giovedì 21 giugno 2012

«Coi ripari fonici il rumore raddoppia»


SAN NAZZARO.         Da 20 minuti

 Raffaella Paroni si fa portavoce del  malessere di chi vive 
accanto alla ferrovia: «In  un anno non è cambiato  nulla, anzi è peggio».
«Siamo preoccupati. Perché in  futuro di qui passeranno più 
treni, ci hanno piazzato i ripari fonici, ma a distanza di un
anno possiamo dire che i rumori della ferrovia sono addirittura aumentati». Raff aella
Paroni, 40 anni, di San Nazzaro, esprime così il disagio che
stanno vivendo diverse famiglie del Gambarogno.
I ripari
fonici montati circa un anno fa
per attutire il rumore dei treni
in transito sembrano non funzionare. E addirittura c’è chi
giura che il problema sia aumentato. «Ad alcuni – riprende
Raffaella Paroni – trema addirittura la casa».
Gambarognese doc, Raff aella ci accoglie nella sua casa,
a pochi metri dalla ferrovia.
«Ci sentiamo presi in giro.Hanno speso tantissimo e non 
hanno risolto nulla. Se dormi
con la fi nestra aperta, vieni
svegliata in continuazione. Se
sei in terrazzo a mangiare,
ogni mezz’ora devi interrompere la discussione. Sono soprattutto i treni merci a fare
baccano, è una cosa pazzesca». A preoccupare Raff aella
e diversi abitanti della regione
è soprattutto il futuro. «Perché
c’è in ballo un progetto che
vorrebbe fare passare più treni
da qui. Ma come si fa? Impazziremo visto che i ripari non
funzionano».
Raff aella è demoralizzata
anche per il fatto che il Cantone non sussidierà la posa dei
vetri nuovi in casa sua. «Avevano annunciato che ci sarebbe stato un aiuto per chi doveva piazzare vetri anti rumore.
Io al momento dell’annuncio li
avevo cambiati da poco, proprio per via della ferrovia. Ma
ora il Cantone mi fa sapere che
i miei vetri non rispecchiano i
parametri per ottenere il sussidio. Ma come? La situazione è
già delicata e in più fanno anche i diffi  cili? Non capisco più
nulla». MGP

3 commenti:

  1. La situazione era già chiara al momento del progetto.Il lavoro eseguito era stato imposto dal CF in base alla legge sulla protezione dai rumori alla quale le FFS non hanno potuto sottrarsi.Le misure teoriche presentate all'inizio evidenziavano su tutto il tracciato del Gambarogno diversi gradi di sensibilità.Per chi c'è stato un miglioramento?per quelle case che sono a ridosso della farrovia ,lato lago.Il rumore vien bloccato e ributtato verso l'alto.La conseguenza per chi sta a monte è che il rumore viene dupplicato con un leggero ritardo tra quello diretto e quello riflesso, con una sensazione strana all'orecchio di un rumore prolungato e sordo.Per le FFS la legge è stata rispettata.La posa delle finestre comporta un investimento non indifferente:telai particolari vetri tripli.Ma visto che nel Gambarogno la temperatura non passa mai i 15 gradi, durante tutto l'anno, gli abitanti stanno con le finestre chiuse.
    Ora purtroppo non c'è più niente da fare.La situazione potrebbe migliorare se i treni verranno deviati in una ipotetica galleria che aggirerà il Gambarogno.I treni aumenteranno e peggio ancora la loro lunghezza:rumori prolungati e fastidiosi durante notte e giorno.
    Chi sta a ridosso della ferrovia potrà solo intrapprendere la strada di una svalutazione dell'immobile almeno dal punto di vista fiscale.Non si trovano certamente in una posizione di favore se volessero vendere.

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  2. Galleria per i treni, passeggiata al posto dell'attuale tracciato per rendere la regione vivibile e turisticamente attrattiva.
    Manuel

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  3. C`é da chiedersi come mai gli abitanti del Gambarogno vengano trattati con cosi poco rispetto dalle autorità federali: la vicinanza della ferrovia alle case rende la situazione difficile da sopportare soprattutto perchè non c`é un momento di quiete nemmeno durante la notte. Sarà perchè siamo in pochi e poco agguerriti,già rassegnati che tanto non c`é piu`niente da fare?
    La gente che vive vicino all àeroporto di ZH puo`contare su un periodo notturno di quiete; i TIR non viaggiano di notte sulle autostrade(che solitamente non traversano centri abitati).... perché un`intera regione , a vocazione turistica poi , non ha diritto a un periodo di quiete?
    E poi smettiamola con la storia tanto cara agli ambientalisti che il treno sia il mezzo di trasporto ecologico per eccellenza: l`enorme quantita di corrente elettrica che serve per la sua alimentazione non viene di certo prodotta dai capi delle FFS pedalando sulla cyclette.....

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