“Ognuno di noi se fosse nato in un campo di concentramento e da 50 anni fosse lì e non avesse alcuna prospettiva di poter dare ai propri figli un avvenire sarebbe un terrorista”. GIUGLIO ANDREOTTI

mercoledì 10 ottobre 2012

Elezioni cantonali e comunali: si voterà per corrispondenza

Con una certa malizia si potrebbe riassumere così: via libera al galoppinaggio anche anche alle cantonali e alle comunali. Nei partiti ticinesi ci sarà chi sarà molto contento. E chi meno.

Il Consiglio di Stato ha infatti accolto oggi il messaggio per modificare la legge sull’esercizio dei diritti politici in modo da conferire a ogni elettore la facoltà di poter votare per corrispondenza in qualsiasi elezione, accogliendo l’iniziativa del deputato Angelo Paparelli (Lega). La palla passa ora al Gran Consiglio.

La proposta governativa trae origine dall’iniziativa parlamentare depositata il 4 giugno 2012, che toccava due argomenti: l’estensione del cosiddetto voto per corrispondenza generalizzato a tutte le elezioni e l’introduzione del voto elettronico. Il rapporto del Consiglio di Stato prende posizione sul primo tema mentre il voto elettronico, che presuppone l’analisi dei test effettuati in alcuni Cantoni pilota, verrà affrontato in modo separato.



Il Consiglio di Stato si era già espresso in passato sul voto per corrispondenza. Nel 2006 aveva dichiarato di essere tendenzialmente favorevole a entrare in materia mentre nel 2009 aveva manifestato una posizione contraria al voto per corrispondenza generalizzato per le elezioni. In entrambe le occasioni il Gran Consiglio aveva respinto di misura la proposta di introdurre il voto per corrispondenza generalizzato nelle elezioni. Nel 2010, Governo e Parlamento si sono invece espressi in modo favorevole a estendere il voto per corrispondenza generalizzato all’elezione del Consiglio degli Stati e ad agevolarlo nell’elezione del Consiglio nazionale (dove già in precedenza era consentito a ogni elettore di votare con una semplice istanza alla cancelleria comunale).

Il Consiglio di Stato ha ora riveduto la sua precedente presa di posizione del 2009, formulando un preavviso favorevole per le ragioni seguenti: "Il voto per corrispondenza - si legge nellla nota stampa governativa - è molto apprezzato dagli iscritti nel catalogo elettorale: nelle votazioni popolari di quest’anno il tasso di partecipazione era superiore all’80%; anche nelle elezioni federali dell’autunno 2011 (prime elezioni con il voto per corrispondenza generalizzato) il tasso di partecipazione è stato elevato (74% nel primo turno e 81,6 % nel turno di ballottaggio)".

E inoltre : "Il voto per corrispondenza nelle votazioni popolari ha permesso di aumentare sensibilmente la partecipazione media negli ultimi anni".

Senza dimenticare che così "vengono uniformate le regole del voto per corrispondenza", che "apparirebbe contraddittorio ammettere il voto per corrispondenza nelle elezioni federali e non in quelle cantonali e comunali", che "il voto per corrispondenza generalizzato può aiutare a contrastare la tendenza in atto da tempo alla diminuzione del tasso di partecipazione" e infine che "in tutti gli altri Cantoni questo passo è già stato compiuto".
TINEWS 

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