Gli uomini politici sono uguali dappertutto. Promettono di costruire un ponte anche dove non c’è un fiume. (Nikita Chrušcëv)

sabato 14 luglio 2018

Firmare il referendum per il credito milionario del nuovo porto?

È iniziata in questi giorni la sottoscrizione del referendum, per la chiamata alle urne dei cittadini per la verifica popolare sulla realizzazione del porto: credito suppletorio di 4,5 milioni da aggiungersi ai 14.5 già votati.
I cittadini si pongono la questione se firmare oppure no.
La prima riflessione da fare è valutare se sia corretto , che in democrazia , ai cittadini sia permesso esprimersi su oggetti e investimenti di questo tenore .

Ebbene la risposta è si. Attualmente la nostra democrazia permette questa verifica dopo la raccolta di un numero di firme che ne giustifichi la votazione. Sarebbe forse opportuno che in futuro i politici, rendano la verifica obbligatoria per tutti quegli oggetti che superino un certo valore.
Che il cittadino abbia ad esprimersi è anche auspicabile , in questo caso, dove 35 persone, su oltre 5000 abitanti, decidono di opere senza possibilità di alcuna verifica.
Il cittadino che democraticamente vorrà esercitare questo suo diritto, non avrà che da firmare il referndum.
E questo, per chi va un po' in fibrillazione, non significa essere contrari al porto: una volta per tutte si saprà se i nostri politici hanno il sostegno dei cittadini in questa opera.
Politici si danno da fare per invogliare a non firmare, operazione antidemocratica ed evidenziatrice di una paura del giudizio del popolo.
Che poi accetti o meno l’oggetto , in votazione il discorso dovrà ripartire sui binari giusti.
Se il popolo dirà di sì, bisognerà mettere in campo tutte quelle misure affinchè quanto promesso in tanta teoria economica e tecnica sia mantenuto, senza ulteriori costi.
Che poi siano ditte ticinesi o meno che realizzano l’opera ha poca importanza in questa fase ( non risulta a nessuno che le ditte citate per l’esecuzione abbiano realizzato opere sott’acqua e ancoraggi in roccia trapassando decine di metri di ripiena pure sott’acqua, e che dispongano dei mezzi galleggianti per farlo)
Se il popolo dirà di no, in primis i politici nostrani dovranno fare un esame di coscienza e prendere le decisioni conseguenti.
Il no , non sarà un no al porto, ma un no a questo tipo di porto, lussuoso, e potenzialmente a rischio nell’ubicazione prevista.
Il no, sarà un invito pressante a metter in campo le risorse, per progettare un porto tradizionale come ne esistono già sul nostro lago, in una ubicazione diversa e già citata, che il municipio vorrebbe escludere
(probabilmente pensando allo stesso progetto in altra ubicazione)
Concludendo, il popolo non è bestia come si vorrebbe far credere, paventando decisioni avventate.
Alla chiamata alle urne , chi di dovere dovrà procedere al convincimento delle proprie idee e progetti,ma con argomenti sostanziosi e non solo teorie e valutazioni.
L’invito quindi a tutti quelli che ancora credono nella democrazia, a firmare senza remore o timori: tutti potremo poi esprimere il nostro convincimento, in modo democratico e riservato nell’urna. Un cittadino

13 commenti:

  1. La votazione popolare doveva già essere proposta dal Lod. Municipio in Consiglio Comunale ........perchè no ? ma..........

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  2. sempre che poi si rispetti il volere popolare,in quanto gli ultimi eventi lasciano poco spazio alla democrazia,anzi le mette in pericolo con una svolta verso la dittatura.

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    1. certo che se l'ispirazione la si va a prendere in Cambogia c'è poco da stare allegri

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  3. Lasciamo le primizie mondiali agli altri. Un porto come esistono sul lago Maggiore a prezzi per i residenti. Non abbiamo bisogno di guadagni eccrzzionali per poi buttarli in altre genialate.

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  4. Ma quale porto! È ora di finirla con queste megalomanie pagate da tutti e dove a usufruirne sono pochi eletti col pingue conto in banca. Firmiamo il referendum e affossiamo questo mastodontico porto nato già morto...

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  5. Questa é una c.. pazzesca come diceva il buon Fantozzi.
    I nostri politici vogliono sostenere l'insostenibile. Trattasi, come si suol dire di una cattedrale nel deserto. Tra le altre fandonie si vuol far credere di un investimento (che alla fine dei conti costerà alemeno 30 mio di fr.) io ne avevo già previsti una ventina su questo blog alcuni mesi che puntualmente si sono avverati con la richiesta di un credito supplementare di 4.5 mio di fr.
    Tenendo conto dell'aumento dei costi preventivati ca 5anni fa e sicuramente altre richieste di ulteriori crediti in corso d'opera, come succede sempre quando si tratta di lavori pubblici, arriveremo alla cifra sopra citata.
    Vedremo poi chi andrà a trovare "clienti" VIP interessati sia al porto che al ristorante. Ma fatemi il piacere, siamo in Gambarogno e non a Montecarlo e/o a Forte dei Marmi. Cominciamo e tener pulite le strade, tagliare l'erba, e prestare i servizi minimi necessari. Si potrà magari poi pensare a proporre qualche cosa di interessante che risollevi questo disastrato Comune. Basta con le megalomanie.

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  6. In via confidenziale i politici hanno affermato che ben venga il refetendum a togliere le castagne dal fuoco

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    1. I politici, con un numero non cosi' eccessivo di firmre li possiamo anche mandare a casa. Capiti ci siamo!!!!!

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  7. Firmare il referendum vuol dire no a questo tipo di progetto e no a questa ubicazione. Se poi il sindaco dice che lo può fare anche con 14 milioni, perchè non lo fa? Aumento dei costi della materia prima, rincari, calcoli prudenziali o errati. Non saranno abbastanza i 20 milioni.

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  8. Dobbiamo sfiduciare questi inetti. Si dia incarico a una persona seria e neutrale unicamente per il calcolo degli ammortamenti e, se ce ne saranno di eventuali utili di esercizio, e se si da quando. Ne potremo vedere delle belle.

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  9. Per chi millantava utili per la gallina dalle uova d'oro,citando gli utili del porto di Locarno, ha dimenticato di specificare che a Locarno 372 posti barca sono costati 12 milioni, per i ricchi Gambarognesi invece 280 posti barca costano 20 milioni quindi oltre il doppio per ogni posto barca

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    1. E non é finita. Il costo totale dell'opera, a conti fatti sfiorerà i 30 mio di fr. Quanto a eventuali utili vedremo cosa succederà. Allo stato attuale delle cose é impossibile fare dei calcoli anche approssimativi. D'altra parte vediamo come sono stati gestiti i progetti e come vengono gestiti.

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  10. Speriamo che si mettano delle panchine nel nuovo porto, vecchie (anche non comode ) ,situate ora nelle strade e sentieri sconnessi e non usate , cosi i Gambarognesi , a turni organizzati potranno , godersi l'opera ....... che si autofinanzierà .......... con le nostre tasse .

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