lunedì 3 gennaio 2011

Contone, in molti per il pane benedetto








A Capodanno si rinnova a Contone la tradizione del pane benedetto
D.I.
La prima sagra dell’anno, caratterizzata dalla benedizione del pane, ha attirato a Contone parecchia gente. La bella chiesa di San Giovanni Battista, palcoscenico sacro della cerimonia religiosa,

ha contenuto gran parte dei presenti, mentre altri meno fortunati hanno dovuto attendere il termine della funzione per potervi accedere e ritirare, così, la “pagnottella della fede”. Il passare degli anni e il mutare delle abitudini non ha ancora intaccato – almeno nella forma – questa antica tradizione, che per i contonesi rappresenta un momento di socializzazione importante tra le varie generazioni: per tutti, una stretta di mano, un saluto, un augurio, un aneddoto costituiscono il modo migliore per perpetrare il ricordo del “Capodanno dei nonni”, cioè quello del pane delle sette croste di lontana memoria. Ad ogni edizione c’è anche chi si mette a contare gli assenti (quelli, cioè, che hanno abbandonato il percorso terreno) ed i volti nuovi (a volte figli di contonesi emigrati altrove), garanzia di continuità della tradizione. Che poi il pane benedetto venga consumato a tavola il giorno stesso o conservato quale talismano, ha poca importanza. La sobria funzione religiosa è stata presieduta da padre Artur Paczkowski, coadiuvato da padre Stanislaw e da padre Martino. Merita una segnalazione anche il ricco banco del dolce confezionato dalle casalinghe nelle ore precedenti la sagra.(Foto garbani)

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