“Ognuno di noi se fosse nato in un campo di concentramento e da 50 anni fosse lì e non avesse alcuna prospettiva di poter dare ai propri figli un avvenire sarebbe un terrorista”. GIUGLIO ANDREOTTI

lunedì 8 settembre 2025

Caviano :Natività della Beata Vergine Maria,

La festa patronale di Caviano testimonia un Gambarogno vivo

Domenica scorsa, a Caviano, si sono tenuti i festeggiamenti in onore della Natività della Beata Vergine Maria, patrona del villaggio.
La giornata è iniziata con l’accensione delle caldaie da parte dell’ormai collaudata squadra di cuochi, impegnata a preparare sul posto 15 kg di polenta e 20 kg di spezzatino di manzo. Con il passare delle ore, le vie del paese hanno iniziato a riempirsi: circa un centinaio di fedeli ha raggiunto la Chiesa Parrocchiale per la solenne funzione delle 10.00, presieduta dal parroco don Lukasz.
Durante l’omelia, il sacerdote ha ricordato che la festa di Santa Maria Nascente richiama prima di tutto alla gioia che porta una nascita. Ogni bambino che viene al mondo porta luce non solo alla famiglia, ma anche all’intera comunità. Oggi, purtroppo, le nascite sono sempre più rare e la società è segnata dall’invecchiamento; per questo, ha sottolineato, diventa ancora più urgente custodire e rafforzare il senso di appartenenza che ci unisce.
Il parroco ha inoltre evidenziato come sentirsi parte di una comunità aiuti a vivere con meno paura e con più speranza: quando sappiamo di non essere soli, ma accompagnati, anche le difficoltà diventano più sopportabili. Costruire legami concreti – fatti di gesti semplici e quotidiani, come fare la spesa a chi non può, visitare un malato o pregare per chi è nel bisogno – significa alimentare la vera essenza della comunità. Solo così si può ritrovare forza, fiducia e pace, perché dove c’è comunione, lì è presente anche Dio.
Il momento più solenne della celebrazione è stata la processione con la statua della Madonna, accompagnata dalle note dell’Unione Filarmonica Gambarognese. Il lungo corteo ha raggiunto l’ex Casa Comunale tra bandiere, canti e preghiere, per poi fare ritorno in chiesa, dove si è concluso con la benedizione solenne e il canto emozionante del “Vergin dolcissima”.
I festeggiamenti conviviali sono proseguiti in piazza con il concerto della filarmonica diretta dal maestro Alan Rusconi, seguito dalla musica allegra e coinvolgente di Toto Notari. Nel frattempo, i numerosi ospiti hanno potuto gustare un pranzo ricco e apprezzato: circa 150 le porzioni servite.
Questa giornata non ha solo messo in luce la forza della tradizione religiosa e popolare, ma ha anche sottolineato l’importanza dei legami umani che nascono e si rafforzano in occasione di una festa semplice e condivisa. È stato un momento capace di alleggerire i cuori di chi vi ha preso parte, segno concreto che il Gambarogno – e in particolare il Basso Gambarogno – è vivo. Eccome se lo è.

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