“Ognuno di noi se fosse nato in un campo di concentramento e da 50 anni fosse lì e non avesse alcuna prospettiva di poter dare ai propri figli un avvenire sarebbe un terrorista”. GIUGLIO ANDREOTTI

martedì 6 maggio 2008

FTST. Stand di tiro regionale del Monte Ceneri: un SI chiaro ed inequivocabile

ticinolibero
Riportiamo integralmente il comunicato rilasciato dalla Federazione Ticinese Stand di Tiro
Il Comitato Cantonale della Federazione Ticinese delle Società di Tiro (FTST) ha preso atto della riuscita del referendum interposto contro “il decreto legislativo con cui il Gran Consiglio Ticinese ha stanziato un credito di Fr. 3′000′000.‐‐ quale sussidio cantonale per la realizzazione del poligono di tiro regionale del Monte Ceneri”.Referendum contro il solo credito, dunque, e non contro il piano d’utilizzazione cantonale (PUC), che non é referendabile!Tenuto conto delle modalità di raccolta delle firme, la FTST non è sorpresa della riuscita del referendum.Essa auspica e si augura però che il dibattito e l’informazione che precederanno il voto popolare abbiano a svolgersi in modo corretto ed oggettivo, correggendo radicalmente il “tiro” per rapporto a quanto si è verificato nel contesto della raccolta delle firme.
Opera di interesse generale
In primo luogo va allora detto che la FTST e le Società di tiro non difendono degli interessi privati o prevalentemente privati, ma bensì un’attività (i tiri fuori servizio e parte dell’attività sportiva) nell’interesse preminente della difesa nazionale e quale servizio pubblico.Corollario ne è anche il fatto che i Comuni hanno un obbligo legale ed irrinunciabile ad attuare e mettere a disposizione delle Società di tiro delle strutture confacenti allo svolgimento delle loro attività.Il “PUC” teste approvato ed inerente il poligono di tiro regionale del Monte Ceneri (PPMC), altro non è che l’attualizzazione della relativa scheda di Piano direttore (13.2) approvata dal Gran Consiglio nel marzo 2002.Il nuovo poligono di tiro del Monte Ceneri è destinato ad accogliere ben 11 Società di tiro (con 900 soci attivi ca. e 2600 obbligati al tiro) e copre un comprensorio di 36 Comuni, con 128′315 abitanti.Con la realizzazione di questa infrastruttura verranno chiusi gli stand di tiro di Lugano‐Trevano, Bellinzona ‐ Saleggi e Cureglia, nonché l’attuale poligono di Rivera‐Piazza d’armi (queste infrastrutture in particolare per quanto concerne l’attività a 300 m).
Vogliamo altri 10 anni di attesa?
Dobbiamo poi ricordare, quanto l’iter pianificatorio sia determinante nell’intero discorso. Per giungere alla soluzione attuale, ci sono voluti circa 20 anni di discussioni e 10 anni di iter procedurale. Infatti, la scheda di Piano Direttore 13.2 e le seguenti pianificazioni hanno impegnato non poco i dipartimenti interessati, gli enti locali toccati e le commissioni parlamentari competenti.Se si mettesse in discussione l’intera opera, la situazione attuale con i quattro poligoni in diretto contatto con le zone urbane si protrarrà per ulteriori 10 anni. L’intero processo pianificatorio durerebbe 8 anni, poi si dovrebbe fare un nuovo progetto, una nuova pianificazione, nuove analisi di impatto ambientale, nuovi messaggi governativi, nuove verifiche parlamentari, nuovo referendum, ecc. Le realtà di Lugano, Bellinzona e Cureglia in primis non possono attendere ulteriori 10 anni.Ne consegue che le affermazioni promosse dai referendisti, secondo le quali con una bocciatura del credito cantonale si accelererebbero i tempi, sono crassamente capziose.Anche la provvisorietà sul poligono attuale della piazza d’armi non è data. Mancano completamente strutture per le società, magazzini per le munizioni, un’accoglienza minima per sportivi e obbligati, posteggi e un’accessibilità adeguata. Senza dimenticare poi che il consenso del “padrone di casa” (DDPS) non è un dato acquisito.
Varianti studiate
Nella “domanda di referendum” è stato scritto che “esistono delle alternative velocemente attuabili, che il Cantone in oltre 20 anni di progettazione non ha voluto approfondire”.Nulla di più falso, se si pensa che a richiesta del Comune e degli oppositori sono state studiate ‐ oltre a quella concretamente adottata dello stand di Poreggia ‐ altre tre varianti inerenti la ristrutturazione dell’attuale stand di tiro militare, la realizzazione di uno stand di tiro completamente coperto e quella di uno stand di tiro parzialmente coperto (si fa riferimento ai messaggi del Consiglio di Stato sull’oggetto ed ai Rapporti commissionali del Gran Consiglio, ampiamente noti ai referendisti).A mente dei referendisti, il nuovo poligono di tiro sarebbe una costruzione costosa, sovradimensionata ed irrispettosa del territorio. Affermazioni a loro volta del tutto gratuite e capziose, nonché in aperto contrasto con la realtà e con una lettura oggettiva dei fatti!
La miglior scelta economica
Il poligono di tiro regionale da realizzare sul Monte Ceneri presenta un costo di Fr. 12′000′000.‐‐, di cui Fr. 4′000′000.‐‐ assunti dalla Confederazione (che mette pure gratuitamente a disposizione il terreno necessario), Fr. 4′000′000.‐‐ dalla Città di Lugano con una sostanziosa partecipazione della Civici Carabinieri di Lugano, Fr. 1′000′000.‐‐ complessivamente dalla Città di Bellinzona e da Giubiasco e Fr. 3′000′000.‐‐ a carico del Cantone.
A questa spesa si contrappongono un costo di 12′000′000.‐‐ franchi pure per la ristrutturazione dell’attuale stand di tiro del Monte Ceneri, rispettivamente 17′000′000.‐‐ di franchi per la realizzazione di un stand di tiro parzialmente coperto e Fr. 20′000′000.‐‐ per quella di uno stand di tiro coperto.Soluzioni, queste, che peraltro comporterebbero la perdita secca dei contributi della Confederazione.
Opera commisurata alle necessità
A fronte di queste cifre non v’è dunque dubbio che la soluzione più economica è quella che prospetta la costruzione di un nuovo stand di tiro in località Poreggia.Per quanto concerne il dimensionamento del nuovo stand di tiro con 32 linee di tiro a 300 m va ribadito come lo stesso è destinato a sostituire i menzionati quattro poligoni di tiro attualmente in esercizio con un totale di 54 linee di tiro.
Il ridimensionamento attuato è dunque parecchio sostanzioso.Il calcolo delle linee di tiro, poi, é stato fatto in applicazione di precisi parametri legali e tiene altresì conto del fatto ‐ non può essere diversamente! ‐ che sulla nuova struttura dovranno convivere ben 11 Società di tiro, chiamate a svolgere la loro attività contemporaneamente.Società di tiro cui deve in ogni caso essere garantito l’esercizio dell’attività svolta in una struttura adeguata e congrua, a fronte di quelle che vengono loro tolte ed “espropriate”.Ora è principio notorio e consolidato del nostro Stato di diritto che l’espropriato debba essere integralmente risarcito!
Opera rispettosa del territorio e dell’ambiente
D’altra parte è innegabile che la dotazione di infrastrutture adeguate permetterà anche il contenimento dei tempi e degli orari di tiro, il che tornerà una volta di più a beneficio dell’ambiente medesimo e di tutta la cittadinanza (minor impatto fonico, ottimizzazione dei tempi di tiro evitando i periodi sensibili della giornata).Per quanto concerne la sua relazione con il territorio va osservato che in ogni caso la nuova struttura regionale dovrà rispettare in modo rigoroso tutte le vigenti prescrizioni di natura ambientale.Un primo esame d’impatto ambientale è già stato effettuato ed ha dato esito positivo; il discorso dovrà essere e verrà ulteriormente approfondito in fase di progettazione, come di legge.In questo contesto sono dunque date tutte le garanzie affinché la nuova infrastruttura sia rispettosa del territorio e dell’ambiente.
In tema di impatti sul territorio non bisogna inoltre dimenticare l’importante ricupero di valori ambientali nelle aree urbane che attorniano i quattro poligono di tiro destinati ad essere eliminati.Venendo poi al contesto specifico di Rivera è innegabile ‐ e questo risulta in termini chiari ed inequivocabili dagli studi di variante fatti ‐ che la realizzazione del nuovo stand di tiro di Poreggia e la dismissione dell’attuale stand di tiro militare sul Monte Ceneri per il tiro 300m comporteranno inequivocabilmente un radicale miglioramento della situazione per l’abitato e la cittadinanza di Rivera.Questo è stato del resto il motivo fondamentale per il quale è stata privilegiata la realizzazione di una nuova infrastruttura.Alla luce di tutte le esposte considerazioni ed in merito a alle questioni di natura economica e finanziaria, non va sottaciuto e va considerato il fatto che con il sostanzioso ricupero di valori ambientali, di cui si è detto, verranno poste in essere delle rilevanti plus valenze immobiliari che permetteranno a brevissima scadenza di ammortizzare l’intero investimento effettuato per la realizzazione del nuovo stand di tiro regionale del Monte Ceneri.
Per questi motivi, la FTST invita a votare il prossimo 1. giugno 2008 un chiaro SI al credito di 3 Milioni di franchi quale contributo cantonale alla realizzazione del poligono regionale del Monte Ceneri.

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