lunedì 3 dicembre 2012

il traffico autogestito “Cartelli e semafori fanno aumentare gli incidenti”

Ecco come hanno moderato  il traffico 

Cercare le prossime strisce pedonali per attraversare la trafficatissima statale 51, che taglia in due il paesino di Bohmte, nell'ovest della Germania, è del tutto inutile. Qui gli abitanti ne fanno a meno e avviano ogni volta una trattativa a distanza con gli automobilisti, fatta di gesti e sguardi veloci. Le strisce pedonali, infatti, non esistono. Come non esistono i semafori, i divieti di sosta e i segnali di stop. 


Persino il marciapiede è scomparso, risucchiato allo stesso livello della carreggiata e della pista ciclabile. Bohmte è la prima città tedesca ad aver abolito i cartelli stradali in centro. E, anche se può suonare folle, l'esperimento, inaugurato nel fine settimana, sembra funzionare. 

L'idea arriva da un esperto del traffico olandese, Hans Monderman, che vent'anni fa ha dichiarato guerra alla segnaletica stradale. «Un villaggio dovrebbe apparire come un villaggio e non come il circuito del Nürburgring», ha spiegato. Il paradosso di Monderman è semplice: occorre rendere le strade più pericolose per aumentarne la sicurezza. Privati dei cartelli e disorientati dall'assenza della segnaletica a terra, gli automobilisti tendono ad alzare il piede dall'acceleratore e a guardarsi intorno. Un principio che Monderman, scomparso a inizio anno, ha sperimentato con successo in numerose cittadine dei Paesi Bassi sin dalla metà degli Anni Ottanta e che è stato ripreso per il progetto europeo «Shared Space», cui partecipano sette Comuni in Germania, Belgio, Olanda, Danimarca e Gran Bretagna. Automobilisti, pedoni e ciclisti condividono uno spazio e sta alla loro responsabilità evitare il caos. Un'idea che a Bohmte sembra farsi sempre più largo, dopo lo scetticismo degli inizi. 

Addio marciapiedeNei mesi scorsi lungo un tratto di 450 metri della statale 51, l'arteria principale in questo paesino di 13 mila abitanti, sono stati prima eliminati i semafori in centro e rimosse le isole pedonali e la segnaletica a terra, poi sono scomparsi tutti i cartelli e infine i marciapiedi sono stati abbassati per portarli al livello della strada. L'unica concessione: ai bordi della carreggiata è stata inserita una serie di pietre bianche scanalate, per aiutare i non vedenti. Per il resto la strada fa ormai tutt'uno col marciapiede e la pista ciclabile. L'unico cartello rimasto è un segnale blu e rosso che indica l'inizio dello spazio condiviso. 

Il disorientamento iniziale continua ancora oggi a provocare i suoi effetti, soprattutto tra i più anziani o tra le madri, preoccupate per via della presenza di diverse scuole nei pressi della statale 51. Per non parlare di quanti arrivano qui dalla vicina Osnabrück e, ignari della novità, dimenticano di togliere il piede dall'acceleratore. Eppure i cittadini iniziano lentamente ad abituarsi, tanto che il sindaco, Klaus Goedejohann, è entusiasta. «Non ho mai visto automobilisti così attenti», spiega. I numeri sono dalla sua parte: dal 19 maggio (giorno dell'avvio ufficioso del progetto) non è stato registrato neanche un incidente, contro i 40-45 segnalati in media ogni anno a Bohmte. Statistiche che sembrano far svanire i dubbi di quanti avrebbero preferito investire altrove i 2,35 milioni di euro necessari per abbattere la segnaletica (di cui 576 mila dall'Unione europea). Le uniche regole ancora in piedi sono due: precedenza a destra e obbligo per tutti di prestare attenzione. E così non è insolito imbattersi in automobilisti e pedoni che si bloccano in mezzo alla strada, indecisi sul da farsi. Un breve scambio di gesti e si riparte. O in clienti che, uscendo da uno dei negozi che sorgono lungo la statale, si ritrovano letteralmente in mezzo alla strada, senza rischiare per questo la vita. Un successo per Hans Monderman. Intervenendo all'inaugurazione, il presidente dell'Europarlamento, Pöttering, si è sbilanciato: «Shared Space è un modello per il futuro». 

2 commenti:


  1. Sarebbe adatto per Quartino , eliminando la pista degli ostacoli e tutti i contorni una cosa mai vista in tutta la Svizzera ! .

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  2. ADOTTARE QUESTO SISTEMA DI CICOLAZIONE IN CITTÀ I COMUNI RISPARMIEREBBERO MIGLIONI DI FRS.

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