Piazzogna, una volpe per amica

E' noto come la volpe non abbia molti amici tra gli allevatori di galline. La sua furbizia
e la sua pazienza sono le armi che le consentono di avvicinarsi ai pollai dove le ovaiole
hanno dimora. Non sempre le aree recintate sono sufficienti per proteggerle, e quando
la volpe, nell'oscurità della notte, riesce a varcare quel confine per loro non c'è scampo

e la rabbia di chi troverà il pollaio vuoto la si può immaginare. In altri momenti però
anche la volpe può suscitare simpatia e trovare nell'uomo un amico. Com'è avvenuto
qualche giorno ta sui monti di Piazzogna dove il proprietario di un cascinale (Bertrand
Chassot) si era recato per eseguire alcuni lavoretti. Questo il suo racconto: "Stavo
potando un ciliegio quando una volpe mi si avvicinò titubante sino a pochi metri dalla
scaletta sulla quale mi trovavo. Era un femmina bellissima con una gran coda. Evitai
di muovermi bruscamente per non spaventarla e lei rimase a guardarmi per diversi
minuti. Probabilmente era affamata. Scesi a terra e andai in cucina per cercare
qualche rimasuglio ma l'armadio era vuoto. La volpe si allontanò, poi ricomparve e
mi si avvicinò nuovamente annusando il terreno coperto di neve. Vi rimase per un
paio d'ore. Terminato il mio lavoro la volpe sparì sotto la fronda dei castagni ed io
scesi al piano a fare provviste per lei. Ripresi la via dei manti per rifocillarla, ma non
la trovai. Provai una stretta al cuore nell'abbandonare il il cibo accanto al cascinale.
Il giorno dopo ero di nuovo sul posto per verificare se era tornata: la scodella era
vuota e lì accanto il "segnale" del suo passaggio. Non aveva altro modo per dirmi
grazie e per rendermi felice. Spero che si rifaccia viva... magari con un pargoletto. "
(DI)