le cose brutte che accadono nel mondo accadono non tanto perché ci sono le persone cattive ma perché le persone buone non fanno nulla (Gramsci)

martedì 25 gennaio 2011

TEATRO AZZURRO PRESENTA































Note della regista
Ragazzi maleducati, viziati, violenti, terribili, questo e       
altro ancora si dice dei giovani d’oggi.
E pensare che i genitori li vorrebbero belli, perfetti e
Intelligenti. Ma come fare?
Da un lato ci sono il lavoro, la carriera, gli hobby, gli
amici e dall’altra parte ci sono i figli, che chiedono molto
tempo materiale.
Un tempo che spesso non c’è e allora si passa il
compito, prima all’asilo nido e poi alla scuola. A casa ci
sono: la televisione che dice cosa si deve avere per
essere alla moda, internet che offre tanti amici senza
sforzo e il cellulare per comunicare con mamma e papà.
Questa è la situazione reale imposta a molti ragazzi al
giorno d’oggi.
A cosa serve allora la coscienza se non si può scegliere?
Il clown, personaggio libero e autentico, nello spettacolo
interpreta la coscienza che non c’è più e si intrufola tra i
ragazzi per cercare di stupirli. Compito difficile anche per
un clown dal momento che i ragazzi di oggi non
pensano più, tutti fanno le stesse cose e i modelli da
seguire si sono capovolti. In scena, come nella realtà,
sono presi d’esempio i ragazzi spavaldi e aggressivi che
non hanno regole, mentre vengono chiamati “sfigati”
quelli che hanno una famiglia presente che dà loro dei
limiti. I clown-coscienza vogliono conoscere la parte vera
dei ragazzi per mostrarci che non sono così terribili.
Siamo tutti responsabili, qualcosa si può fare.
Marinella Pawlowski
        

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