Il sindaco torna a criticare il doppio senso in via Garibaldi e la chiusura del passaggio a livello, e chiede a Provincia di rivedere il piano. Annunciato un nuovo dibattito pubblico
«Il doppio senso di circolazione in via Garibaldi e la chiusura del passaggio a livello delle Ferrovie Nord rappresenterebbero un danno inimmaginabile per Laveno».
Lo ha affermato il sindaco della cittadina lacustre, Luca Santagostino, nel suo messaggio di inizio anno.
Nel breve video, pubblicato sul profilo Facebook dell’amministrazione comunale, il sindaco è tornato a criticare il progetto legato ad Alptransit e approvato da Provincia di Varese e Comune prima dell’insediamento dell’attuale maggioranza. Santagostino inoltre ha fatto sapere che, secondo le previsioni di Provincia, il sottopasso ferroviario destinato a collegare la strada provinciale a via Ceretti, all’ingresso del paese, aprirà prima della prossima estate.
«Da quattro anni insistiamo affinché la proposta approvata nel 2018 venga rivista», ha sottolineato il sindaco, aggiungendo poi che la tesi dell’attuale amministrazione circa il progetto si basa ora su un nuovo studio che rappresenterebbe nel dettaglio tutti i limiti tecnici e i danni economici della vecchia proposta. A breve se ne saprà di più, visto che il sindaco ha annunciato un incontro pubblico dedicato al tema: «Faremo un dibattito e chiederemo alla cittadinanza di sostenere la nostra proposta». Lo scopo è convincere la Provincia della necessità di modificare gli accordi presi anni fa.
Punto, quest’ultimo, su cui interviene anche la minoranza consiliare di Centrosinistra. «Non ci resta che ricordare ai cittadini e agli amministratori di Civitas (l’attuale maggioranza, ndr) come, per individuare le responsabilità dell’attuale progetto del sottopasso, sia necessario tornare indietro fino all’accordo quadro per il completamento della Sp1 sottoscritto con la Provincia nel dicembre 2010 dall’allora amministrazione comunale di Centrodestra – si legge in una nota del gruppo – Come Centrosinistra ci opponemmo in quel momento, anche in consiglio comunale, alla ratifica dell’accordo che prevedeva l’attuale tracciato del sottopasso, che poi fu inserito, sempre dall’amministrazione Giacon, nel PGT approvato nel 2013».Il gruppo ripercorre il susseguirsi degli eventi dopo l’insediamento della propria maggioranza, nel 2015: «Il progetto venne finanziato da RFI e Regione Lombardia, in quanto Laveno Mombello era stato considerato il Comune maggiormente danneggiato dal traffico ferroviario previsto con Alptransit. L’allora amministrazione comunale pretese che Provincia valutasse tutte le possibili soluzioni alternative rispetto a un tracciato che non condividevamo, ma Regione Lombardia e Provincia di Varese ritennero di non rimettere in discussione il progetto finanziato. L’alternativa sarebbe stata rinunciare al progetto di un diverso ingresso in Laveno ed essere destinati alla situazione viabilistica disagiata che stiamo vivendo ormai da un anno a questa parte. A quel punto l’amministrazione Ielmini si impegnò a fondo per ottenere opere e interventi compensativi che potessero consentire una migliore viabilità futura».
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