venerdì 26 marzo 2010

Gambarogno, turismo a vele spiegate

Gambarogno
Buone notizie dall'assemblea dell'Et del Gambarogno
Le notizie altalenanti che hanno per protagonista il settore turistico naxionale non infastidiscono gli operatori gambarognesi (Et locale, ristoratori e commerci vari) abituati a lottare anche in momenti difficili con il bicchiere sempre "mezzo pieno" per non lasciarsi sopraffare dagli eventi sfavorevoli. E' stato ribadito mercoledì sera alla ventina di soci presenti all'assemblea generale ordinaria, ospitata nella sala del Consiglio comunale di Vira, Per "bicchiere mezzo pieno" s'intende riportare l'occhio su percorsi attrattivi (magari già battuti in passato ma poi parzialmente accantonati) che sono l'essenza del turismo nel Gambarogno. Il presidente Remo Clerici l'ha sottolineato con forza nella sua dettagliata relazione: "...La stagione 2009 con destinazione Lago Maggiore e per Gambarogno turismo - ha detto - è stata positiva, I pernottamenti alberghieri indicano un leggero aumento, ancor più evidente la crescita dei soggiorni in case e appartamenti di vacanza". Se questa è "crisi"... non cè da preoccuparsi. Il trend positivo è pure stato sottolineato da Giovanni Gazzola, direttore dell'albergo Bellavista (una delle infrastnitture turistico-alberghiere più importanti della sponda sinistra del Vebano), con una considerazione interessante: "// turista svizzero-tedesco ha ritrovato la via del Gambarogno, ha riassaporato i suoi sapori, ha respirato l'aria pulita di una regione incantevole, ha apprezzato i miglioramenti effettuati per rendere gradevole il soggiorno agli ospiti. A quel cliente (al quale va aggiunto quello svizzero-romando, in forte crescita) , dobbiamo rivolgere la nostra attenzione infuturo, affinchè non scordi l'immagine di questo angolo di mondo che tutti c'invidiano".
Il presidente di Ticino-turismo Tiziano Gagliardi, presente in sala, ha elogiato l'attività della
sezione gambarognese per il costante impegno e per la partecipazione attiva alle numerose e
attrattive manifestazioni in programma nella regione. Ha condiviso questi sentimenti pure
Giorgio Cafìisch (Et Biasca e Riviera), responsabile del Pool sentieri Alto Ticino sottolineando
l'esemplare attenzione rivolta alla rete gambarognese, citata ad esempio dai vertici nazionali.
In un clima così positivo, Clerici ha ribadito l'importanza della collaborazione anche con gli
altri enti della regione del Verbano per trovare soluzioni innovative da offrire all'ospite. "...//
25 aprile nascerà il comune Gambarogno - ha sottolineato - e nell'allestimento dei vari
rapporti relativi all'aggregazione, particolare importanza è stata data al fatto che la
costituzione del nuovo comune, con comprensorio identico a quello dell'Ente turistico, offre
l'opportunità di collaborazione e di promozione uniche. Il poter sfruttare tutte le opportunità
citate nel rapporto di aggregazione - ha proseguito -presuppone la determinazione dei
progetti,, compiti, oneri e responsabilità fra Ente e Comune, per la cui attuazione potremmo
essere chiamati a contribuire finanziariamente". Sfogliando l'elenco delle attività previste da
Contone a Dirinella bisogna convenire come l'Et Gambarogno sia un pilastro fondamentale a
sostegno degli organizzatori di manifestazioni (culturali, ricreative e sportive) sempre
apprezzate. Clerici ha fatto cenno alle più importanti, rispondendo con chiarezza ad alcuni
interpellanti. Tra le novità del 2010 vi sarà il "battesimo ufficiale" della "Fondazione Parco
botanico del Gambarogno" finalmente sbloccato dagli inghippi giuridici che duravano da
alcuni anni. Passato velocemente in rassegna il capitolo "finanze" (sano) il presidente ha così
concluso: "// nostro territorio, la nostra storia e la nostre tradizioni sono la nostra ricchezza,
che racchiude un'infinità di piccole e grandi attrazioni che ci rendono unici. La difesa di questa
nostra identità va fatta ovunque: dal territorio all'architettura, nel singolo e nelle autorità, nel lavoro
e nel tempo ìbero e specialmente e umilmente in noi stessi per cercare di non scordare gli
insegnamenti dei nostri antenati, rispettando l'ambiente che ci hanno preparato. Così salveremo la
nostra identità rendendo un sei-vizio alla comunità e di riflesso al turismo". (D.I.)

Nessun commento:

Posta un commento