martedì 9 febbraio 2016

i vigili del fuoco di Luino lanciano l’allarme


Mancano solo pochi mesi all’apertura di Alptransit, ma l’attesa di qua e di là dal confine è vissuta in maniera diametralmente opposto. A Luino in particolare l’imminente apertura della galleria di base del Gottardo è vissuta con una certa apprensione.


In una nota stampa firmata FNS Cisl dei Laghi diramata e pubblicata quest’oggi sul portale varesenews.it, i vigili del fuoco di Luino lanciano l’allarme: gli investimenti per la sicurezza sul versante italiano non sarebbero sufficienti. Non si esita a definire un possibile intervento nelle gallerie prima del confine come “l’incubo di ogni soccorritore”. Il sindacato lamenta infatti un’insufficiente dotazione che si aggiunge al numero ristretto di militi a disposizione dei vigili del fuoco di Luino: in caso d'incidente chimico i pompieri sarebbero scarsamente attrezzati.
Ma c’è di più. Le insufficienze in materie di sicurezza riguarderebbero anche la localizzazione stessa di alcuni tratti della linea “La presenza di gallerie lunghe anche diversi chilometri, l’eccessiva lontananza in alcuni tratti da una strada percorribile dai nostri attuali mezzi di soccorso, lo sviluppo di alcuni tratti di linea impossibili da raggiungere se non dal lago. Zone avvicinabili esclusivamente arrampicandosi per diversi metri e non ultima la linea ferrata è prospiciente a centri abitati, infatti la stessa attraversa vari paesi rivieraschi come Luino, Maccagno, Laveno, Germignaga, ecc.; è auspicabile quindi un investimento anche per la soluzione di queste problematiche. Nelle immediate vicinanze della linea ferrata sorgono anche edifici sensibili come scuole e ospedali – ha spiegato a varesenews.it Massimo Isgrò, vigile del fuoco iscritto alla Cisl”.
Insomma, a fronte dei milioni spesi in Svizzera, il sindacato chiede un impegno altrettanto importante da parte italiana augurandosi che non serva un incidente per cambiare la situazione.
Con Alptransit transiteranno sulla linea Gallarate-Bellinzona oltre 90 convogli al giorni, fra cui i nuovi convogli da 700 metri di lunghezza.

3 commenti:

  1. mentre i nostri pompieri sono tranquilli e ben equipaggiati e on temono di sicuro alptransit.

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  2. Ma nooooo cosa dicono mai.
    Ma lo sapevano che c'è un progetto Alptransit, oltre frontiera?
    Ma forse Berna potrebbe dirottare qualche ulteriore milione per alleviare le giuste preoccupazioni degli abitanti della sponda sinistra del lago.
    Da noi probabilmente sono meglio equipaggiati e istruiti.
    Manca però un tassello basilare: l'informazione e la formazione alla popolazione manca totalmente. Come devono comportarsi gli abitanti in caso di indicente ferroviario?
    Le nostre autorità hanno dormito sonni tranquilli in questo campo.

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  3. E`inutile sempre fare dell " sarcasmo " per cosa fanno e cosa non fanno ,oltre confine .Le FFS da noi cosa fanno ? Posano delle palizzate , in legno ,bruttissime , che a detta dei super tecnici assorbono le onde sonore emanate dall transito dei treni (o ferri vecchi) e basta ...
    Forse dalla parte italiana, per non avere guai in piu' sparpagliano un po' di millioni di franchi,senza eseguire piu' di quel tanto , e degli abitanti , sia di qua' che di la' del confine le FFS se ne fregano, capito?
    E' auspicabile che almeno sul versante Italiano rompano le scatole alle FFS , cosi che anche noi possiamo ottenere qualche sicurezza in piu'.

    Per quanto riguarda ai Pompieri .....lasciamo perdere

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