mercoledì 27 maggio 2020

L'avvertimento di Matthias Egger: "Allentamenti troppo rapidi. Vedo poca disciplina nella popolazione"

Il capo della task force scientifica istituita dalla Confederazione: "Sarà decisivo il tasso di riproduzione del contagio"
BERNA – Il capo della task force scientifica istituita dalla Confederazione Matthias Egger lancia l’allarme. Alla Luzerner Zeitung, Egger ha espresso senza troppi giri di parole la sua preoccupazione circa l’allentamento “troppo rapido” delle misure.
Per Egger, “il fattore decisivo è e sarà il tasso di riproduzione del contagio”, ovvero il numero di persone contagiate da un singolo malato. “Se il valore – spiega – dovesse ancora superare l’1, occorrerà riconsiderare il previsto allentamento delle misure”. E ancora: “Occorre anche esaminare i luoghi in cui i focolai si sono sviluppati. Da questo, si potrebbero ricavare alcune misure regionali mirare. Se tante regioni non saranno interessate, alcuni allentamenti nell’ambito del turismo potrebbero essere possibili”. Il capo della task force scientifica non risparmia critiche alla popolazione. “Vedo – conclude – poca disciplina nel rispetto delle misure di protezione. Penso, per esempio, alla partita di calcio “selvaggia” tenutasi lo scorso giovedì a Losanna”.

2 commenti:

  1. Le osservazioni del Signor Egger sono senz'altro condivisibili. Questa smania, pur comprensibile sotto certi aspetti, di aprire tutto e subito, nel caso in cui la situazione della pandemia fosse stata debellata, e sicuramente prematura. Purtroppo la situazione al momento non é ancora chiara, Quindi ci vuole senso di responsabilità. Chiaro e, purtroppo, fin troppo evidente che la maggior parte della popolazione nel nostro Paese se ne frega bellamente di rispettare quelle minime disposizioni previste a tutela della salute.Quindi, siccome le nostre autorità non sono in grado di fare rispettare regole elementari, tanto vale le misure restrittive in corso.

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  2. Si può solo concordare con quanto sopra. Bisogna anche capire la gente, che invasa da una cacofonia di informazioni, istruzioni e raccomandazioni, spesso poi in contraddizione tra di esse, imbocca poi la strada più pratica e comoda. Le autorità , se in principio sono state molto chiare ed esplicite, ora sono in contraddizioni tra di loro.Prendiamo la storia della mascherina: per quanto tempo hanno detto che non serviva. Ora invece è raccomandata, o quasi indispensabile. Vine da pensare che non serviva in quanto non ce n'erano e bisognava riservarle, giustamente ai sanitari.Sembrava che era forse più importante giustificare l'assenza di scorte con la non necessità

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