GAMBAROGNO - La tassa sul sacco nel Gambarogno è quello che si può definire un bel grattacapo. Da un lato vi sono i diritti popolari – ribaditi il 21 maggio 2017 e il 4 marzo scorso tramite l'appoggio (con il 53% e il 62%) ai due referendum lanciati contro l'introduzione della tassa a livello comunale –, dall'altro vi è l'obbligo sancito
dal Cantone di provvedere ad attuare tale misura. Obbligatorietà che, lo ricordiamo, a maggio 2017 era stata pure accettata dagli abitanti del Comune. A questo proposito il Municipio di Gambarogno fa sapere che da una recente verifica svolta dalla Sezione degli enti locali è emerso che le rivendicazioni dei referendisti si scontrano con i disposti di legge.Prima di esprimersi su quanto emerso dall'analisi dell'Autorità di vigilanza, i referendisti hanno chiesto al Municipio di essere convocati per prendere completa conoscenza della corrispondenza intercorsa con gli Enti locali e «per chiarire le nostre posizioni, con la ferma volontà di diminuire le tasse e il costo della vita di questo paese nel rispetto del voto popolare espresso».
Per uscire dall'impasse della tassa sul sacco, come preannunciato nelle scorse settimane, il Municipio ha deciso di istituire una Commissione mista ad hoc che si occuperà di «preparare la nuova revisione del Regolamento sui rifiuti» e di cercare soluzioni «idonee e condivise» alla «riduzione dei costi del servizio, prospettati dai referendisti, per l'introduzione della controversa tassa sul sacco.CdT leggi
ci sono comuni che fanno cosi
RispondiEliminaArt. 14 Ammontare della tasse base4)
1 La tassa base annua serve per coprire i costi fissi (ammortamento e manutenzione delle
infrastrutture, spese amministrative) e quelli dovuti alla raccolta differenziata dei rifiuti.
La tassa base è composta da una tassa minima uguale per ogni categoria di utente e da una
tassa individuale determinata secondo il criterio di abitante o abitante equivalente. 2 La tassa minima è stabilita tra Fr. 20.— e Fr. 60.— annui. 3 La tassa individuale è stabilita tra Fr. 5.— e Fr. 20.— per abitante o abitante equivalente,
ritenuti i seguenti criteri:
a) Economia domestica:
- residenza primaria: ogni persona = 1 abitante
- residenze secondarie: ogni posto letto = 1 abitante equivalente
In caso di residenza primaria e secondaria nel Comune, é prelevata unicamente la tassa
per la residenza primaria.
b) Affittacamere, esercizi pubblici e campeggi:
- ogni posto a sedere interno o esterno o posto letto (la media di tutti i posti)
= 1 abitante equivalente
- ogni posto tenda o camper = 2 abitanti equivalenti
- roulotte fisse: ogni posto letto = 1 abitante equivalente.
c) Attività economiche: uffici, commerci, aziende, ditte, negozi, amministrazioni,
artigiani,…:
ogni unità lavorativa o frazione di essa = 1 abitante equivalente,
ritenuto il minimo di un’unità lavorativa per ogni attività economica.
Le unità lavorative sono calcolate sommando le percentuali del tempo di lavoro di tutti
i dipendenti di un’attività economica.
d) Depositi e magazzini a sé stanti
- fino a 100 mq di superficie utile = 10 abitanti equivalenti
- per ogni 50 mq di superficie utile in più = 10 abitanti equivalenti 4
Scarti vegetali:
- tassa annuale per contenitore da 120 litri da Fr. 50.— a Fr. 120.—
- tassa annuale per contenitore da 240 litri da Fr. 100.— a Fr. 240.—
- tassa annuale per contenitore da 660/770 litri da Fr. 300.— a Fr. 720.—
Tutti abbiamo la ricetta giusta.
RispondiEliminaProponetela nel gremio corretto.Sembra orami una battaglia tra persone: non si può... anzi si può... ma il DT dice che non si può....non è vero altri lo hanno fatto.
Non perdiamo più tempo con questa tassa. Che tutti abbiano a dire le cose corrette. Che la tassa sia il più semplice e facile da applicare senza i soliti imbroglioni ( metri quadrati, unità insediative, letti....tutte cose che poi diventano incontrollabili all'UT)
E per il verde si forse qualcosa costa, ma bisogna ammettere che funziona, che il territorio è pulito.( ma se tutte le cose che nel comune costano troppo le eliminiamo ci sarebbe veramente da morire dal ridere). Si evitino gli eccessi ( il trasbordo del verde da Indemini a Contone per esempio è sicuramente poco economico ed ecologico).
Nel comune ci sono tante cose da fare che la cittadinanza si aspetta nel suo quotidiano, che le continue esasperazioni sul rüüüt.
i referendisti hanno proposto, nelle motivazioni indicate sulla comunicazione a tutti i fuochi alcuni disposti elencati nel commento 21.4.18 16.52.non sono opinioni personali ma disposti legali. Gli enti locali hanno approvato questo regolamento. semplice no. vedete poi voi chi si comporta in modo scorretto.per quanto riguarda il verde basta guardare in primavera cosa viene depositato nei cassonetti adibiti ai rifiuti domestici.
RispondiEliminaPerche da noi i vegetali non sono tassati ,nel senso di chi produce paga,ma é compresa nella tassa base ? Se io non ho giardini perche devo pagare per chi riempie contenitori in grand quantità?
RispondiEliminaScarti vegetali:
- tassa annuale per contenitore da 120 litri da Fr. 50.— a Fr. 120.—
- tassa annuale per contenitore da 240 litri da Fr. 100.— a Fr. 240.—
- tassa annuale per contenitore da 660/770 litri da Fr. 300.— a Fr. 720.
... in risposta all'anonimo delle 10:30 ... semplicemente forse perché tutta una serie di altri costi sono anche basati sul principio della solidarietà ... altrimenti come si spiega che i quasi 3mio di costi per contributi alle case anziani, a chi è in difficoltà e alle varie associazioni che si occupano di cure a domicilio o servizi come SALVA siano pagati con le imposte di tutti quando a beneficiarne sono solo una minoranza ... idem per le scuole ... facciamo pagare solo le scuole a chi ha bambini ? ... se la Svizzera tutto sommato è uno dei paesi al mondo in cui oggettivamente si sta meglio (che non significa che la vita sia facile) è forse perché qualcuno prima di noi ha definito delle regole che tutto sommato non sono così tanto sbagliate ... poi se l'anonimo o gli anonimi hanno suggerimenti interessanti si possono anche firmare così da poterli contattare e approfondire
RispondiEliminaMichele Sargenti / CC
Caro Michele Mi sembra che ai confuso la solidarietà con il chi produce paga. Di solito a riempire i contenitori di vegetali sono i possessori di giardini botanici e ville e non i poveri mostri che fanno fatica ad arrivare a fine mese, questi vivono in appartamenti.Dal motto chi produce paga ,Vedi sacchi immondizia con la nuova legge cantonale, e gli altri comuni con la tassa sui vegetali.Non penso che che facendo pagare a tutti quello che produce un'altro abbia a che fare con gli esempi da te citati. Non ho mai visto in vita mia un robin hood al rovescio che prende ai poveri per dare ai ricchi,questo di solito lo fa la politica.Se poi qualcuno ha tanti terreni o vigneti quello é un'altra storia......
RispondiEliminaMischiare il principio di solidarietà nell'ambito della sanità, socialità e dell'educazione con il fatto che tutti i cittadini debbano pagare per lo smaltimento dei rifiuti vegetali(anche coloro che materialmente non ne producono o non possono produrne), mi sembra una presa di posizione tirata per i capelli.
RispondiEliminaPer rispondere al signor Sargenti tenga conto che i referendisti si sono dichiarati d'accordo per un incontro con l'esecutivo per le questioni rifiuti. Tenga presente che, prima di proporre la cosiddetta commissione ad Hoc si é cercato, senza essere informati,con gli enti cantonali preposti, prima di invalidare il referendum, e poi facendo prendere posizioni, agli EL, sul contenuto delle nostre proposte. Questa le sembra collaborazione?
RispondiEliminaInoltre, domanda in generale, visto che ci si meraviglia dell'esito dei referedum, in CC cosa ci state a fare. I voti contrari al regolamento da voi votato sono stati quasi 1.500.
buona giornata.
A proposito se volete corrispondere sapete chi sono i referendisti.
per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti vegetali info presso Comune di Bellinzona.
RispondiEliminaPenso che la consulenza sua gratuita.
Se non abbiamo politici e/o funzionari in grado di risolvere questi problemi!
È evidente che sussista il principio di solidarietà anche per il verde. (lo si chiami con un altro nome se crea prurito). Quante case secondarie ci sono nel Gambarogno e pagano la famosa tassa solidale. C'è qualcuno che crede alle tasse esposte dall'anonimo per la raccolta del verde, con il principio di chi produce paga? Rimaniamo con i piedi per terra quando gacciamo questi calcoli. Purtroppo è stato promesso di tutto e di più in questi regolamenti, ma non sembra veramente possibile accontentare tutti. È diventata una diatriba, che il cc dovrebve in primis chiarire, e che il resto segua. I referendisti non hanno solo loro l'oro colato
RispondiEliminaAnche se la metafora non ci sta, noi referendisti non pretendiamo di avere una ricetta per tutti i mali. Siamo comunque e sempre per la democrazia. Il referendum, come tutti i referendum, che lo si voglia o no, in barba all'esecutivo, che per quello dei rifiuti ha adirittura chiesto di invalidarlo, é un mezzo democratico che consente agli elettori di pronunciarsi al riguardo di decisioni politiche. Quindi, non siamo supponenti al punto di pensare, per esempio, di aver vinto chissa cosa. Semmai é la democrazia che ha vinto. Non é stato tempo perso in quanto circa 1500 aventi diritto al voto si sono espressi in modo negativo sul regolamento rifiuti del Comune. Ritengo che, visto il risultato eclatante della votazione, chi di dovere dovrebbe, magari, porsi qualche domanda. A parte il fatto che come si vuole sottointendere e/o anche scrivere via e-mail che tanti cittadini del Comune hanno orizzonti limitati in democrazia il popolo conta ancora qualche cosa, contrariamente nel Paese che ha dato i natali a Pol Pot.
RispondiEliminaNon si capisce se è un problema di principio o di sostanza.
RispondiEliminaChe il popolo si esprima è più che corretto e giusto. È pure corretto che si esprima anche con cognizione di causa.
Già abbiamo visto che su certe raccolte di firme la gente viene tirata per i capelli (forse qualcuno ha già dimanticato la consultazione sul finanziamento del palazzo del cinema)
Chi ha esaminato le nuove tariffe ha potuto constatare una diminuzione seppur ancora teorica di quanto spende per il rüt.
Purtroppo sembrerebbe che addirittura certe facilitazioni, approvate e introdotte dal CC in seconda battuta , vadano ora perse.
Bisogna rendersi conto che il Gambarogno ha 2 velocità: quella del piano dove le residenze primarie sono prevalenti e c'è la zona lacustre, dove le secondarie invece prevalgono. E queste residenze , alivello di raccolta di rifiuti, creano spese anche quando sono chiuse.E queste spese ricadono in gran parte sui residenti.
Eccone un altro che ha capito. Va bene la liberta' di espressione ma quando si dicono cavolate, a dal momento che "siamo tirati in ballo - per intenderci i riferendisti" un paio di puntualizzazioni si impongono.
RispondiElimina1) nella raccolta delle firme non ci risulta che abbiamo tirato per i capelli nessuno. Come
non risulta che qualche firmataria/o abbia dovuto ricorrere alle cure della nota ditta di
Varese Cesare Ragazzi;
2) le persone che hanno firmato il referendum, sono in grado di intendere e di volere, caso
contrario non avrebbero il diritto di voto;
3) cosa centra, in questo contesto, il referendum e/o la votazione sul palacinema, che lo si
voglia, o no, bocciata pure quella;
4) i "sembrerebbe" non servono a niente. documenatre pf cifre alla mano;
5)Purtroppo, al momento, non vedo nel nostro Comune dove sono le velocità. Sento sempre un
silenzio molto assordante.
Come sempre sapete alcuni nomi dei referendisti che sono a disposizione per ragguagli e non per tirare i capelli a nessuno.
Ha ragione chi ha detto di sospendere ogni decisione, fintanto che tutti si siano schiarite le idee.
RispondiEliminaI cittadini vogliono risparmiare ? Ma in soldi o prestazioni?
Tutti vogliono risparmiare sulle tasse, ma giocoforza dimunuirà anche la prestazione. Stà qui di capire quanto si è disposti a sacrificare da una parte o dall'altra.Si fa presto a eliminare i servizi ( e quanti ne sono spariti nel nuovo comune),poi bisogna mettere in campo gli aiuti supplementari per risolvere i problemi creati.