Gli uomini politici sono uguali dappertutto. Promettono di costruire un ponte anche dove non c’è un fiume. (Nikita Chrušcëv)

lunedì 26 ottobre 2020

BERNA SE DESTA A PASSO DI LUMACA

 Berset visita il CHUV: «La situazione è critica»

La Svizzera è passata in meno di un mese da una situazione tranquilla a una catastrofica. «Siamo tra i Paesi messi peggio a livello europeo», commenta il ministro della salute. «Dobbiamo fare tutto il possibile per evitare il sovraccarico e il conseguente tracollo del sistema sanitario». Un sistema che già attualmente, come dimostrano le difficoltà vissute all'HUG di Ginevra e all'Ospedale cantonale vallesano, è già vicino alla saturazione. E anche nel canton Vaud, nonostante un sistema ospedaliero

estremamente solido, il rischio di avere in futuro una mancanza di posti letto è reale. «Per ora i pazienti possono ancora essere presi a carico», ha precisato la consigliera di Stato vodese Rebecca Ruiz, sottolineando però che «il rischio saturazione dei reparti è dietro l'angolo». «Il solo modo per tenere sotto controllo la situazione è limitare il numero dei nuovi casi», le ha fatto eco Berset. 

Contagi che come precisato dal Consigliere federale, nella maggior parte dei casi avvengono nella sfera privata. Per questo bisogna prestare la massima attenzione ai contatti ravvicinati e mettere in pratica le misure di distanziamento sociale e d'igiene. «La popolazione - sottolinea Berset - deve utilizzare tutti i mezzi e le misure disponibili per tenere sotto controllo la pandemia. Disinfettanti e mascherine devono far parte della vita quotidiana di tutti noi».Durante la sua visita al CHUV, il Consigliere federale ha pure promesso nuove misure che verranno comunicate mercoledì: «Le stiamo valutando con enorme attenzione, visto che queste decisioni potrebbero rimanere in vigore per molto tempo. Ieri sera ho parlato con Martin Ackermann della task force. Il Consiglio federale prende sul serio le raccomandazioni della scienza ». Intanto Berset - concludendo il suo intervento dal CHUV - ha di nuovo lanciato un appello a tutte le aziende: «Chi può reintroduca definitivamente l'home office».

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