi rappresentanti professionali. I cittadini che pagano le imposte sono ben contenti che lavorino le aziende locali, ma i vostri solleciti devono andare a chi ha  la grande libertà di poter deliberare senza gare di appalto (un unicum in Svizzera).
E chi poi si dimena tanto sulla questione degli utili stratosferici dell’operazione, non si sono accorti che la proposta in discussione comporta un aumento, ancor prima di iniziare del 30% dei costi? E come fanno questi teorici della finanza a continuare a sostenere che la resa sarà già positiva dopo 3 anni e ammortizzata dopo 8/9 anni? Dove stà il trucco? Saranno aumentati gli affitti dei posti barca? Nessuno lo ha detto.
L’ammortamento sarà veramente contenuto sulla durata indicata dell’investimento? Ma dove si reperiranno le risorse per rispettare i calcoli dopo l’ingrassamento dell’investimento?
La prudenza consiglia di restare vivamente alla condizione iniziale del progetto. E se i posti barca non saranno quasi 300 , ma solo 200, per i Gambarognesi cambierà ben poco.
Se poi si pensa a cosa sono destinati i famosi utili vien da piangere : teorie dei desiderata :
la più eclatante il risanamento delle rive: o meglio lo scarico del materiale di scavo delle gallerie nel lago, su rive oramai compromesse dalle proprietà private.
E per il resto meglio stendere un velo grigio.
L’opportunità di scelta citata iniziale porta alla prudenza pragmatica dei cittadini: investire i 14,5 milioni senza ulteriori rischi e imprevisti.
P.D.V

1 commento:

  1. Bisogna stare con i piedi per terra: sembra che il porto vada a girare il Gambarogno trasformandolo in una specie di paese del bengodi, grazie agli utili del porto : si millantano rive pubbliche dappertutto, valorizzazione del lago e quant'altre storie, dove la fantasia non collima più con la realtà. Ora il lago è diventato l'obiettivo primario della zona, ancora non si capisce se a favore di un rinnovato turismo o a benefico dei residenti. Ma se non riusciamo neppure a far girare decentemente un servizio come si deve di trasporto con i battelli, cosa si inventano i politici?Di questi tempi si direbbe che il Gambarogno sia in fregola elettorale , come a Bellinzona. Ma chi si pensano ancora di illudere ? Porto si ,con i 15 milioni. A Locarno ( che tutti portano ad esempio) hanno realizzato un porto con posti oltre i 300,con costi di quasi la metà.

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