Visto che la lotta al cadreghino rischia il riciclo ,proviamo a lanciare un appello.
Il 25 aprile sembra lontano, ma in realtà è lì, dietro l’angolo. Già i grandi movimenti sono cominciati. Quando si era ancora prima della votazione popolare, si diceva che l’aggregazione avrebbe portato nuova gente a interessarsi di politica, a fare politica. Si pensava ai giovani e a qualche persona matura che era sempre rimasta a guardare. Adesso che il treno è in marcia, possiamo chiederci se veramente vi sarà aria nuova o aria fritta. Sarà che i partiti si legheranno alle vecchie famiglie che curano in particolare il proprio orticello, o si tenteranno vie nuove, anche a rischio di qualche peccato di gioventù? E sarà possibile mettere sullo stesso treno giovani e politici “navigati”? una cosa è certa: Gambarogno significa comune del futuro e il futuro se lo devono costruire coloro che ci vivranno. E non sarà pensabile, osiamo sperarlo, che quelli del passato, pensino ai giovani senza farli partecipi, interpellarli, impegnarli. Se non vogliamo che i giovani del Gambarogno siano solo ospiti nel fine settimana del Vanilla e se non vogliamo che vadano a vivere vicino alle città o dentro le città, dobbiamo dargli un ambiente e delle strutture in cui si possano ritrovare e maturare i loro interessi. Speriamo che non servano solo per far voti, ma che diventino una delle forze trainanti del nuovo comune. E’ così impensabile che i giovani del Gambarogno si mettano assieme non solo per lo sport, ma anche con una lista propria, come già fa qualche movimento giovanile a livello cantonale?
Mah.... i politici navigati ...MANDIAMOLI AL LARGO ...a godersi, il riposo.... ( meritato ?)Lsciamo che i giovani abbiano la possibilita' di costruire con entusiasmo, un Comune moderno , senza forze politiche (inquinanti)e personaggi che vogliono dettare saggezza ......
RispondiEliminaOra ci vogliono i fatti , non tiriamo piu' in ballo , conoscenze e persone gia' note , non servono piu' a niente .
lo dici tu che non servono più a niente.
RispondiEliminaSei molto irrispettoso verso chi ha fatto tanto per la comuità.
Sono daccordo che ora tocca ai giovani ed è anche giusto, ma da come ti esprimi spero che tu non faccia mai parte dei nostri succesori.
Mi scuso ...sicuramente sei una o uno di quelli che hanno dato il massimo.
RispondiEliminaBravo, bravo , bravo........
visto che poi alla prova dei fatti nessuno vuol perdere i privilegi acquisiti in tutti i settori di attività di un Comune, o questi baldi giovani stampano un po' di moneta oppure anche loro si piegheranno alle dinamiche cantonticinesi, ghé mia soldi ..... e quindi una volta tirate le somme non resterà che fare progetti senza andare in cantiere
RispondiEliminaNon bisogna banalizzare questi tipi di discorsi: giovani si, giovani no.Pensionati si oppure no.Sembrano i proclami di Gendotti su chi possa oppure non possa guidare un furgone .I giovani: si devono interessare della gestione del nostro territorio di come migliorarlo, di come creare unione tra la popolazione .Ma non lo devono fare con il senso dell'obbligo.Ma con il piacere e la volontà di fare qualcosa per il proprio paese.Non hanno esperienza? Non fa niente se la faranno ,sicuramente anche sbagliando ,come del resto hanno sbagliato gli altri.E quelli che oggi stanno uscendo da un'esperienza di gestione di uno dei nostri comuni, anche loro non avevano esperienza.Hanno avuto il coraggio di buttarsi, di provare e allora xchè non riprovarci ora cona la generazione che segue?C'è posto per tutti, giovani e meno.L'importante è cercare di far l'interesse comune e non gestire la propia borsa.
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