Chiacchierata a 360 gradi
in occasione della sua
visita in Lavizzara per
il 1° Agosto: dall’ipotesi
di un collegamento
stradale con la Leventina
al ruolo della Svizzera Di Teresio Valsesia
La ministra dei trasporti racconta il suo rapporto con il Ticino «Ho acquistato una casa di vacanza nel Gambarogno. La località
esatta non è opportuno che la dica
poiché credo di avere diritto come
tutti a un minimo di privacy almeno
nei brevi periodi di riposo».
La consigliera federale Doris Leuthard spiega anche i motivi alla base
della scelta del suo “buon ritiro” ticinese: dal GdP
«C’è il lago e c’è la montagna.
Quindi la possibilità di poter godere
di una duplice ricchezza ambientale». Quindi pratica le passeggiate e
le escursioni?
«Ne ho già effettuate alcune nelle valli locarnesi e della Maggia. Ad
esempio in Lavizzara sono stata al
lago Mognola». Questo spiega perché lo scorso 1° Agosto, salendo a
Campo la Torba, ha lasciato sorpresi gli amministratori comunali che
l’accompagnavano dimostrando di
conoscere bene la loro valle. L’ha
confermato anche nel suo discorso
ufficiale, facendo numerosi riferimenti alle diverse realtà dell’intera
Vallemaggia.
disponibile e sorridente
Molto disponibile, sorridente
e serena, ha ottenuto subito l’apprezzamento generale. Parecchi
le si sono avvicinati per stringerle
la mano ed esprimerle il loro apprezzamento. Però c’è qualcuno
che dice che il Governo federale
apprezza il Ticino solo in occasione del 1° Agosto…
«Non è vero e, almeno per quanto mi riguarda, questa accusa è
evidentemente ingenerosa poiché
mi sento anche un po’ gambarognese». Il sindaco di Lavizzara,
Michele Rotanzi, ha risollevato
l’esigenza di avere un’apertura
stradale verso la Leventina, ricevendo anche degli applausi.
«Come si può immaginare mi
arrivano numerose richieste di
questo genere, ma le disponibilità finanziare non sono sufficienti per accoglierle tutte. Inoltre è
necessario che queste proposte
vengano avanzate con il placet dei
governi cantonali».
davide contro golia
In uno degli otto discorsi tenuti il 1° Agosto il presidente della
Confederazione, Ueli Maurer, ha
detto che nello scenario internazionale attuale, la Svizzera è come
il piccolo Davide contro Golia.
«Sono d’accordo se si considera
la Svizzera soltanto sotto il profilo
geografico e demografico.
Ma in tutto il mondo il nostro
Paese gode di notevole apprezzamento non solo dalle autorità,
ma anche da tanti semplici cittadini. Alle eventuali critiche non
dobbiamo rispondere con il vittimismo, ma reagire tutti uniti e
concordi facendo valere i nostri
diritti sullo stesso piano degli altri».
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