Da 20 minuti
GAMBAROGNO. Dopo la polemica sui
baretti da spiaggia, altre scintille. Il
ristoratore Tiberio Branca: «Il Cantone
non dovrebbe remarci contro».
Dopo la polemica (sollevata ieri su Ticinonline)
attorno ai baretti da spiaggia che, “aiutati” dal
Municipio, farebbero concorrenza sleale agli
esercenti, nel Gambarogno ecco altre scintille.
La provocazione stavolta arriva dal ristoratore
Tiberio Branca, responsabile di due noti ristoranti della regione:
«Nel Gambarogno non ci
sono attracchi pubblici per le barche. I turisti
che arrivano dal lago non possono fermarsi da
noi. È ridicolo per una zona ritenuta turistica».
Branca si fa portavoce di diversi altri commercianti ed esercenti gambarognesi. «Ogni volta che qualcuno ha provato a fare la richiesta di
piazzare un attracco, il Cantone ha fatto di tutto per bloccare la cosa. Ci sono mille inghippi a
livello legale. Eppure riceviamo puntualmente
lamentele da parte dei nostri clienti che provengono dal lago, con il motoscafo o con altre imbarcazioni. Il Cantone non dovrebbe remarci
contro. La colpa forse è anche dei politici del posto che non alzano abbastanza la voce».
Sulla spinosa questione interviene Antonio
De Nigris, capo dell’Ufficio cantonale del demanio. «Il problema si estende anche ad altre
località. La carenza di attracchi pubblici temporanei è una realtà e il tema è di stretta attualità. L’Ente regionale per lo sviluppo del lago
sta analizzando la questione e anche i Comuni si stanno attivando. Di recente abbiamo infatti ricevuto una bozza di concetto da parte
del Municipio di Gambarogno. Naturalmente
noi privilegiamo chi ci fornirà una pianificazione coordinata. Mi sento comunque di affermare che la situazione nella regione del Gambarogno da questo punto di vista è destinata a
migliorare». MGP
Chissa se una volta ci sarà qualche cosa che serve anche ai residenti.Ai gras d'arost habbiamo gia dato tutti i terreni é ora di pensare un pò a noi
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