–L'Ambrì batte il Davos
Non si sa se sia solo un’oasi con un piccolo pozzo d’acqua o l’approdo a una terra più fertile, ma almeno le dieci giornate nel deserto sono finite. L’Ambrì è tornato alla vittoria, contro uno di quegli avversari che gradisce abbastanza. Il Davos è una specie di aspirina che ha fatto passere molte volte anche in passato il mal di testa ai biancoblù. Che potesse scoppiare l’evento lo hanno capito anche i tifosi leventinesi, che si sono riversati in massa alla Valascia, neanche che la loro squadra stesse affrontando i playoff. Quasi in seimila, una cosa che lascia sempre stupiti. Hanno spinto e tirato una squadra che ci ha messo un tempo a ingranare, anche un po’ irretita dalla cavalcata a pelo di Rick Nash tra le giacche azzurre di casa e conclusa con il primo gol.
È nel secondo tempo che l’Ambrì ha finalmente tirato fuori un gioco (intravisto anche la sera prima a Rapperswil, invero). Efficaci, generosi e soprattutto senza quei ricami fumosi che hanno appesantito troppe volte il loro lavoro. In trenta secondi, Miéville e Noreau hanno ribaltato il punteggio. In questo frangente di partita è salito in cattedra quel bel giocatore che si chiama Richard Park. Incostante fino a ieri, ma ieri decisivo con la sua luminosa regia.
Che le cose fossero ancora complicate malgrado il doppio vantaggio l’hanno fatto vedere Thornton e Nash. I due hanno fatto di tutto nel terzo tempo per riportare a galla i compagni. Il 2-3 di Taticek, dopo errore di Casserini, stavolta non ha però fatto tremare l’Ambrì. Portati in spalla da un tifo debordante, i biancoblù si sono buttati in ogni spazio libero, sia in difesa sia in attacco, senza perdere il filo dei collegamenti. Attimi di terrore solo all’ultimo power play ospite, a otto dalla fine, ma con le tre C (Cuore, Croce e…) gli spaventosi Joe&Rick sono stati ricacciati. In un crescendo di speranza e frastuono, l’Ambrì è arrivato a trenta secondi dalla fine senza sbandare e poi ha liberato la gioia con Williams a porta vuota.
Oasi o terra promessa che sia, una vittoria non è forse mai stata tanto attesa in tutta la storia del club. Non per il valore, ma per le pene. Che forse non son finite, anzi, non son finite di sicuro, ma gioco e sicurezza crescono. L’aspirina-Davos ha funzionato ancora una volta, ma il merito è tutto dell’Ambrì.
AMBRÌ – DAVOS 4-2 (0-1, 3-0, 1-1)
Reti: 4’22” Nash (Mahra) 0-1; 26’01” Miéville (Lakhmatov, Kutlak) 1-1; 26’32” Noreau (Park) 2-1; 31’19” Reichert (Noreau, Park, a 5c4) 3-1; 46’43” Taticek (D. Wieser) 3-2; 59’ 35” Williams (a porta vuota, Davos senza portiere) 4-2.
AMBRÌ: Croce; Trunz, Noreau; Willams, Park, Botta; Kutlak, Bonnet; Reichert, Miéville, Pedretti; Schultess, Casserini; E. Bianchi, Schlagenhauf, Lakhmatov; Sidler, Dotti; M. Bianchi, Weber, Duca.
Penalità: 4x2' contro l’Ambrì, 5x2’+1x5’ più penalità di partita (Grossmann) +10’ disciplinari (Bürgler) contro il Davos.
Note: Valascia, 5’366 spettatori. Arbitri: Wiegand; Mauron, Tscherrig. Ambrì senza Pestoni, Grassi, Hoenher, Kobach, Raffainer, Schäfer (infortunati), Pacioretty (ammalato), Müller (soprannumero).TIONLINE
Reti: 4’22” Nash (Mahra) 0-1; 26’01” Miéville (Lakhmatov, Kutlak) 1-1; 26’32” Noreau (Park) 2-1; 31’19” Reichert (Noreau, Park, a 5c4) 3-1; 46’43” Taticek (D. Wieser) 3-2; 59’ 35” Williams (a porta vuota, Davos senza portiere) 4-2.
AMBRÌ: Croce; Trunz, Noreau; Willams, Park, Botta; Kutlak, Bonnet; Reichert, Miéville, Pedretti; Schultess, Casserini; E. Bianchi, Schlagenhauf, Lakhmatov; Sidler, Dotti; M. Bianchi, Weber, Duca.
Penalità: 4x2' contro l’Ambrì, 5x2’+1x5’ più penalità di partita (Grossmann) +10’ disciplinari (Bürgler) contro il Davos.
Note: Valascia, 5’366 spettatori. Arbitri: Wiegand; Mauron, Tscherrig. Ambrì senza Pestoni, Grassi, Hoenher, Kobach, Raffainer, Schäfer (infortunati), Pacioretty (ammalato), Müller (soprannumero).TIONLINE
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