“Ognuno di noi se fosse nato in un campo di concentramento e da 50 anni fosse lì e non avesse alcuna prospettiva di poter dare ai propri figli un avvenire sarebbe un terrorista”. GIUGLIO ANDREOTTI

mercoledì 27 novembre 2019

CHE FRETTA C'ERA ............


La vendita degli immobili comunali , all’asta organizzata in data odierna è stato un flop?
C’è da chiedersi quale interesse commerciale possano suscitare stabili datati, abitabili, ma sicuramente non di standing elevato. Sicuramente un interesse storico e affettivo, lo possono suscitare quelli legati alla vita politica dei comuni fusionati, ragion per cui forse maggiore attenzione e rispetto richiedono.

Il loro mantenimento non richiedono sicuramente cifre enormi, ma il ritorno da parte dei cittadini è sicuramente apprezzabile.
C’è poi lo stabile abitativo con ben 3 appartamenti. La solita fretta che attanaglia l’esecutivo, ha portato allo sfratto degli inquilini: 3 famiglie costrette ad abbandonare una abitazione a loro consona. E ora? Stabile invenduto, affitti non incassati: è veramente una operazione positiva vendere uno stabile dell’ente pubblico abitato da famiglie domiciliate?
Si ha purtroppo l’impressione che troppe iniziative intraprese siano corroborate solo dalla fretta e non ponderate : e l’avvallo del cc non ne giustifica tale agire. Il legislativo non ha espresso molto senso critico in molte o forse troppe operazioni intraprese negli ultimi anni, e i risultati si sono visti.

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