Discarica di Quartino, gestore cercasi .Bandito il concorso per la struttura da 450 mila metri cubi. Le osservazioni della Ssic Ticino
È uscito il bando di concorso per la realizzazione e la gestione della discarica per materiali inerti, da 450 mila metri cubi, prevista a MagadinoQuartino. La struttura – un’autentica boccata d’ossigeno per gli impresari costruttori del Locarnese, attualmente costretti a far capo a Gnosca e Mezzovico – dovrebbe entrare in esercizio nell’autunno del prossimo anno. Ma il periodo è indicativo, visto che la trafila, una volta deliberato l’appalto, potrebbe subire dei ritardi a causa di eventuali ricorsi.(la regione)
La discarica di MagadinoQuartino sarà a suo modo una “prima” cantonale: non era infatti mai successo che lo Stato si occupasse direttamente della pianificazione (tramite un Piano di utilizzazione cantonale) procedendo poi con l’assunzione di un concessionario a cui sarà affidata la gestione. L’iter è stato applicato per ancorare il progetto allo statuto di pubblica utilità, e snellire di conseguenza tutta la trafila. Considerando i ritmi attuali nel settore dell’edilizia, rileva Fabio Gandolfi dell’Ufficio della gestione rifiuti della Sezione della protezione aria acqua e suolo, è ipotizzabile che dal momento della sua apertura la discarica possa durare fra i 6 e gli 8 anni.
Sulla procedura, le sue conseguenze e le prospettive che si aprono nel settore, laRegioneTicino ha sentito il direttore della Società svizzera impresari costruttori, Sezione Ticino, ingegnerVittorino Anastasia . Che evidenzia innanzitutto proprio la nuova strada battuta dal Cantone: « In effetti la novità sostanziale di Quartino sta nel fatto che non è più il privato a comprare o affittare i terreni per realizzare in proprio la discarica, ma è lo Stato che pianifica, dopo aver acquisito le superfici, e poi delibera ai privati la gestione. Non nascondo – e lo dico senza voler far polemica, nel rispetto delle decisioni prese a livello cantonale – che avremmo preferito si optasse per la procedura dell’appalto tradizionale e non della concessione. Con questa impostazione, in definitiva, lo Stato ha deciso di accollarsi meno rischi, che vengono ribaltati sui concessionari ».
Si spieghi meglio.
«Con l’appalto tradizionale era possibile prevedere di retribuire certe misure di protezione come la pulizia delle strade, l’umidificazione contro la polvere eccetera, secondo il bisogno. Con la concessione, invece, sono da comprendere nel prezzo offerto. Questo significa che a dipendenza delle stime di ogni singolo concorrente, potrebbero esserci delle differenze anche significative, le quali potrebbero poi portare a discussioni inutili quando bisognerà applicare o meno queste misure in cantiere. Come Impresari costruttori siamo ovviamente stati coinvolti – l’ultima volta settimana scorsa, in un sopralluogo – e abbiamo ribadito la nostra posizione. Accettiamo le scelte del Dipartimento, non vogliamo essere negativi, ma il problema potrebbe presentarsi».
Questione riciclaggio. C’è, nelle condizioni di concorso per la concessione, un punto “caldo”, il 4.23, secondo cui “la discarica non può essere utilizzata come deposito/stoccaggio intermedio di materiali/rifiuti edili. Tutti i materiali in entrata dovranno essere depositati definitivamente”.
«È un peccato, perché si parla tanto della necessità di riciclare di più, ma addirittura nelle condizioni poste in relazione all’apertura di una nuova discarica ci si ritrova impossibilitati a farlo. Ma è chiaro che si tratta di una scelta di compromesso fra Cantone e Comune, per limitare i possibili disagi alla popolazione. Questo dimostra che non è sempre facile e possibile raggiungere gli obiettivi posti, poiché ci si scontra con realtà territoriali diverse».
A proposito di riciclaggio, e della decisione di rinunciarvi all’interno della discarica, il Cantone evidenzia due motivi: « In primo luogo le discariche sono, per definizione, impianti per il deposito definitivo dei rifiuti edili non riciclabili. La separazione, il riciclaggio e la lavorazione devono avvenire in appositi centri, situati in zona industriale. Secondariamente anche il Comune, sin dai primi studi di fattibilità, ha espresso l’esigenza di rinunciare all’attività di riciclaggio per limitare i possibili disagi alla popolazione a causa del traffico supplementare, dei rumori e delle polveri ».
Speriamo che prima si facciano le strade di accesso, anzi la strada di accesso per veicoli pesanti.Si un unica strada direttamente dalla zona industriale Luserte onde evitare il transito dei mezzi pesanti nel centro paese deviazione sempre presa di mira quando ci sono le colonne quindi almeno per 9 mesi all'anno.Fatto questo buona consapevole gestione della discarica, saluti.
RispondiEliminaAh ma se è vero quello che dice il blog c'è poco da sperarci se hanno aperto un concorso per cercare un bandito.
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