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mercoledì 25 marzo 2015

Elezioni Cantonali :Ecco come la pensa Nadia Pittà Buetti candidata per i Verdi Ticino

    
   CANDIDATA AL GRAN CONSIGLIO NO. 72
                            SCHEDA NO. 5      



qualcosina su di me
Sono nata e cresciuta nel Grigioni italiano, in Val Poschiavo, e dopo aver conseguito la maturità in Engadina ho studiato economia nazionale e sociologia all’Università di Berna. Dopo una serie di esperienze professionali, il lavoro mi ha portato in Ticino
. Da una decina di anni vivo a San Nazzaro, nel Gambarogno, e da alcuni anni sono sposata con Manuel. Insieme alle nostre due bimbe Elisa e Martina siamo una famiglia felice. Condividiamo volentieri la nostra vita con le nostre amicizie, viviamo con piacere la vita al lago, il nostro giardino, l'orto, le nostre piante da frutta e quando possiamo andiamo in montagna. Dall'autunno scorso ho iniziato a suonare il corno delle alpi; per il mio compleanno mi hanno regalato la frequenza al corso e nel frattempo ne ho comprato uno, cosa che mi permette di tanto in tanto di suonare con le persone con cui ho frequentato il corso. Amo viaggiare, conoscere il mondo e per anni le isole della Grecia sono state la mia meta preferita. 


il mio percorso professionale
Durante gli studi ho lavorato per la Confederazione e, finiti gli studi, ho lavorato per alcuni anni in Italia. Ho poi trovato lavoro alla TSI nell’ambito della pianificazione dei giornalisti, e mi sono trasferita in Ticino. Dopo alcuni anni cercavo qualcosa di più interessante e ho così scelto il ruolo di Segretaria cantonale per il Sindacato dei servizi pubblici VPOD. Un’opportunità lavorativa interessante che mi ha insegnato molto – da tutti i punti di vista. In seguito ho ricoperto la carica di Segretaria generale  presso l’Ordine dei medici del Canton Ticino – un’interessante immersione nel mondo della sanità. Da cinque anni lavoro per il Servizio civile a Rivera, prima come Capo del Centro regionale e ora quale Specialista Assistente agli istituti d'impiego. Svolgo un lavoro che mi permette di essere regolarmente in contatto con la Svizzera tedesca, di uscire dall'ufficio ed essere spesso a contatto con i giovani e il mondo del lavoro, soprattutto nei settori che conosco e seguo da sempre con interesse - il sociosanitario e il settore ambientale. Sono fortunata!

la politica ed io
Durante il periodo universitario ho frequentato parecchio la scena alternativa svizzero-tedesca, ho partecipato a co-fondare Attac Berna e ho seguito con passione il nascere del Social Forum di Porto Allegre (andando a manifestare a Davos contro il WEF). In Ticino mi sono avvicinata al Partito socialista in concomitanza con l'inizio della professione di sindacalista e dopo pochissimo tempo sono stata candidata alle Nazionali. A livello cantonale ho ricoperto il ruolo di Coordinatrice della Gioventù Socialista e poi il ruolo di Presidente del Comitato cantonale del PS. A livello comunale, per la Sinistra del Gambarogno, ho svolto il ruolo di Capogruppo e di Presidente della Commissione della gestione, di cui sono membro dall'inizio dell'aggregazione. A dicembre ho lasciato il Partito socialista Ticino, perchè non ero disposta a lavorare per questo partito per altri quattro anni - e quindi sono entrata nei Verdi. Ho preso la decisione con convinzione e dopo una lunga riflessione (un anno e mezzo ...altro che campagna acquisti); ero oltretutto consapevole che restando tra i socialisti avrei potuto essere eletta in parlamento con più facilità, ma la coerenza ha avuto la meglio sull'opportunismo - com'è giusto che sia. Cosa mi ha portata tra le fila dei Verdi? Conoscevo i Verdi, soprattutto a livello nazionale, per le loro posizioni; a livello cantonale i Verdi del Ticino mi sono piaciuti per lo spirito, l'energia positiva e la voglia di cambiare le cose ...e non a caso il nostro slogan dice "Sì che si può!". 

in Gran Consiglio – per il Cantone
Mi piacerebbe poter lavorare in Gran Consiglio nel gruppo dei Verdi, sono certa che sapremmo essere convincenti, innovativi, pragmatici e per nulla “lobbisti” – niente soldatini tra le nostre file. Mi appassionano tutti i temi in politica, dal difficile binomio “lavoro – territorio”, ai temi “diritti politici, educazione e formazione”. I temi che conosco meglio sono la socialità – in particolare la vita complicata delle giovani famiglie, la precarietà negli asili nido, la disoccupazione, l’isolamento e l’assistenza sociale, l’immenso lavoro dell’associazionismo in questo settore; mi arrangio bene anche in ambito di politica sanitaria, il tema delle pari opportunità e il tema della scuola. L’ambiente mi è da sempre vicino, essendo nata e cresciuta tra le montagne – in questo sono conservatrice quanto basta, ma aperta a conoscere ogni giorni novità rispettose dell’ambiente e della natura – peccato il Ticino abbia perso il treno e abbia consumato malamente parecchio territorio del nostro Bel Ticino. Per questo è indispensabile puntare su persone competenti in materia, sensibili e che in Parlamento abbiano voglia di dialogare e lavorare.

in Gran Consiglio – per il Gambarogno
Innanzitutto va detto che il nostro partito ha pubblicato sul sito due documenti importanti per l’appuntamento elettorale: il primo riguarda il rapporto di quanto è stato fatto in questa legislatura, mentre il secondo è il programma, ossia quanto si appresta a promuovere il partito nella prossima legislatura. Si tratta di due documenti che in modo molto concreto, indicano quello che è stato fatto e quello che si intende fare politicamente per migliorare il nostro Cantone. In queste proposte vi sono naturalmente temi che riguardano la realtà anche comunale, e invito pertanto tutti a consultarli per scoprire quanto fatto e quanto intende fare il partito dei Verdi in Gran Consiglio.
Oltre ad essere attiva a livello comunale, mi piacerebbe poter dare visibilità ad alcuni temi importanti per il  nostro Comune a livello cantonale. Pur consapevole che diversi temi sono ostici e relativamente complicati da spingere in Parlamento, sono convinta che con il dovuto impegno, anche il nostro Comune potrebbe ottenere qualcosa in più se fosse ben rappresentato a Bellinzona. Eccovi alcuni temi sui quali mi impegnerei:

  • MOBILITÀ. Dal momento dell’aggregazione questo è uno dei temi sempre evidenziato quale urgente per il nostro Comune. Negli ultimi tempi sono aumentati e si sono allungati i treni merci, che trasportano anche sostanze pericolose (!), i veicoli su strada sono aumentati e formano interminabili colonne e quelli pesanti (molto pesanti) si spostano quasi sempre in coppia, provocano vibrazioni e viaggiano veloci su tratti tutt’altro che sicuri. Sono tutt’ora in fase di studio soluzione tra l’A2-A13, ma i tempi si prospettano lunghi, anche se vi sono interessanti soluzioni che potrebbero accontentare i comuni coinvolti e i diversi gruppi di interesse che si sono espressi in materia. La mobilità per i passeggeri, il trasporto pubblico, è in fase di studio e di riorganizzazione da tempo e da quanto si è potuto evincere da alcuni incontri con il municipio, si direbbe che l’introduzione di Alptransit sarà decisiva anche per la nostra Regione. I diversi mezzi di trasporto, inclusa la navigazione, potrebbero concorrere a migliorare – in un’ottica di miglior coordinamento – la mobilità nel nostro Comune e se intervenire sulla mobilità per il Gambarogno resta una questione urgente, poter contare su una nostra rappresentanza in Parlamento faciliterebbe anche il fare pressione su progetti che necessitano ora di essere implementati – tra queste resto una convinta sostenitrice della galleria con doppio binario esclusivamente per i treni merci da Magadino a Luino – è l’unica soluzione lungimirante sulla quale il Gambarogno deve insistere e politicamente fare molta pressione a tutti i livelli politico-economici.

  • TURISMO & LEX WEBER. Il turismo nel Gambarogno è purtroppo concentrato sulle case secondarie, non su strutture alberghiere di qualità, capaci di offrire ospitalità al turismo e posti di lavoro durante tutto l’anno. Questo porta a vivere dei quartieri fantasma come lo è quello in cui abito a San Nazzaro e come ve ne sono diversi nel nostro Comune. Chi, come me, non è originaria di queste zone, quando per la prima volta visita la zona collinare di Piazzogna, si spaventa e per almeno alcune ore non parla. È un territorio magnifico, ma devastato da costruzioni inadeguate e ci si chiede, come sia stato possibile che certe lobby l’abbiano fatta franca e siano riuscite a portare così tanto degrado in questa realtà collinare. Il turismo nel Gambarogno oggi è un servizio quasi parassitario, che costa parecchio per i servizi che vanno offerti a tutte le abitazioni, ma non è una fonte economica florea, se non poche settimane d’estate. Il Gambarogno dovrebbe a mio avviso puntare sull’alberghiero di qualità e orientato ad esempio alle famiglie (in Ticino vi è poco in questo senso), cosa che permetterebbe far rinascere la nostra regione, e parallelamente assicurarsi che la Lex Weber trovi la giusta adozione nel nostro Comune – perché come detto, la politica dei letti freddi è fallimentare e ha alimentato unicamente i portafogli del settore delle costruzioni – una lobby importante, lo sappiamo bene, anche nel Gambarogno.

  • ASILI NIDO, MENSE & DOPOSCUOLA. Da quando ho iniziato a vivere nel Gambarogno ho sempre sostenuto che il Comune doveva contribuire alla realizzazione di un asilo nido possibilmente comunale (perché quelli associativi pagano stipendi molto bassi, non possono permettersi di più, gli stipendi delle educatrici formate sono tutt’altra cosa).  Alcuni comuni da anni hanno optato per questa soluzione. Un’eresia nel nostro Comune - me ne sono sentita dire di tutti i colori, anche da chi sostiene ad esempio la realtà delle mamme diurne. La realtà delle giovani famiglie è però un inferno nel Gambarogno, se un genitore non è a casa ad accudire i bimbi molto piccoli. E sappiamo bene che è sempre più frequente che entrambi i genitori necessitano o desiderano lavorare. Le donne, dopo aver svolto degli studi, desiderano anche metterli a frutto e realizzarsi nel 2015. Per le giovani famiglie è possibile farcela solo se c’è un apparato famigliare capace di tappare buchi nell’arco della giornata e sopperire all’assenza dei genitori. Ritengo sia indispensabile creare pertanto una rete di offerta alla famiglia – asilo nido, mense e doposcuola -  capace di rispondere alle diverse esigenze durante la giornata, per attirare giovani famiglie anche nella nostra regione. La pianificazione degli asili nido a livello cantonale potrebbe ad esempio essere un passo importante per spingere in questa direzione.

  • SCUOLA. Anche in ambito scolastico vi è urgenza di intervenire, si parla molto della scuola che verrà, ma intanto noi di scuola viviamo questa e i nostri bimbi necessitano di essere seguiti al meglio – sono loro il nostro futuro! I docenti oggi vanno sostenuti, accompagnati e quelli che non sono adatti a questa professione ne cerchino un’altra, perché è una sfida tutt’altro che scontata, quella della scuola! Vanno sostenute misure puntuali – diminuire gli allievi per classe, investire maggiormente nella professione del docente, in quanto la femminilizzazione della professione negli anni ha fatto perdere parecchio riconoscimento anche salariale a questa professione; Harmos va a mio avviso rimesso in discussione e anche l’apprendistato è un’opzione formativa che merita maggior valorizzazione, molte famiglie non la vedono troppo di buon occhio e la scelgono solo dopo un insuccesso scolastico.

  • PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO - SPAZI VERDI & SPIAGGE PUBBLICHE. Il progetto del Parco del Piano di Magadino era un obiettivo importante per il nostro Comune, è un progetto che ha avuto la meglio anche in Parlamento e ora sarà importante seguirne la realizzazione. Vi sono però diversi spazi verdi che sul nostro territorio sarà importante salvaguardare e, nonostante lo scempio edilizio lungo la zona litorale del nostro comune,  è indispensabile insistere affinché le spiagge nel nostro comune tornino ad essere pubbliche – magari anche grazie a delle passerelle (vi sono esempi non lontani da qui che mostrano soluzione interessanti). È tuttavia fondamentale anche in questo ambito che progetti di valenza cantonale, possano contare sul sostegno di una rappresentanza del Gambarogno in Parlamento, anche se oggi vi sono gremi che ahimé contano quasi di più, di quanto conti la politica svolta in Gran Consiglio …e anche questo è un aspetto che dovrebbe cambiare, nel rispetto della democrazia e di chi crede ancora che sia la politica a decidere e non gli interessi di alcune lobby e regioni politicamente più influenti in Parlamento.

  • RIFIUTI & PROGETTI A SOSTEGNO DELL’AMBIENTE. Il Gambarogno oggi non rispetta la legge, questo è un dato di fatto. Nel nostro comune in cui vi sono numerose case secondarie, oltre alla tassa sul sacco dovrà essere introdotta una tassa base capace di coprire i costi del servizio comunale. Da tempo il consiglio comunale ha chiesto l’introduzione di un sistema di questo tipo (duale) e, nonostante si sia pronti da tempo ad introdurlo, il tutto è stato ripetutamente tramandato in attesa della soluzione della tassa sul sacco cantonale. Il comune si è dotato di strutture per favorire il riciclaggio, ma per un valido passo avanti in direzione del riciclaggio la tassa sul sacco è indispensabile, quindi per l’ambiente è importante che ora ci si muova per spingere delle soluzioni valide a livello cantonale.

  • SICUREZZA ALLE DOGANE. Da sempre vivo in una ragione vicina al confine con l’Italia, prima era la Val Poschiavo, oggi è appunto il Gambarogno. In passato conoscevo di persona chi lavorava ai valichi doganali e si conosceva bene nella regione il grande lavoro che veniva svolto da queste persone. Oggi entra ed esce più facilmente chiunque perché i valichi restano anche incustoditi, la persona onesta, ma anche la persona malintenzionata. La popolazione si sente più sicura, sapendo di poter contare su controlli regolari e costanti, nonostante i malintenzionati siano diventati astuti nel loro agire. È fondamentale per le regioni di confine come la nostra poter contare su valichi custoditi, in cui vi sono persone attente e vigili sui molti aspetti che vi sono da monitorare ad un confine -  il passaggio di persone, di lavoratrici e lavoratori, così come di denaro e di merci – merci pericolose e non, che devono continuare ad essere controllate.


Vuoi saperne di più?

Leggi il mio blog - http://nadiapitta.blogspot.ch

6 commenti:

  1. Se questo è il tuo programma il mio voto c'è.
    Ora attendiamo gli altri candidati, forza!!!

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  2. Idee in chiaro.
    Mi piace le dogane sorvegliate, qui entra di tutto.
    L.

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  3. Più che verde sono al verde,hahaha ma la crocetta forse te la do.

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  4. Brava e coraggiosa , ......e per di piu' ben preparata
    complimenti . Mi auguro che tu sia ripagata con il voto , il mio lo puoi cntare .

    BRAVISSIMA.......

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  5. Mi sa che i candidati maschietti se la facciano sotto .........ma , stem a vedee.... o non anno niente da dire . Ma allora ...... come a la metum?

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  6. Basta ideologie di partito, bisogna promuovere i nostri candidati specialmemte se hanno le idee in chiaro.
    Più rappresentanti del Gambarogno abbiamo maggiormente si riesce a fare pressione a Bellinzona. Non abbiamo mai contato un 2 di picche...
    Un voto per un candidato del Gambarogno è un voto per il Gambarogno.
    Non so se basta ma signora Pittà il mio voto lo può calcolare, magari altri faranno lo stesso...
    In bocca al lupo ed evviva il Gambarogno.

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