A Cesare quello che é di Cesare
Pista di Neggia
Il quotidiano "La Regione" del 14 gennaio 2011 pubblica un articolo sulla pista di Neggia intervistando il responsabile delle sciovie del Gambarogno e il presidente del Patriziato di Piazzogna.
Leggendo attentamente l'articolo si capisce che le domande sono stata concordate e che il responsabile della società cooperativa Sciovie del Gambarogno si è sentito in regola con gli accordi verbali stipulati con i diversi enti, questa suona un po' come una classica arrampicata , poteva almeno dire quali sono questi enti, cosi anche qualsiasi cittadino potrebbe risparmiare soldi e non eseguire le domande di costruzione.
Per le altre affermazioni del responsabile delle sciovie invitiamo i lettori di attendere lo scioglimento delle nevi e di sincerarsi con i propri occhi.
Noi non siamo in grado di stabilire che siano stati spesi solo quattromila franchi per la realizzazione della pista, ma questo non giustifica l'intervento, sappiamo però che per trasportare un bagger con autocarro e carrello fino a Neggia e ritorno ci vogliono almeno sette o otto ore , lasciamo a voi trarre le dovute conclusioni.
Si asserisce che a lavori ultimati la pista verrà interrata e seminata, essendo stata eseguita nel 2009 perché a tutt'oggi non è ancora interrata e seminata.?
Per un momento torniamo alla domanda di costruzione, in quanto è responsabile sia il progettista sia il nostro ufficio tecnico.
Allora formuliamo all'istante le seguenti domande:
- Per quale motivo essendo pronta in ottobre la domanda è stata inoltrata solo il 20 di dicembre 2010
- Perche sulla domanda non c'è il numero del mappale interessato e i relativi mq. (v.L.E.)
- Per quale motivo non è stato chiesto la deroga alla distanza dal bosco . (v. L.E.)
- Perché alla domanda non è stata allegata la planimetria ufficiale (v. L.E. )
- La firma del proprietario è irregolare, essendo questo un ente di diritto pubblico doveva essere firmata dal presidente e dal segretario con relativo bollo.
E all'ufficio tecnico comunale le seguenti :
- Come mai avete accettato una domanda cosi incompleta, il municipio era al corrente?
- Come mai sul foglio ufficiale avete omesso che la domanda era a posteriori , avete messo il numero di mappa zero , che lo zero non esiste , non avete indicato lo scopo esatto della strada, queste informazioni, tenuto conto che non avete scritto ai confinanti erano molto importanti.
- Perche una domanda presentata il 20 pubblicata il 22 con scadenza il 5 gennaio 2011, apparsa sul F.U. il 29 dicembre 2010 non é stata pubblicata dopo le ferie natalizie, o almeno i 15 giorni farli partire dal 29 dicembre data del F.U.?
Ma torniamo all'articolo , si dice che bisogna essere grati a chi lavora a Neggia a favore dei nostri giovani, e noi siamo tra quelli , abbiamo sempre sostenuto lo sci club Gambarogno , inoltre molti cittadini del nostro comune sono possessori di azioni della società sciovie del Gambarogno , azioni che se non sbagliamo non anno mai ricevuto nessun dividendo , salvo i primi anni che ad alcuni azionisti veniva regalata una giornaliera .
Sappiamo e confermiamo anche che dal 1970 a oggi almeno il 90 % dei giovani Gambarognesi ha imparato a sciare all'alpe di Neggia, questo per dire che non abbiamo niente contro chi fa qualche cosa per i nostri giovani.
Noi però non siamo d'accordo che, chi é chiamato dal nostro comune a controllare che venga rispettata la L.E. , possa agire in questo modo , e chiedere solo pareri a fantomatici enti.
Avete tentato di lavare i vostri panni sporchi con un articolo su un quotidiano a tiratura cantonale, ottenendo sicuramente il contrario, a questo proposito ci sia permesso darvi un consiglio, perché non annunciarsi alla trasmissione Contesto della RSI LA1, cosi tutto il cantone saprà quello che di poco edificante è stato fatto a Neggia.
Noi non siamo contrari che la strada venga edificata, ma che vengano almeno rispettate tutte le procedure imposte dalla legge .
Un gruppo di cittadini
Alpe di Neggia, un’opposizione alla nuova stradina sterrata
RispondiEliminala regione 14.01.2011
In Gambarogno s’attende il parere del Cantone per i permessi di costruzione dell’opera già realizzata
S.F.
Ha suscitato diverse perplessità la pista sterrata, lunga circa 150 metri, che è stata realizzata negli scorsi mesi all’Alpe di Neggia, la stazione invernale del Gambarogno. I dubbi sono sorti non tanto attorno all’intervento, quanto per l’iter burocratico che ha seguito. Infatti, la richiesta di licenza edilizia è stata inoltrata a lavori conclusi: la pubblicazione (sul foglio ufficiale) si è aperta lo scorso 22 dicembre e si è chiusa il 5 gennaio. A quanto ci risulta, contro la concessione dei permessi un privato ha inoltrato opposizione. L’incarto è attualmente ai competenti uffici cantonali che esamineranno la richiesta per la pista sterrata fuori zona edificabile.
Per cercare di capire cos’è successo, ci siamo rivolti a Gianfranco Sciarini, responsabile della società cooperativa Sciovie del Gambarogno, Alpe di Neggia; società che ha firmato la richiesta di licenza come istante: « Prima di tutto vorrei precisare che si tratta di un passaggio lungo poco meno di 150 metri – afferma Sciarini –. Per realizzarlo abbiamo speso quattromila franchi e non sono stati tagliati alberi ». Perciò non c’è stato un disboscamento? « Esatto. Il tracciato riprende quello della vecchia pista da sci, creata a metà degli anni Sessanta. Una decina d’anni dopo lo sci-lift, che non era più conforme, è stato smantellato ». A cosa serve la nuova stradina? « È presto detto: per raggiungere le attuali piste di sci il ‘gatto delle nevi’ percorreva un tratto di strada asfaltata. Dopo il rinnovo della pavimentazione ci è stato chiesto di evitare questo passaggio e abbiamo dovuto cercare un’alternativa. Così, per garantire la sicurezza a chi guida il veicolo verso le piste innevate, abbiamo spianato il percorso della vecchia pista da sci. Non pensavamo davvero di sollevare un vespaio ».
Invece si sono levate voci di protesta, soprattutto legate alla procedura. « Ammetto che avremmo dovuto chiedere la licenza edilizia prima dei lavori – conclude l’intervistato –. Invece ci siamo limitati ad accordi verbali con i diversi enti. Voglio comunque porre l’accento sul fatto che l’intero sedime sarà rinverdito e quindi non resterà sterrato. Inoltre, la stradina in futuro potrà servire per la manutenzione del bosco a lato ». Il terreno è del Patriziato di Piazzogna: « Abbiamo avuto l’obbligo giuridico di firmare la domanda di costruzione in qualità di proprietario del fondo – specifica il presidente Paride Buetti –. Dal canto nostro ci rimettiamo al giudizio delle autorità competenti che valuteranno l’incarto e determineranno se l’intervento è autorizzabile o meno. A nome del Patriziato voglio ribadire il sostegno a chi lavora per far funzionare gli impianti invernali all’Alpe di Neggia, dove molti bambini del Gambarogno si cimentano con gli sport sulla neve: al corso natalizio del locale Sci club gli iscritti erano oltre cento ».
Come fanno a dire che il terreno è del Patriziato di Piazzogna , se la domanda è priva del numero di mappa.
RispondiEliminail terreno potrebbe essere del patriziato di Piazzogna , di Vira o di indemini