Il Cantone vuole recuperare il ritardo su ciclpiste e percorsi pedonali. Lugano e Bellinzona continuano a investire
Il Ticino spinge sulla mobilità lenta. Il consigliere di Stato Claudio Zali evidenzia infatti sulle pagine della Regione Ticino di martedì che l'obiettivo delle autorità cantonali è di portare a 560 km la lunghezza dei percorsi ciclopedonali
nel territorio, incrementandoli di 200 km rispetto alla situazione attuale. Il ministro leghista precisa che si arriverà a una distanza pari “a metà della rete delle strade cantonali”.
Zali ritiene che il “ritardo infrastrutturale che abbiamo (…) va assolutamente recuperato” e per questo il sostegno economico previsto è rilevante, visto che lo stesso direttore del Dipartimento del territorio (DT) segnala che “è in corso un credito da 70 milioni di franchi per il periodo 2013-2018 e per il futuro ci sono 65 milioni legati ai Programmi di agglomerato di terza generazione”.
Ma non solo il cantone sostiene la mobilità lenta: anche i responsabili di dicastero a Lugano e a Bellinzona, Angelo Jelmini e Simone Gianini, hanno ricordato gli investimenti fatti nelle due città per creare infrastrutture adeguate.
Non è forse ora di smetterla di sprecare il denaro pubblico? non riescono a rendere decente la viabilità necessaria quotidianamente e vogliono creare ulteriri piste a detrimento delle strade? Come al solito ci picchiamo sugli zebedei: la viabilità per le vetture è a beneficio sopratutto di chi va a lavorare e per necessità deve utilizzare l'automobile. Le ciclopiste per chi va a spasso. E allora intelligentemente si sfruttino gli spazi sulle zone pianeggianti, sulle dighe dei fiumi,sul piano del Vedeggio, di Magadino del Mendrisiotto.
RispondiEliminaLa mobilita' lenta puo' essere anche condivisibile.
RispondiEliminaResto comunque impressionato dai milioni (ca. 70) spalmati su 5 anni investiti in questo ambito seguiti da altri nel medio termine.
Fatta questa premessa ritengo che nella nostra regione sia molto piu' urgente risolvere tutti i problemi sulla plurinominata strada cantonale che porta la confine. In seguito si vi saranno le premesse si potranno progettare le ciclabili. Sperando di vedere e/o incontrare qualche ciclista in piu' di quelli che si notano attualmente. Numericamente sono piu' o meno gli stessi che si notano su ciclopiste già terminate (vedasi quella che passa dalle parti aeroporto) e in altre parti del Cantone.conseguentemente dati alla mano, vedendo gli investimenti previsti, mi sembrano che gli stessi siano oltremodo onerosi.