domenica 11 novembre 2012

Museo Vincenzo Vela : Dopo la Gambarognese Veronica Branca Masa é la volta di Pierino Selmoni

Ligornetto Museo Vincenzo Vela: In precedenza aveva esposto la Gambraognese  Vera Branca Masa di Ranzo ,una sua opera e esposta nel giardino pubblico a Magadino,  e ora é il turno di Pierino Selmoni, tutti e due scultori di  nota fama, nasce a Ventimiglia nel 1927, da genitori di origine ticinese. Rientrato in Ticino con la
famiglia allo scoppio della seconda guerra mondiale, dal 1941 al 1945 segue un tirocinio di marmorista a
Lugano, sotto la guida di Dante Rossi; questa solida formazione, basata sulla "regola" che si tramanda
nell'antica tradizione scultorea, si rivelerà fondamentale per il suo successivo percorso artistico.

Nello stesso periodo frequenta la scuola libera di
disegno di Carlo Cotti a Lugano e l'atelier di Mario
Bernasconi. Dal 1947 al 1949 studia all'Accademia di
Brera a Milano, allievo di Marino Marini, Giacomo
Manzù e Francesco Messina. Nel 1951 riceve la borsa
federale di belle arti, riconoscimento che gli viene
assegnato anche l'anno seguente e nel 1958. Nel 1954
è ospite presso l'Istituto Svizzero di Roma. Tornato in
Ticino, per questioni di natura materiale è inizialmente


 Di Vera Branca Masa
Vera Branca Masa




Selmoni con Piero Travaglini di Vira
attivo soprattutto su commissione di vari scultori - tra
cui Jean Arp, Max Bill, Giovanni Genucchi, Remo
Rossi e Paul Speck -, dei quali ingrandisce in gesso e
riproduce in pietra i modelli. La collaborazione, nel
1959, con l'architetto basilese Hermann Baur per la
chiesa di San Nicolao della Flùe a Birsfelden segna
l'avvio di un nuovo ciclo nell'iter di Pierino Selmoni:
gli interventi artistici legati all'ambito architettonico.
Tra i molti architetti per i quali l'artista esegue opere
destinate a edifici e luoghi religiosi o di fruizione
pubblica, sia in Svizzera sia all'estero, si ricordano
Mario Botta, Tita Carloni, Giancarlo Durisch, Alberto
Finzi, Aurelio Galfetti, Karl Higi, Giampiero Mina,
Gianfranco Rossi e Dolf Schnebli. Il prestigioso premio
assegnatogli nel 2003 dalla Federazione Architetti
Svizzeri costituirà il meritato coronamento della
pluriennale attività svolta da Pierino Selmoni in questo
campo specifico, che lo ha visto eccellere per
l'intelligente sensibilità dei suoi interventi, attenti nel
cogliere i sottili equilibri tra forme, luce e spazio
architettonico (oltre che sonoro).
Il ricco itinerario espositivo di Pierino Selmoni prende
avvio nel 1946 con una collettiva organizzata dalla
Società ticinese per le belle arti; in seguito l'artista
parteciperà a diverse mostre e rassegne sia in Svizzera
che in Italia, quali l'Esposizione svizzera di scultura
all'aperto a Bienne (1954, 1958, 1962) e l'Esposizione
nazionale svizzera del 1964.
Membro della Società pittori scultori architetti svizzeri, nel
1963 l'artista è tra i fondatori dell'Associazione ticinese
pittori e scultori, poi ridenominata Movimento 22.
Tra le sue più importanti personali si segnalano quelle
presentate dal Museo d'arte di Mendrisio nel 1990 e dalla
Civica Galleria d'Arte Villa dei Cedri nel 1993. Lo scultore
vive a Brusino e condivide lo studio di Ligornetto con il
figlio Paolo, anch'egli scultore

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