Continua a rimbalzare sulla stampa internazionale la proposta del deputato democentrista Dominique Baettig di annettere alla Svizzera, se le popolazioni locali sono d’accordo, Alsazia, Baden- Württemberg, Voralberg e gran parte della Lombardia. La Super Svizzera, quella che sembrava una boutade, bollata dal Consiglio federale, come “atto ostile” verso Paesi amici e giudicata, invece, da altri come la giusta risposta al colonnello Gheddafi, che la Svizzera voleva smembrarla per distribuirne il territorio tra gli Stati confinanti, da settimane tiene banco sui media. Con gran profusione di cartine geografiche aggiornate con gli SUS, Stati Uniti Svizzeri e di sondaggi, dal quotidiano comasco La Provincia al settimanale Weltwoche, che hanno certificato entusiastiche adesioni nelle regioni interessate. Il Caffé ha voluto tastare direttamente il sentimento popolare in Alsazia, Baden-Württemberg e Lombardia su una proposta che, al di là della fantapolitica, mette in luce la realtà delle nuove “geocomunità” alpine.
Quelle macroregioni, di cui parlano da anni economisti e studiosi di scienze sociali, aggregatisi su spazi transnazionali contigui, ma soprattutto attorno ad un dinamismo economico transfrontaliero a cui sembrano stare sempre più stretti i confini dei vecchi Stati nazionali. Da il caffé
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