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domenica 13 settembre 2015

Quale definizione di sostegno finanziario alle persone domiciliate ?

Il municipio propone al prossimo consiglio comunale una modifica al pomposo regolamento di sostegno finanziario alle persone domiciliate.
Nella definizione di tale regolamento si precisa che lo scopo di tale regolamento è di favorire e promuovere la residenza primaria.
Ebbene forse questa affermazione andrebbe un attimino cambiata. Avere la presunzione che quanto previsto in tali misure possa favorire la residenza primaria è forse un po' eccessivo.
Se si vogliono attirare nuovi domiciliati , bisogna agire con coraggio e decisione in due direzioni.
Una semplificazione di tutte quelle norme pianificatorie e limitative in vigore, e soprattutto intraprendere  una politica fiscale un attimino dinamica.
È assodato che uno dei parametri che invogliano il cittadino a stabilirsi in un comune, oltre ai servizi offerti ( da noi invero sempre meno: banche, poste, negozi, smantellati), è il moltiplicatore di imposta .
È oramai indispensabile affrontare questo discorso, anche in funzione della perdita di attrattiva della parte rivierasca del comune, dove appartamenti e case sono in vendita a go-go senza potenziali acquirenti all'orizzonte.
Acquirenti che però potenzialmente sono alla finestra, nella breve attesa che la nuova galleria del Gottardo sarà operativa.
I percorsi tra il sud e il nord saranno notevolmente accorciati, e l'effetto Lötschberg - Vallese potrebbe facilmente concretizzarsi anche per il Ticino.
Diverse zone del Ticino si stanno attrezzando in merito.
Nel Bellinzonese , per esempio, sono in fase realizzativa dei quartieri di lusso destinate a nuovi residenti che faranno i pendolari tra il Ticino e le zone industriose a nord delle Alpi.
Perché da noi non prepararsi per tempo e stimolare l'insediamento primario anche di qualità, con una attrattività di questo tipo?
Purtroppo le nostre autorità sembrano sonnecchiare in questo campo, forse troppo prese da altri problemi di quadrature del cerchio, forse non necessariamente urgenti o necessarie.

cittadino

2 commenti:

  1. Non ci sarà mai una riduzione del moltiplicatore. Troppe spese? Sembrerebbe di si, visto che iniziano a vendere gli stabili comunali, per pagare i debiti.
    Ma ne vale la pena, con gli interessi sotto zero che ritroviamo oggi?
    Non sarebbe meglio iniziare ad investire in quei servizi che la gente attende dall'aggregazione?

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  2. Il comune ha investito e parecchio nei servizi che la gente chiede: acquedotti, canalizzazioni, scuola. Vi sembra poco?
    Il debito strutturale che si porta dietro deriva dai vecchi comuni, per cui vendere proprietà comunali inutilizzate non mi pare sbagliato, anzi.
    Quando al moltiplicatore è il solito discorso: per abbassarlo temporaneamente di qualche punto tanto vale, da tener conto che abbassarlo vuol dire anche perdere altri contributi preziosi che arrivano dal cantone (perequazione).

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