Questa volta lo hanno fatto nel Gambarogno e precisamente in quello di Cadepezzo.
I due sottopassaggi nuovi ,conquista sbandierata al vento da parte delle nostre autorità ,costruiti e allargati a dovere per permettere a mezzi agricoli un passaggio senza problemi,o quasi, purtroppo si sono rivelati un inghippo non indifferente. A farne le spese sono i mezzi di soccorso come l'autobotte e i mezzi muniti di scale sopra il tetto dei pompieri e i carri alti oltre i 2.5o m.
Faranno anche dei bei binari, ma tutto quanto realizzato a côté degli interventi nel Gambarogno , lasciano alquanto perplessi: sembrerebbe che cantone e comune, pur di ottenere qualcosa abbiano lasciato carta bianca indiscriminatamente. Se un cittadino privatamente vuole fare anche solo una casetta per gli atrezzi deve presentare domanda con 10 copie. La viabilità che interessa tutti i residenti,viene manipolata e modificata a fantasia.
RispondiEliminaNel Gambarogno ,nessuno dei nostri politici ha il coraggio di scontrarsi con lo strapotere FFS .Ai vertici delle stesse FFS pensano che i Gambarognesi sono tutte persone al di sotto di m 1,60 .... piccole ....ih ih ih .
RispondiEliminaPurtroppo si deve constatare che tutti se ne sbattono della viabilità del Gambarogno .
Quando i lavori saranno terminati grande festa con inviti a tutte le autorità Cantonali e Comunali e FFS ,discorsi abbracci e pacche sulle spalle , e avanti a glorificarsi . Peccato che i "mezzi busti non sono piu' di moda"........E il Gambarognese aspetta e spera !!!!!
Non capisco bene di quale erba si fanno questi ingegneri, a Cadepezzo lo scorso anno hanno pure fatto un laghetto artificiale per la gioia dei condomini dei palazzo.
RispondiEliminaLa nostra regione, nell'ambito dei mega lavori e mega cantieri plurimilionari delle FFS sempre, e comunque "sponsorizzati" dai cittadini contribuenti, é diventata, sembra terra di esperimenti e magagne, che come i fatti dimostrano, causati da una miriade di incompetenti.
RispondiEliminaOltre a questi errorucci si puo' notare come sui diversi cantieri ed ex stazioni ferroviarie non si è badato a spese.
Qualche milioncino sperperato inutilmente lo si poteva utilizzare per creare dei ripari fonici
conformi e non dei ripari con legname con il quale si costruivano gabbie per conigli anni orsono. I ripari fonici, per intenderci, sono quelli visibili ad esempio sul ponte diga di Melide e/o a Chiasso o a Carasso, dove gli stessi devono contenere il rumore veicolare molto meno invasivo in decibel di quello creato dai treni merci già ora e che andrà peggiorando a medio termine. Una siepe di allora ha lo stesso effetto.