giovedì 9 giugno 2011

Calcio e Hochey Perché no?


In Ticino una sola squadra!

di Mauro Antonini

Riflessioni a mente fredda l'indomani della relegazione del Bellinzona in Challenge League. Il Servette ha meritato la promozione in A,  ha un struttura di lega superiore, ha i mezzi per restare stabilmente nell'élite nazionale e, infine, ha un pubblico straordinario. Martedi sera erano quasi 24 mila i tifosi ginevrini a spingere la loro squadra verso la Super League. Il calcio ticinese, e non solo il glorioso ACB, esce ridimensionato da questa stagione.
Il Lugano ha fallito miseramente il suo obiettivo per ragioni a tutti conosciute e sulle quali non torneremo; Chiasso (con largo anticipo) e Locarno hanno sì salvato il posto nella cadetteria ma il loro futuro è legato alle possibilità economiche del club, decisamente ristrette. Essere in B è già un lusso, soprattutto per i verbanesi. La serata della Praille ha confermato ancora una volta che il Ticino non potrà che vivere ai margini del calcio nazionale: non ci sono strutture, non ci sono soldi per competere (Preziosi a Lugano primo o poi si stancherà) e mancano progetti seri. L'unico per ora funzionante, è quello del Team Ticino. Cosa fare, allora? Continuare come si è fatto sinora? Secondo noi è ora di dire basta ai personalismi, di frenare i quartierismi e i pruriti regionalistici: è ora di unire finalmente le forze e di buttare su un tavolo un progetto concreto per creare un'unica squadra,  il FC Ticino. Sinora si è detto "che non avverrà mai", che "il pubblico ticinese non è pronto", che  "granata e bianconeri non potranno mai convivere sotto una sola bandiera". Queste affermazioni sono clamorose bufale: se lo volessimo, se ci fosse la volontà popolare, politica e sportiva di formare un'entita al di sopra di tutti i ridicoli campanilismi, questa idea potrebbe tradursi in realtà. Le creatività è una riconosciuta peculiarità di questo grandioso popolo che è quello ticinese: abbiamo o no organizzato quattro mondiali di ciclismo? Abbiamo o no organizzato Europei di basket, fasi finali di Coppa Campioni di hockey? E, soprattutto, abbiamo o no una dote che ci accomuna tutti, la grande passione per il calcio? Al lavoro, dunque. Da tinews

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