Il progetto del Porto Gambarogno, vista la sua funzione di elemento trainante per la
sistemazione di tutto il comparto “riva lago” da Magadino a Dirinella, è per il Municipio una
scelta strategica importante. Per la sua realizzazione, il Consiglio comunale
ha stanziato un credito di 14,4 milioni di franchi. La struttura, che potrà ospitare 280 natanti e offrire tutti i servizi oggi richiesti per questo tipo d’impianto, è assieme al riordino delle rive, agli attracchi temporanei, alla pista ciclopedonale e alla sistemazione dei delta di Magadino, Vira e Gerra, un tassello importante anche in ragione delle risorse finanziarie che potrà generare. Attualmente circa la metà dei posti disponibili è già stata riservata dai detentori di boe e dai cantieristici che, in base al regolamento, hanno ricevuto diritto di prelazione. Non sono ancora stati contattati i circa 300 interessati iscritti sulla lista d’attesa.
Come si era già avuto modo di confermare nel comunicato stampa del mese di settembre 2015, la morfologia del fondale che ospiterà il porto ha richiesto accorgimenti e soluzioni tecniche innovative. I processi iterativi di ottimizzazione del progetto, necessari per trovare soluzioni tecnicamente ed economicamente sostenibili, hanno determinato un anno di ritardo per l’inizio dei lavori e di fatto reso nulle tutte le offerte delle imprese interessate ad acquisire i lavori, precedentemente raccolte.
Negli scorsi giorni le ditte partecipanti ai vecchi concorsi hanno ricevuto una decisione di annullamento delle precedenti offerte, con l’avviso che sono in corso le ripubblicazioni di tutti i concorsi ai quali sono invitati a partecipare. Le pubblicazioni hanno avuto inizio il 29 gennaio 2016 e proseguiranno nelle prossime settimane in modo scaglionato. Il rientro e l’apertura delle offerte avverrà entro la fine di marzo 2016.
ha stanziato un credito di 14,4 milioni di franchi. La struttura, che potrà ospitare 280 natanti e offrire tutti i servizi oggi richiesti per questo tipo d’impianto, è assieme al riordino delle rive, agli attracchi temporanei, alla pista ciclopedonale e alla sistemazione dei delta di Magadino, Vira e Gerra, un tassello importante anche in ragione delle risorse finanziarie che potrà generare. Attualmente circa la metà dei posti disponibili è già stata riservata dai detentori di boe e dai cantieristici che, in base al regolamento, hanno ricevuto diritto di prelazione. Non sono ancora stati contattati i circa 300 interessati iscritti sulla lista d’attesa.
Come si era già avuto modo di confermare nel comunicato stampa del mese di settembre 2015, la morfologia del fondale che ospiterà il porto ha richiesto accorgimenti e soluzioni tecniche innovative. I processi iterativi di ottimizzazione del progetto, necessari per trovare soluzioni tecnicamente ed economicamente sostenibili, hanno determinato un anno di ritardo per l’inizio dei lavori e di fatto reso nulle tutte le offerte delle imprese interessate ad acquisire i lavori, precedentemente raccolte.
Negli scorsi giorni le ditte partecipanti ai vecchi concorsi hanno ricevuto una decisione di annullamento delle precedenti offerte, con l’avviso che sono in corso le ripubblicazioni di tutti i concorsi ai quali sono invitati a partecipare. Le pubblicazioni hanno avuto inizio il 29 gennaio 2016 e proseguiranno nelle prossime settimane in modo scaglionato. Il rientro e l’apertura delle offerte avverrà entro la fine di marzo 2016.
Speriamo non concorra nessuno!!!!!!!!
RispondiEliminaQuanto fumo viene propagato per dover confermare ancora una volta le grandi difficoltà che attanagliano questo progetto.Costi determinati dalla situazione e dalle soluzioni in aumento esponenziale, solo prelazioni, ma non si parla ancora di contratti, contrariamente a quanto affermato a suo tempo dall'autorità ,che si iniziava solo quando la copertura economica erra assicurata.
RispondiEliminaMa le ditte che avevano ricevuto gli appalti,richiederanno ora degli indennizzi, visto che la responsabilità dell'annullamento non era loro. Oppure nessun lavoro era stato deliberato?
L'inquietudine rimane alta.
Qualche candidato alle prossime elezioni, magari si esprimerà in merito.
Scusate ma sulla morfologia del fondale si è venuto a conoscenza soltanto dopo l'inizio dello scavo un anno fa, dopo anni e anni di studi sulla fattibilità dell'intero progetto? Qui qualcosa non torna come non torneranno i costi di costruzione dopo che le ditte avranno allestito le nuove offerte. L'unica soluzione sensata, più volte espressa su questo blog, è quella di abbandonare l'intero progetto perché il tutto non è stato gestito in maniera professionale (vedi questione fondale) e ancora oggi non si sa se i 14,4 milioni basteranno per realizzare l'agognato porto.
RispondiEliminaSarebbe interessante che un commento sia espresso da un qualche fautore del Porto Gambarogno , sul blog. (ANONIMO ....si INTENDE )
RispondiEliminaChe siano tutti contrari .........sotto sotto ? mah......
Ma è legale rimettere il bando di concorso , MODIFICATO , senza l'avallo del Consiglio Comunale ? a ghé di Fra che spaseggia........ ma
RispondiEliminaMi sembra una cosa un po' fuori posto ma ....ma ....mmmmmmmmmmmmmmm
RispondiEliminaCon la tecnica oggi si può fare di tutto !.
@anomino 4 febbraio 20:58
RispondiEliminaCerto che è legale! Il CC concede l'autorizzazione per un credito, al municipio compete di fare i bandi di concorso per le opere. Se le offerte superano quanto previsto e avallato dal CC il municipio non solo ha il diritto ma anche il dovere di rifare i bandi, e questo senza che la gente semini dubbi e ombre sul suo operato.
Lasciar cadere adesso il progetto sarebbe peccato, un nuovo tentativo con i concorsi va fatto.