giovedì 10 giugno 2010

Elezioni, partiti e scheda non intestata

Elezioni, partiti e scheda non intestata
Alle elezioni costitutive del nuovo Comune di Gambarogno, ha votato il 57,81% degli aventi diritto. Di questi, il 29,93% ha optato per la scheda bianca o si è servito della scheda senza intestazione. Si è discusso e scritto parecchio su questi dati. Al Governo fu chiesto da parte di alcuni parlamentari di non pubblicare più in avvenire la percentuale delle schede senza intestazione perché a loro dire risulterebbe fuorviante. Il Governo ha risposto di no. Quindi la percentuale delle schede senza intestazione continuerà ad essere pubblicata.
Il Partito liberale radicale ha ottenuto 561 schede, pari al 28,75% delle schede valide. Come mai con una tale percentuale si ritrova con ben tre municipali su cinque? La risposta sta nel meccanismo per l'attribuzione dei seggi, che non si basa sulla percentuale di schede, bensì sui «voti emessi» e sui «voti non emessi», i quali sommati danno i cosiddetti «voti di partito».
È appunto in base al totale dei «voti di partito» che si procede alla ripartizione. I «voti di partito» sono comprensivi dei voti personali, inteso anche quelli espressi attraverso la scheda senza intestazione. Non avendo candidati, la scheda senza intestazione non genera «voti emessi» e «voti non emessi», ma solo «voti di partito». Fin qui il ragionamento in funzione dei numeri. È tuttavia presumibile che la volontà politica di quei 584 cittadini che hanno votato attraverso la scheda senza intestazione, niente abbia a che vedere con gli «emessi» e i «non emessi».
Pur tenendo conto che di ragioni tali da indurre a scegliere la scheda senza intestazione ce ne sono più di una, non v'è dubbio che quella preminente esprima un eloquente segnale politico di cui i partiti dovrebbero tenere conto. È ben vero che se anche tutti usassero la scheda senza intestazione sul piano concreto della ripartizione dei seggi cambierebbe poco. Tuttavia questo non giustifica la scarsa attenzione che i partiti riservano alla crescita del fenomeno.
Anziché ostentare indifferenza, i partiti farebbero bene a mettercela tutta, cercando di rilanciare la loro indispensabile funzione, pena perdere ulteriore capacità di relazione con la società reale. DA CdT Abbondio Adobati, Melide

Nessun commento:

Posta un commento