Erano state promesse prima
dell’aggregazione ma non sono mai state veramente volute e nemmeno considerate,
e i fatti lo dimostrano.
Già nei primi due anni di
nascita del comune molti membri delle commissioni di quartiere si sono lamentati
di non essere coinvolti dal Municipio nei processi decisionali,
di non essere per nulla
considerati, di essere solo dei raccogli gabole e niente più.
E cosa succede subito dopo
le votazioni?
Vengono smantellate le cancellerie e i seggi elettorali e nessuna
commissione ne è stata resa partecipa ne è stata informata.
Ma costava molto discuterne
prima con le commissioni? Oppure il fatto di non avere veri argomenti a sostegno
di questa politica di smantellato dei servizi fa prendere decisioni a tavolino
evitando eventuali confronti?
Chi è nelle commissioni si
sente come degli idioti, la gente ci chiede le cose e noi non ne sappiamo nulla,
o meglio lo sappiamo solo dai comunicati
Chiuso per quale motivo?
Risparmiare 5 o 6 mila franchi? Davvero ben fatto.
Come volevasi dimostrare
queste scelte arrivano dopo le elezioni e ovviamente senza coinvolgere
nessuno.
Prendiamo Vira che è il
caso più significativo:
ombelico geografico del
Gambarogno, centro della vita sociale e culturale del medio e basso Gambarogno
si trova in solo 2 anni a non avere un ufficio tecnico, nessuna cancelleria
e
neppure più il seggio
elettorale? Ma stiamo scherzando? Quando sposteranno l’ente turistico? E il
Dottore? La baca no, ovviamente c’è già a Magadino. Spostiamo i campi da
tennis?
Perché Vira frazione fra le
grandi del nuovo comune, è quella che deve pagare più dazio?
Erano belli i tempi in cui
nel 1843 Magadino e Vira si son divisi, che sia arrivi a questo? i
malcontenti sono già tangibili, sarà più probabile che cambi il
Municipio
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