martedì 15 gennaio 2013

Memorie nostre



+ Gianfranco Porta
Martedì 8 gennaio una folla di amici si è unita ai parenti di Gianfranco Porta (*1934) per
condividere con loro la tristezza della sua inattesa dipartita. Uomo schietto e cordiale abitava a
Gordola, dove aveva formato, unitamente alla moglie Adriana,   D.I
la sua bella quanto stimata
famiglia. Era molto conosciuto anche oltre i confini regionali per aver operato per diversi anni
alle dipendenze della Stato, dove le sue funzioni gli consentivano il contatto diretto con con la
gente della regione bisognosa d'informazioni. Poi è stato assunto dalla Banca dello Stato a
Bellinzona dove le sue doti intellettuali e professionali sono subito emerse, consentendogli stima
e apprezzamento da parte dei superiori. Se a Gordola e nel Locarnese la cerchia delle sue
conoscenze era assai vasta, altrettanto si può dire di Contone dove aveva frequentato le scuole
primarie e dove aveva mantenuto stretti legami con quella comunità (ostentava con fierezza le
sue radici patrizie) che seguiva con attenzione. Gli si spalancava il cuore quando incontrava
qualche amico d'infanzia sulla stradina che costeggia il lago da Tenero a Locamo, che era la sua
passeggiata preferita. Una chiacchierata breve, una stretta di mano, un invito "fatt sentii una quai
volta che a combinom quaicoss... " erano l'essenza di quegli incontri casuali. Tante cose ci
tornano alla mente: momenti belli che il tempo ha consentito alle persone  a lui, vicine e agli amici
dii conservare. Siamo vicini a suoi cari e  porgiamo loro le
più sentite condoglianze.
D.I.
(a nome dei tanti amici)

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