Dopo la chiusura del Silos Ferrari con sede alla foce del fiume Ticino, sull’asse Luino Quartino
gradualmente si è insediato un traffico di inerti con grossi e pesanti autocarri che hanno niente a che
vedere con le caratteristiche della nostra strada litoranea. Ad occuparsi di questo trasporto è una
sola ditta italiana. Nell’ultimo anno preoccupano le dimensioni degli autocarri che transitano con
inerti. Se al mattino sono relativamente modesti (tre assi) in giornata ne arrivano di enormi (5 assi).
Questi camion tutti muniti di antenne per ricetrasmittenti spadroneggiano sulla nostra strada.
Oltre a quanto vedo con i miei occhi in questa sede mi permetto di sviluppare alcune riflessioni per
come valutare l’incidenza di questo tipo di trasporto a livello di interessenza pubblica.
Questo tipo di traffico potrebbe essere particolarmente pericoloso in quanto per evitare le code
generate dai frontalieri gli autocarri si mettono a circolare nelle fasce orarie delicate come dopo le
08 00 o le 12 00 e sino alle 16 quando i bambini delle scuole e gli anziani sono sulla strada.
Questi autocarri usano strade che attraversano nuclei e con strettoie non di poco conto. Si potrebbe
concludere che stanno speculando su vantaggi nell’ambito del trasporto con parecchio sprezzo dei
diritti dei cittadini del luogo in quanto avrebbero alternative valide nell’utilizzare direttamente
strade nazionali maggiormente confacenti. Non possono nemmeno vantare un vantaggio ecologico
in quanto pur essendo magari i tragitti più brevi il carico trasportato per automezzo dovrebbe per
legge raggiungere le 34 Ton rispetto alle 40 che permettono le arterie alternative e quindi il rapporto
energia utilizzata per carico è perdente. Siamo confrontati con una attività di una ditta che produce e
scarica importanti effetti esterni sulla cittadinanza ma comunque la ditta al momento è nella legalità
in quanto la dogana svizzera accetta ancora questo tipo di transito di inerti.
La strada nella tratta gambarognese su suolo svizzero tra Dirinella e Quartino nel sottosuolo è usata
per fare scorrere acque luride, fibre ottiche, cavi della corrente elettrica, tubature dell’acqua
potabile… con di conseguenza la presenza di innumerevoli camere di ispezione e quindi un’infinità
di chiusini di importanti dimensioni. Guardando la distanza media tra i chiusini presenti, su di una
tratta di ca 13 km arrivo a calcolarne tra i 400 e 500 coperchi. Una stima che dovrebbe essere
abbastanza vicina alla realtà. Se non mi sbaglio nel 2019 il Cantone ha dovuto rifarli tutti in quanto
col passaggio dei mezzi pesanti si sono squilibrati generando rumore molesto e spiacevoli
vibrazioni di chi è alla guida di mezzi pubblici e privati. Oggi parecchie tratte sono state asfaltate
con catrame fonoassorbente e questi chiusini cominciano già a deteriorarsi, squilibrandosi e
generando rumore, riducendo gli effetti dell’importante investimento di pavimentazione volto a
ridurre le emissioni foniche generate dal traffico. Dal momento che il trasporto di inerti genera una
notevole parte di tutti i trasporti di questo calibro sulla strada litoranea in oggetto dovrei giungere
alla conclusione che questo tipo di trasporto (inerti) è sicuramente importante nel deterioramento
delle condizioni foniche e di transito ed ha un’importante incidenza negativa sulla qualità di vita dei
cittadini gambarognesi (non posso esprimermi su quella dei cittadini italiani ma conoscendo le loro
strade e numerose strettoie penso che questi autocarri generino un effetto ancora peggiore).
L’elevato numero di passaggi giornalieri potrebbe permettere a questi autocarri muniti di
ricetrasmittenti di eludere ogni tipo di controllo da parte della polizia o di guardie di confine.
Spesso personalmente ho potuto rendermi conto del non rispetto dei limiti di velocità da parte di
questi veicoli. Questa importante rete di contatti tra autocarri in rientro e in partenza su tutta la tratta
tra Dirinella e Quartino presumo non renda facile lo svolgimento di efficaci controlli non solo della
polizia ma addirittura da parte delle dogane. Non dimentichiamo poi che è una sola ditta ad aver
messo in piedi questo incredibile numero di passaggi giornalieri e quindi è molto interessata a
mantenerlo considerato che ha escluso altra concorrenza.
Inizialmente questa ditta transitava con veicoli tre assi ora addirittura 5 assi. Non è normale!
L’abitudine è una brutta bestia. Piano piano nel tempo si accettano situazioni nocive e le lasciamo
addirittura lievitare e forse non le controlliamo nemmeno più. Penso che ora la Politica debba farsi
sentire.
Al lodevole Municipio con la presente interpellanza chiedo:
Condivide le mie preoccupazioni?
Tra gli autocarri negli anni si sono aggiunti mezzi ancora più grossi (cinque assi foto allegata)?
Ritiene che nel caso descritto vi siano interessi pubblici da tutelare?
Intende intervenire presso le autorità superiori per sollevare la delicata questione?
PER GAMBAROGNO e UDC

Complimenti per l'interpellanza. Un problema attuale e che tanti gambarognesi lo subiscono quotidianamente.
RispondiEliminaA Gerra, dopo più di un anno di lavori per posare le nuove tubazioni, la strada cantonale dalla zona cimitero per un tratto di circa 500 metri è stata rimessa a nuovo con la posa di asfalto fonoassorbente e nuovi chiusini . Mi sa che con i passaggi giornalieri di questi bisonti carichi di inerti, fra qualche mese bisognerà intervenire per sistemare l’asfalto deteriorato (chiusini compresi). Per cui bisognerebbe intervenire (ma chi?) per limitare questo pericoloso andazzo.
RispondiEliminaAbbiamo una ferrovia che passa dal gambarogno e fa anche tappa a cadenazzo..zona industriale..mi chiedo perche non la si sfrutta!!!
RispondiEliminaUna volta vi era un tonnellaggio più basso per i mezzi che transitavano, due cartelli in bella mostra erano piazzati a Quartino come avviso. Stranamente questi sono spariti, ma le strade per finire sono rimaste le stesse, con dei punti vecchi di decine di anni…
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