“Il Consiglio di Stato valuti l’anticipo della realizzazione di una galleria per convogli merci tra Magadino e l’Italia e sottoponga la richiesta alla Confederazione nell’ambito dei Programmi di sviluppo strategici per l’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria (Prossif )”. La proposta, inoltrata al governo tramite una mozione trasversale, porta la firma di diversi granconsiglieri locarnesi –
i socialisti Bruno Storni (primo firmatario), Milena Garobbio eGiovanni Kappenberger , i popolari democratici Fiorenzo Dadò eMarco Passalia , il leghista Silvano Bergonzoli , il liberale radicale Giorgio Pellanda , Francesco Maggi dei Verdi e Germano Mattei di Montagna Viva – e si riallaccia alla spinosa questione dei collegamenti su rotaia attraverso il Gambarogno, croce e delizia per parlamentari, autorità locali e per i responsabili delle Ffs.
L’apertura di AlpTransit, come noto, dirotterà sulla linea che attraversa questo angolo del Locarnese un gran numero di treni merci diretti verso sud o al nord. Per far fronte all’incremento vertiginoso dei convogli merci, le Ffs stanno predisponendo diversi correttivi al tracciato, in maniera tale da poter potenziare il collegamento. Una situazione, ritengono i deputati, che arrischia di diventare insostenibile soprattutto per la popolazione indigena. Per questo la costruzione di una galleria (cosa tra l’altro prevista dal Piano direttore cantonale) rappresenta la soluzione ideale. Purtroppo il traforo rientra in una visione a lungo termine. A peggiorare il quadro, c’è poi la tempistica legata al completamento dell’asse principale di AlpTransit tra Vezia e Chiasso. Si parla, in questo caso, addirittura di decenni (2050). Ciò fa sì che la linea via Luino rimanga molto più “appetibile” e competitiva. A questo punto i mozionanti chiedono se non sia fattibile un tunnel sotto il Monte Tamaro dedicato unicamente al traffico merci ed edificabile a costi relativamente contenuti. I benefici per il cantone? “Eliminazione dei transiti merci lungo la litoranea del Gambarogno, trasferimento di traffico merci dalla linea sottocenerina alla linea di Luino concedendo più spazi per treni passeggeri nella galleria di base del Monte Ceneri, aumento dell’offerta di tracce merci sull’unica linea di pianura completa che attraversa il nostro Paese con conseguente accelerazione della politica di trasferimento, maggior disponibilità di tracce per treni passeggeri sulla litoranea”. Legittima, quindi, la domanda: perché non prendere la proposta in considerazione e discuterne con Berna?
che i rumore dei merci comincia a dare fastidio ai locarnesi?
RispondiElimina