Il progetto si chiama "Traccia Minima" e prevede un nuovo itinerario tratto dall'esperienza di 11 giorni attraverso 10 tappe e con 250 chilometri percorsi
Tre regioni, dieci tappe, undici giorni, 250 chilometri: questi i numeri del tour del lago Maggiore portato a compimento poche ore fa, nel weekend di ferragosto, da Caterina Salvo (27enne di Ranco), Aurora Mercatali (27enne di Lesa), Simone Foscarini (26enne di Bergamo) e Daniele Verga (26enne di Mariano Comense).
I quattro sono i giovani di “Traccia Minima“
, un ambizioso progetto nato per coniugare diversi aspetti e potenzialità del territorio lacustre in un inedito percorso a misura di escursionista, quello battuto e contemporaneamente studiato e mappato per due settimane piene, costeggiando il Verbano tra provincia di Varese, Piemonte e Canton Ticino.
Venti i chilometri quotidiani, con pernottamenti – rigorosamente in tenda – che hanno avuto luogo anche nell’alto Varesotto, tra Maccagno, Laveno e Luino. L’obiettivo principale dell’iniziativa, come hanno spiegato i protagonisti attraverso le pagine de La Prealpina, era quello di spostarsi il più possibile a contatto con la natura, privilegiando i sentieri alla strada, andando così a definire una nuova via ora tutta da percorrere e da valorizzare, magari anche tramite il coinvolgimento di associazioni e realtà territoriali.
L’avventura dei quattro ragazzi ha avuto come traguardo il Comune di Angera, dove il gruppo è stato ricevuto dal sindaco Alessandro Molgora, entusiasta per la piccola impresa (che come spirito di iniziativa ricorda in parte quella dello scorso anno, intrapresa da due amiche di Cannobio) e per il progetto attorno al quale l’escursione è stata costruita.
Progetto di cui presto si tornerà senz’altro a parlare, anche grazie agli ottimi riscontri ottenuti, in termini di seguito, dalle pagine Facebook e Instagram che l’hanno raccontato. Scatto dopo scatto. DA IL LUINESE
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