domenica 9 settembre 2012
La Chiesetta della Madonna della Neve di Magadino ha un nuovo volto
Si é inaugurata oggi la chiesetta della madonna della neve a Magadino. Presnnti numerose persone sia Patrizi di Magadino che simpatizzanti e rappresentanti di altri patriziati Gambarognesi . Dopo la messa celebrata da padre Bogdan ha fatto seguito la presentazione degli artigiani e artisti che hanno contribuito al restauro.Il discorso del presidente Maurizio Sargenti che ha spiegato come l’Amministrazione Patriziale ha voluto rivalorizzare questo edificio così da consentirne un
suo riuso, tenendo comunque in debito conto le sue valenze. La nostra premura nel voler
riportare questo monumento al suo antico splendore è stata dettata dal fatto che lo stesso
è, senza dubbio, una testimonianza meritevole che andava recuperata con un ragionato e
attento intervento di restauro.
Il recupero di questo monumento, edificato ancor prima della
vicina chiesa ottocentesca dedicata a San Carlo, è stato fatto con interventi mirati nei quali
le trasformazioni e la conservazione delle strutture sono state integrate il più possibile nel
rispetto dell’esistente (sia negli aspetti materiali e fisici che in quelli immateriali come il significato,
la storia ecc.), tenendo presenti le esigenze degli utilizzatori e delle risorse disponibili.
L’intervento è riassumibile soprattutto nel risanamento della chiesetta e la modifica organizzativa
dei contenuti. Il risanamento dell’oratorio-chiesetta ci ha permesso di poterlo riportare
alla sua funzione di luogo di culto, mentre dal recupero e dall’ampliamento dell’edificio
attiguo si sono ricavati degli spazi organizzati destinati ad area amministrativa.Va rilevata
pure l’importanza degli interventi artistici e la diversità dei materiali usati per la decorazione
del monumento. Espressiva é la vetrata sul lato est così come rilevante è la presenza di
nostri artisti ticinesi che hanno decorato con perizia la chiesa nel ricordo dei cinque Misteri
Gloriosi contemplati nel Santo Rosario. Considerevole, ma purtroppo solo parziale, è stato
il recupero di un affresco settecentesco nel presbiterio. Crediamo che ogni edificio storico
possieda caratteristiche specifiche che lo rendono unico e che, pertanto, ne definiscono
l’identità; unicità e identità che abbiamo voluto ridare alla nostra chiesetta della Molina.
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