venerdì 29 novembre 2013

Gambarogno: Energia solare di la da venire

Giuseppe Gaggetta, chiede al Municipio quanti pannelli fotovoltaici sono già stati posati sugli
stabili comunali.
Eros Nessi, nei vecchi stabili nessuno. Afferma si sta lavorando ad un progetto per creare un
disimpegno all’Alpe di Neggia, per la fermata del bus e la posa dei cassonetti, nel quale si
prevede di posare una serie di pannelli fotovoltaici. E’ una problematica relativamente
recente della quale si sta prendendo finalmente coscienza.
Ps ma per ora nulla é previsto e la dove dovremo essere all'             leggi
avanguardia, visto le grosse opportunità date di tetti delle infrastrutture pubbliche,invece  arriveremo come sempre ultimi.Un dubbio ci viene, che non ci siano ancora interessi da parte di chi di energia alternativa si occupa?

3 commenti:

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  2. Attualmente bisogna essere coscienti che questa produzione di energia è molto cara, anzi carissima ed è ammortizzabile solo dopo ca 20 anni.
    Economicamente non è sostenibile se non i sono dei sussidi a fondo perso.
    Tanta gente oggi affronta questo argomento senza approfondire, soltanto ideologicamente perchè energia pulita.
    Purtroppo la realtà è ben un'altra.
    L'utente infatti vede soltanto il contatore che gira e il sole che splende.Non vede però l'inquinamento e le risorse utilizzate per fabbricare i pannelli, non vede l'inquinamento in Cina prodotto da queste fabbriche , oltre agli sfruttamenti della manodopera giovanile.
    Tralasciamo poi le considerazioni sullo smaltimento alla fine del ciclo di rendimento.
    La produzione attualmente non arriva minimamente a compensare gli investimenti, neppure in questi mega impianti, che pomposamente vengono pubblicizzati all'attivazione, ma dei quali poi più nessuno ,tranne gli addetti, ne conoscono il rendimento.
    Se cerchiamo energia pulita,le scelte sono veramente poche. eolica, ma nessuno vuole vedere le pale, idroelettrica , ma le opposizioni ai miglioramenti degli impianti esistenti sono sempre elevate.
    Ci son poi le centrali a gas, ma queste oltre che inquinare sono Russia dipendente, quindi a rischio.
    Chiuse le nucleari, sarà giocoforza acquistare energia dell'atomo all'estero, o da centrali a carbone.
    Pas de chance!

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  3. Per chi volesse vedere il funzionamento e la resa di un impianto fotovoltaico può chiedere gentilmente ai fratelli Gilardi i quali ne hanno appena posato uno nella nuova fabbrica vis a vis vivaio Isenut,in modo da rendersi conto in modo reale della resa e dei costi.

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