martedì 6 aprile 2010

I ristoratori chiedono un'IVA «equa»

I ristoratori chiedono un'IVA «equa»
La Federazione degli esercenti ed albergatori (Gastrosuisse) avrà tempo fino al 7 ottobre 2011 per raccogliere le firme per la sua iniziativa popolare che chiede un tasso IVA agevolato per il settore della ristorazione. Il termine è stato pubblicato martedì sul Foglio federale.


L'iniziativa «per un'imposta sul valore aggiunto equa» vuole che le prestazioni nel settore alberghiero e della ristorazione siano tassate come le bevande non alcoliche e i prodotti alimentari venduti nel commercio al dettaglio. Attualmente questo tasso ammonta al 2,4%, mentre quello ordinario è del 7,6%.

Gastrosuisse fa leva sul fatto che la vendita di pasti nei ristoranti è soggetta al tasso normale, mentre per i "take away" e il commercio al dettaglio vige un tasso ridotto. Da anni l'industria alberghiera e della ristorazione si batte per porre fine alle presunte disparità fiscali.

Secondo la federazione, non è pensabile che per le bevande analcoliche e gli alimenti sia applicato un tasso IVA diverso a seconda del luogo in cui avviene la consumazione. Gastrosuisse spera di raccogliere le 100'000 firme necessarie anche grazie all'ampia rete di cui dispone su tutto il territorio nazionale. L'industria alberghiera e della ristorazione impiega 235mila persone in tutta la Confederazione.

swissinfo.ch

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