Queste opere PALOC sono datate e non corrispondono più alle aspettative attuali. In questo caso il progetto è nato per la necessità di mettere in sicurezza il bagno spiaggia , rispetto alle movimentazione dei battelli. Poi il progetto, come al solito è decollato. Ma quanto proposto, come soluzione di nuovo nodo intermodale ,
è concepito soprattutto per il turismo. La mancanza completa di posteggi, ne impedisce un utilizzo razionale all'utenza che arriva allo scalo con il veicolo privato. L'affermazione che è stato così concepito proprio per evitare questo è un sognatore. Chi vorrebbe recuperare ospiti, famigliari e anziani che giungono con il battello non hanno un'area di sosta. Nella zona poi si concentrerebbero un numero elevato di autobus in transito, in attesa, in pausa, con i relativi pericoli. Poi la domanda che sorge: fino a quando le FFS continueranno a far transitare i Tilo?Se si volesse veramente incentivare il trasporto da e per Locarno via lago, indispensabile natanti di piccole dimensioni e veloci che possano in tempo molto contenuto servire tutta la sponda del lago.Una proposta da valutare seriamente potrebbe anche essere di vietare la balneazione alla spiaggia attuale e trasformare la struttura in un esercizio pubblico a tutti gli effetti come oramai già ora. L'imbarcadero rimane dove si trova, e i soldini risparmiati finanziare dei nuovi natanti per il servizio , rispettosi dell'ambiente.
I progetti PALOC condizioneranno tutta la riviera del Gambarogno per almeno 10 anni e son oltre, con disatrose conseguenze viarie .L'esempio di ciò che succede tra Magadino e Quartino è scandaloso. Senza poi dimenticare che lunghe tratte del territorio, interessate a queste piste, non hanno spazi per essere allargate.
RispondiEliminaDa ritenere un pò semplicistico , per non dire altro, certe affermazioni, che tanto non paghiamo noi.
La Voce dell'alto Gambarogno
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