Note della regista
Ragazzi maleducati, viziati, violenti, terribili, questo e
altro ancora si dice dei giovani d’oggi.
E pensare che i genitori li vorrebbero belli, perfetti e
Intelligenti. Ma come fare?
Da un lato ci sono il lavoro, la carriera, gli hobby, gli
amici e dall’altra parte ci sono i figli, che chiedono molto
tempo materiale.
Un tempo che spesso non c’è e allora si passa il
compito, prima all’asilo nido e poi alla scuola. A casa ci
sono: la televisione che dice cosa si deve avere per
essere alla moda, internet che offre tanti amici senza
sforzo e il cellulare per comunicare con mamma e papà.
Questa è la situazione reale imposta a molti ragazzi al
giorno d’oggi.
A cosa serve allora la coscienza se non si può scegliere?
Il clown, personaggio libero e autentico, nello spettacolo
interpreta la coscienza che non c’è più e si intrufola tra i
ragazzi per cercare di stupirli. Compito difficile anche per
un clown dal momento che i ragazzi di oggi non
pensano più, tutti fanno le stesse cose e i modelli da
seguire si sono capovolti. In scena, come nella realtà,
sono presi d’esempio i ragazzi spavaldi e aggressivi che
non hanno regole, mentre vengono chiamati “sfigati”
quelli che hanno una famiglia presente che dà loro dei
limiti. I clown-coscienza vogliono conoscere la parte vera
dei ragazzi per mostrarci che non sono così terribili.
Siamo tutti responsabili, qualcosa si può fare.
Marinella Pawlowski
Nessun commento:
Posta un commento