martedì 17 aprile 2018

Mobilità lenta, rapido sostegno.

Il Cantone vuole recuperare il ritardo su ciclpiste e percorsi pedonali. Lugano e Bellinzona continuano a investire


Il Ticino spinge sulla mobilità lenta. Il consigliere di Stato Claudio Zali evidenzia infatti sulle pagine della Regione Ticino di martedì che l'obiettivo delle autorità cantonali è di portare a 560 km la lunghezza dei percorsi ciclopedonali
nel territorio, incrementandoli di 200 km rispetto alla situazione attuale. Il ministro leghista precisa che si arriverà a una distanza pari “a metà della rete delle strade cantonali”.
Zali ritiene che il “ritardo infrastrutturale che abbiamo (…) va assolutamente recuperato” e per questo il sostegno economico previsto è rilevante, visto che lo stesso direttore del Dipartimento del territorio (DT) segnala che “è in corso un credito da 70 milioni di franchi per il periodo 2013-2018 e per il futuro ci sono 65 milioni legati ai Programmi di agglomerato di terza generazione”.
Ma non solo il cantone sostiene la mobilità lenta: anche i responsabili di dicastero a Lugano e a Bellinzona, Angelo Jelmini e Simone Gianini, hanno ricordato gli investimenti fatti nelle due città per creare infrastrutture adeguate.

2 commenti:

  1. Non è forse ora di smetterla di sprecare il denaro pubblico? non riescono a rendere decente la viabilità necessaria quotidianamente e vogliono creare ulteriri piste a detrimento delle strade? Come al solito ci picchiamo sugli zebedei: la viabilità per le vetture è a beneficio sopratutto di chi va a lavorare e per necessità deve utilizzare l'automobile. Le ciclopiste per chi va a spasso. E allora intelligentemente si sfruttino gli spazi sulle zone pianeggianti, sulle dighe dei fiumi,sul piano del Vedeggio, di Magadino del Mendrisiotto.

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  2. La mobilita' lenta puo' essere anche condivisibile.
    Resto comunque impressionato dai milioni (ca. 70) spalmati su 5 anni investiti in questo ambito seguiti da altri nel medio termine.
    Fatta questa premessa ritengo che nella nostra regione sia molto piu' urgente risolvere tutti i problemi sulla plurinominata strada cantonale che porta la confine. In seguito si vi saranno le premesse si potranno progettare le ciclabili. Sperando di vedere e/o incontrare qualche ciclista in piu' di quelli che si notano attualmente. Numericamente sono piu' o meno gli stessi che si notano su ciclopiste già terminate (vedasi quella che passa dalle parti aeroporto) e in altre parti del Cantone.conseguentemente dati alla mano, vedendo gli investimenti previsti, mi sembrano che gli stessi siano oltremodo onerosi.

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