sabato 24 luglio 2010

Gambarogno, ‘ok’ al bilancio turistico del 2009

Gambarogno, ‘ok’ al bilancio turistico del 2009

All’assemblea l’intervento di Edgardo Ratti per gli affreschi

D.I.

Giovedì sera ha avuto luogo all’ostello Genziana di Indemini, l’assemblea ordinaria dell’Ente turistico del Gambarogno, con una quindicina di soci. Le trattande all’ordine del giorno, con gli ottimi risultati conseguiti nel corso del 2009, non hanno trovato ostacoli. L’incontro è stato diretto dall’ex sindaco del paesino gambarognese Fausto Domenighetti (ora consigliere comunale) che ha ricordato quanto è stato fatto per dare un’immagine sempre più attraente al suo villaggio. «Se fossimo stati abbandonati al nostro destino – ha detto con convinzione – le nostre forze non sarebbero state sufficienti per consentire interventi come quelli effettuati, quindi un grazie è doveroso a chi ci ha aiutato e continuerà a sostenerci anche in futuro». Il presidente Etg Remo Clerici e la direttrice Daniela Pampuri hanno condiviso il concetto dell’ex sindaco, auspicando una collaborazione sempre più stretta tra l’ente turistico, la comunità locale e l’autorità politica. Pochi gli interventi in sala; tra questi, quello di Edgardo Ratti, presidente di Gambarogno Arte, il quale, rispondendo a un interrogativo di un’assemblea precedente, ha chiarito il motivo del restauro degli affreschi sulle facciate nel nucleo di Vira (attualmente in corso) e dei pannelli della Via Crucis di Sant’Abbondio, realizzati non molti anni fa. «Per Vira – ha detto – si trattava di una scuola e come tale era pura utopia aspettarsi un esito senza errori. Mentre a Sant’Abbondio è stata la mano dei vandali a distruggere alcune opere. L’intervento era quindi indispensabile per dare credibilità alla nostra iniziativa di allora e per salvare il salvabile. Quello che mi stupisce è il disinteresse della gente comune per il lavoro che stanno eseguendo in questi giorni gli artisti presenti a Vira nell’improvvisato atelier allestito nel giardino dell’oratorio».

Un’osservazione pertinente, dal momento che le porte sono aperte al pubblico e difficilmente vi sarà un’altra occasione per osservare dal vivo i diversi artisti al lavoro.

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