Gli uomini politici sono uguali dappertutto. Promettono di costruire un ponte anche dove non c’è un fiume. (Nikita Chrušcëv)

sabato 26 dicembre 2020

Dare a Cesare quel che è di Cesare

Navigazione lago maggiore:

 C'é poco da preoccuparsi, ma c,é da occuparsi per risolvere la situazione. Il viaggio in battello dura dal 15 febbraio 1826 quando nel porto di Magadino, in Svizzera, fu varato il «Verbano», il primo piroscafo a vapore entrato in servizio sul Lago Maggiore. Da li in poi la gestione del dei battelli é stata degli italiani e da quel poco che sappiamo lo hanno fatto sempre, a costo zero per le nostre tasche ,decentemente e sicuramente niente da rimproverargli da parte  ticinese.Lo hanno fatto occupando fino all'ultimo 35 dipendenti e nel rispetto dei contratti a differenza di oggi che ci sembra una gestione mal riuscita. Ora visto l'incapacità di gestire il tutto dei Luganesi ci sembra che la soluzione sia una sola. Se per quasi 200 anni la navigazione sul lago maggiore é funzionata  bene non si vede alternativa, naturalmente questa volta ci vorrà anche per forza qualche euro, del ritorno al passato. Dunque diciamo a chi si preoccupa, scrivendolo sui giornali, di occuparsi per risolvere il problema nel modo giusto e duraturo . Il turismo e la popolazione vogliono vedere i battelli girare nel lago e non ancorati al porto di Locarno.



 

La navigazione a vapore sul Lago Maggiore nacque ai primi dell’Ottocento. Il 15 febbraio 1826 venne varato a Locarno il battello Verbano, costruito con i capitali di due società per la navigazione sul lago, una formata da soci piemontesi e svizzeri, l’altra da lombardi. Francesco Medoni, notaio di Arona, nel suo Un viaggio sul Lago Maggiore ovvero la descrizione delle sponde del Verbano per comodità dei viaggiatori sul battello a vapore, pubblicato in seconda edizione a Lugano nel 1835, racconta: Dansi al battello 92 piedi inglesi di lunghezza e sedici di latitudine, misurata da un fianco all’altro, esclusi i due sporti delle ruote esteriori: l’altezza delle sponde è di circa sette piedi. Egli è capace a contenere più di 400 persone con molta quantità di mercanzia; e allorché questa è abbondante al segno da non potervisi capire vi si supplisce con un’adatta nave di rimorchio. Trovasi munto il battello di una mcchina inglese a vapore uscita dalla rinomata officina Soho presso Birmingham, diretta dall’illustre Watt, della forza da 14 a 16 cavalli. Scorre nell’estiva stagione due volte l’estensione del lago di circa 100 miglia, impiegando sei ore per corsa, compreso il perditempo dell’imbarco e sbarco de’ forestieri, e mercanzie ai frequentissimi punti determinati. Nulla si trascurò onde fornirlo di tutto l’occorrente; cosicché il viaggiatore troverà di che cibarsi a convenienti prezzi fissi dal trattore, e caffettiere appositamente stabilitovi; avrà anche con che ingannare il tempo nella lettura di varj giornali, o con qualche partita di giuoco, essendovi apprestati i necessarj mezzi. Il battello faceva servizio giornaliero sia in estate che in inverno tra Magadino e Sesto Calende.

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