COMUNICATO STAMPA DEL MUNICIPIO DI GAMBAROGNO
Magadino, 20 luglio 2018
Raccolta firme contro il credito suppletorio di CHF 4.5 MIO, per la costruzione del Porto al
Sass di Sciatt, decisione del Consiglio comunale del 25 giugno 2018
BASTA CON LE FALSE
INFORMAZIONI!
In Gambarogno è in atto - una volta ancora - una raccolta di firme per osteggiare e
affossare un progetto deciso democraticamente da parte del Consiglio comunale.
Come già avvenuto con il referendum sulla “tassa sul sacco” i promotori, sostenuti dal
movimento PER GAMBAROGNO, stanno raccogliendo firme contro il credito suppletorio
del Porto, con un argomentario intriso di false informazioni. Per promuovere un uso
responsabile dei diritti democratici, il Municipio vuole trasmettere ai cittadini alcune
importanti precisazioni.
Il credito suppletorio recentemente concesso dal Consiglio comunale che s’intende
contestare tramite referendum non concerne più il progetto del Porto come tale,
neppure la sua ubicazione, ma solo la parte di credito mancante per riprendere e
completare i lavori facendo capo a ditte locali.
Il Municipio, con il credito concesso nel 2013, è autorizzato a realizzare il progetto che,
contrariamente a quanto tentano di far credere i promotori del referendum, non è più in
discussione.
Lungo la litoranea non esiste alcun altro posto migliore per costruire un Porto di queste
dimensioni; infatti, ad eccezione del tratto tra Magadino e Vira che però non entra in
considerazione a causa delle edificazioni già presenti, tutta la riviera del Gambarogno,
a parità di distanza dalla riva, presenta pendenze e profondità uguali a quelle del luogo
prescelto in zona Sass di Sciatt. Questa insenatura è ben riparata dai venti e dalle
correnti laterali. E’ inoltre l’unico posto che presenta sufficienti spazi per garantire i
posteggi e i servizi a terra necessari. La perizia geologica ha confermato l’idoneità del
luogo. Il progetto è maturo e tutti i dettagli tecnici sono stati verificati da esperti. I ritardi
sono da imputare alle procedure di ricorso sugli appalti.
Le tariffe che saranno applicate nel Porto del Gambarogno sono state decise dal
Consiglio di Stato nell’atto di Concessione, con i medesimi parametri applicati negli altri
porti del Lago Maggiore. Non corrisponde al vero che vi saranno tariffe esorbitanti. Anzi,
a parità di tasse, il nostro Porto potrà offrire servizi non presenti altrove. La rampa di
alaggio sarà realizzata e condivisa con il Porto patriziale di Magadino e questo per
limitare il traffico e i trasporti di natanti fino a San Nazzaro.
Con la costruzione del Porto si libereranno diversi posti nei porticcioli comunali esistenti,
che saranno assegnati prioritariamente alle piccole imbarcazioni di domiciliati, a costi
estremamente favorevoli.
Se il referendum dovesse avere successo, il Porto sarà comunque costruito; si
cercheranno soluzioni per contenere i costi facendo capo a ditte estere, a tutto
discapito delle ditte ticinesi.
Il progetto del Porto è un tassello essenziale per attuare la riqualifica della riva pubblica.
Anche grazie agli importanti utili generati dal Porto si prevede di realizzare una serie di
opere che comprendono le passeggiate a lago, la mobilità lenta, i recuperi naturalistici
e la realizzazione degli attracchi temporanei; tutte opere di cui beneficeranno domiciliati
e turisti.
Per ulteriori dettagli sul progetto si rimanda al bollettino Gambarogno informa no. 6
reperibile sul sito del Comune o in cancelleria.
IL MUNICIPIO
Caro municipio: dire che la decisione é democratica del consiglio comunale e prendere per i fondelli il popolo.In quanto democrazia vuol dire :La democrazia (dal greco antico: δῆμος, démos, "popolo" e κράτος, krátos, "potere") etimologicamente significa "governo del popolo", ovvero sistema di governo in cui la sovranità è esercitata, o indirettamente, dal popolo, generalmente identificato con l'insieme dei cittadini che ricorrono ad una votazione.
RispondiEliminaDunque dire che passare la voce al popolo dovrebbe essere un incentivo da parte del municipio ,se questo vuole la democrazia del suo paese . Quando invece vuole imporre una decisione al popolo osteggiando un referendum,questa si chiama dittatura. oppure democrazia come in Turchia.
Leggere che il credito suppletorio di CHF 4.5 MIO è motivato dal fatto che si vuole fare eseguire i lavori a ditte locali è la COLOSSALE barzelletta del giorno!
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