In vista aumenti di prezzo e tagli alle corse. I sindacati
chiedono a tutti gli Enti interessati, anche federali, di intervenire.
Altrimenti si penserà ad altre azioni.DAL GdP Di Luca Pelloni
Un intervento collettivo verso un
unico interlocutore – il Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e trasporti Corrado Passera
– per salvare la Navigazione Lago
Maggiore. È quanto chiedono i sindacati OCST, SEV e UNIA in una lettera inviata all’Ufficio Federale dei Trasporti, al Dipartimento del territorio,
agli enti turistici locali coinvolti e a
quello ticinesi, ai Comuni toccati dal
Lago e alla Verband Schweizerischer
Schifffartsunternehmen.
«A seguito dei tagli varati dal Governo Monti per le compagnie di navigazione, le prime misure di risparmio
aziendali non si sono fatte attendere
e per ciò che concerne la navigazione sul Lago Maggiore in territorio italiano le intenzioni sono di aumentare le tariffe e di provvedere ad un taglio di determinate corse», si legge in
una nota. «Per ciò che concerne la navigazione sul lago Maggiore bacino
Svizzero, non abbiamo per ora ancora ricevuto segnalazioni concrete di
tagli di prestazioni. Lo scenario potrebbe però mutare a decorrere dal 1°
aprile con l’entrata in vigore dell’orario estivo qualora i tagli previsti dal
Governo Monti venissero confermati. In questo malaugurato caso l’orario previsto (già pubblicato) rischierebbe concretamente di non poter
essere rispettato, con serie conseguenze per il turismo e sul piano occupazionale». «Uno scenario davvero “grigio”», come ci conferma Leonardo Matasci dell’OCST di Locarno.
«Sia sul piano dell’occupazione, sia su
quello del turismo. Anche dal punto
di vista dell’indotto economico».
Attualmente, il personale (una dozzina i dipendenti di stanza a Locarno, più una ventina che si aggiungono nella stagione calda) continua a
garantire il servizio in modo ineccepibile nonostante la situazione precaria. In un settore come questo, dove l’efficienza e la sicurezza sono vitali per l’incolumità e il buon funzionamento del servizio, è necessario ovviare al più presto a queste incertezze sul futuro», si sottolinea ancora
nella nota.
«Crediamo che solo una ferma presa
di posizione unanime di tutti gli enti
interessati, delle autorità politiche come pure l’intervento dell’Ufficio Federale dei trasporti direttamente verso il
Ministro dello Sviluppo economico e
delle infrastrutture e trasporti Corrado Passera possa contribuire a chiarire al più presto questa attuale situazione di totale incertezza proprio nell’imminente inizio della stagione turistica», ribadiscono i sindacati con decisione. E concludono: «Qualora questi
singoli mirati interventi presso le autorità politiche italiane non dovessero portare ad una positiva risoluzione
della questione, i sindacati SEV, UNIA
e OCST si faranno promotori di una
riunione con tutti i destinatari della lettera per decidere congiuntamente
azioni comuni allo scopo di ottenere
il rispetto della convenzione».
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